ciro grillo

"ARRIVATI ALLA VILLA DI CIRO GRILLO NESSUNO ERA UBRIACO. POI LA VODKA E GLI STUPRI" - LA VERSIONE DELLE RAGAZZE SULLA NOTTE IN CASA DEL FIGLIO DEL GARANTE DEL M5S - UNA DELLE DUE GIOVANI: "DOPO LA PRIMA VIOLENZA HO PENSATO DI SCAPPARE, POI MI HANNO COSTRETTA A BERE" – UNO DEI RAGAZZI, VITTORIO, RESPINGE LE ACCUSE. NON RIUSCENDO A FINIRE UNA BOTTIGLIA DI VODKA, SAREBBE STATA LA RAGAZZA A LANCIARE LA SFIDA AL GRUPPO PER... - POI IL SESSO DI GRUPPO CONSENZIENTE CHE LA RAGAZZA, INVECE, DENUNCIA COME STUPRO. IL FILMATO..

Giusi Fasano per il Corriere della Sera

 

 

CIRO GRILLO

All' inizio tutti erano presenti a se stessi; la vodka - e quindi la ragazza stuprata da ubriaca di cui parla il capo di imputazione del caso Grillo - è entrata in scena nella seconda parte della violenza di gruppo.

 

«Ero sobria, mi rendevo conto di ciò che accadeva, così come ho già detto per gli altri ragazzi e per Silvia. Certamente ero molto stanca perché avevamo fatto molto tardi...» Così Roberta riassume a verbale il suo stato psicofisico a casa di Ciro Grillo, il figlio del garante del movimento Cinquestelle. Sia lei sia la sua amica Silvia hanno detto al procuratore capo di Tempio Pausania Gregorio Capasso e alla sua sostituta Laura Bassani che quella notte di luglio del 2019 non erano ubriache quando sono arrivate nella villetta dove Silvia ha poi raccontato di aver subito lo stupro di gruppo.

AMICA CIRO GRILLO INTERVISTATA A NON E L ARENA

 

Dagli atti risulta che anche Ciro e i suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, non erano in uno stato di alterazione dovuto all' alcol. È vero che al Billionaire avevano preso una bottiglia di champagne e una di un altro superalcolico, ma il contenuto lo avevano diviso in quindici. Quindi almeno fino alla spaghettata - per la quale le due ragazze avevano seguito i quattro amici dopo la discoteca - a casa di Grillo junior nessuno pare fosse ubriaco. Con gli spaghetti i ragazzi hanno mandato giù qualche bicchiere di birra, le ragazze non l' hanno bevuta.

AMICA CIRO GRILLO INTERVISTATA A NON E L ARENA

 

Finita la pasta e sparecchiato tutto Roberta si addormenta sul divano mentre Silvia, ancora sobria, subisce la prima delle violenze che racconta ai magistrati. Francesco - dice la sua denuncia - si infila nel suo letto (con gli altri che guardano, commentano e ridono davanti alla porta) e la costringe a un rapporto sessuale che comincia in camera da letto e finisce in bagno, dove lui la trascina.

 

Lei prova a resistere ma è inutile ogni tentativo di liberarsi, racconta. Silvia spiega che Francesco ci aveva provato anche mentre preparava gli spaghetti in cucina ma lei gli aveva dato un calcio facendolo cadere e lì per lì lui aveva desistito. «Non è vero» ha raccontato lui nel suo ultimo interrogatorio. Nessun approccio, nessun calcio, nessuna violenza. Semplicemente lei ci stava. «E dopo il rapporto sessuale mi sono addormentato».

 

CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO

La versione di Silvia è drammatica: dice di aver provato a svegliare Roberta per andar via da quella casa ma che lei, nel dormiveglia, non ha capito la situazione d' allarme. Di fatto - così Silvia racconta ai carabinieri nella sua denuncia - fra le 8.30 e le 9 ricominciano le violenze e stavolta, però, compare una bottiglia di vodka. Lei dice che l' hanno afferrata per i capelli, costretta a berne mezza bottiglia e ad avere rapporti di gruppo. E la Procura contesta ai ragazzi l' aggravante della «minorata difesa» dovuta allo stato di alterazione psicofisica indotto dalla vodka.

Ma i ragazzi negano tutto.

FRANCESCO CORSIGLIA

 

La sola cosa che confermano è la versione di Francesco («a quel punto non era con noi, dormiva»). Francesco non compare in nessuna delle immagini trovate sui cellulari dei ragazzi: né nel video dove si vedono i suoi amici (assieme) durante lo stupro che loro chiamano «rapporto consenziente», né sulle fotografie a sfondo sessuale scattate a Roberta che dormiva sul divano.

 

Gli altri tre negano di aver costretto Silvia a bere la vodka; Vittorio Lauria ha raccontato a Non è l' Arena che «l' ha bevuta lei per sfida, "gocciolandola"» e che «non era tanta, era un quarto».

Qualcuno dei tre ha aggiunto davanti ai pm che «era pure allungata».

Dettagli che faranno la differenza nello scontro fra le parti davanti al giudice.

 

CIRO GRILLO: GLI ELEMENTI SU CUI PUNTA LA SUA DIFESA

 

 

Da Quarto Grado 

 

 

ciro grillo 9

“Quarto Grado” - nella puntata in onda ieri, venerdì 30 aprile, su Retequattro - ha realizzato un servizio sul caso di Ciro Grillo. Il giovane è accusato, insieme a tre amici, di violenza sessuale ai danni di una ragazza italo-norvegese, consumata, secondo gli inquirenti, nell’estate del 2019, in Costa Smeralda.

 

La difesa dei ragazzi si basa principalmente sul consumo di alcol, di cui tutto il gruppo quella sera avrebbe abusato. Uno di loro, Vittorio, respinge le accuse: non riuscendo a finire una bottiglia di vodka, sarebbe stata la ragazza a lanciare la sfida al gruppo per berla tutta.

Poco dopo avviene quello che i tre descrivono come sesso di gruppo consenziente e che la ragazza, invece, denuncia come stupro: il filmato di 24 secondi, citato anche da Beppe Grillo, secondo la difesa dei giovani ne suggerirebbe il consenso.

 

CIRO GRILLO

Gli avvocati di Ciro Grillo e dei suoi amici vogliono dimostrare che la ragazza era lucida e che i loro assistiti non hanno agito «approfittando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della ragazza, che aveva comunque ingerito una consistente quantità di vodka», come scrivono i giudici.

 

Per questo i difensori dei tre si sono affidati a Marco Salvi, medico legale dell'Asl 3 di Genova. Le conclusioni di Salvi si basano su un parametro generale: quando l'alcol entra in circolo, la sua curva raggiunge il picco dopo 40 minuti, poi il suo effetto scende gradualmente, in una percentuale di 0.2 millilitri al grammo per ora.

 

FRANCESCO CORSIGLIA

Se la ragazza, in discoteca, ha bevuto champagne e poi rum, l'ultima volta alle 3.30, alle 9.00 del mattino successivo - dopo aver anche mangiato della pasta - poteva non essere in stato di incoscienza.

Per capirlo, però, visto che gli esami del sangue all'epoca non furono fatti, Salvi dovrà risalire alla marca della vodka e alla sua esatta gradazione alcolica e, soprattutto, effettuare un altro esame: basandosi proprio sul quel filmato, il medico stabilirà altezza, peso, massa grassa e magra e - su queste caratteristiche - la possibile reazione della ragazza all'alcol.

EDOARDO CAPITTAVITTORIO LAURIAbeppe grillo the father by gianboy

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?