chiara petrolini

"DOPO QUANTO TEMPO PUZZA UN CADAVERE?" - LE RICERCHE ONLINE DI CHIARA PETROLINI, LA 22ENNE CHE HA SEPOLTO I SUOI DUE FIGLI IN GIARDINO - LA PROCURA HA DISPOSTO I DOMICILIARI PER LA RAGAZZA, DEFINITA "UN'ABILE MANIPOLATRICE" - DOPO IL SECONDO PARTO, LA SCORSA ESTATE, LA 22ENNE ANDO' A NEW YORK. SU INTERNET SI INFORMAVA SUL PARTO TRA UNA RICERCA DI UNA COVER PER IL TELEFONO E UNA CANZONE DI EMMA MARRONE...

Estratto dell’articolo di Romina Marceca per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/italia/2024/11/16/news/chiara_petrolini_parma_neonati_sepolti_domiciliari-423635201/?ref=RHLF-BG-P10-S1-T1

 

CHIARA PETROLINI CON LE AMICHE

Un labirinto. Si potrebbe descrivere così la mente di Chiara Petrolini. Le sue parole sono un’altalena di menzogne e verità, pianti e lucidità, paure e contraddizioni. Così come le sue ricerche nel web, un saliscendi di informazioni su come partorire, notizie sui suoi beniamini e poi sui Ris.

 

E i messaggi alle amiche, al fidanzato, ai genitori dei quali accudiva i figli in cui si giustificava per i malori improvvisi. «Un’astuzia e un’abilità manipolatrice fuori dal comune», scrive la pm Francesca Arienti. Il suo giudizio è nell’ordinanza dello scorso 19 settembre, quella del gip Luca Agostini, che ha disposto gli arresti domiciliari e di cui Repubblica è venuta in possesso.

 

CHIARA PETROLINI

Sembra di vederla in controluce Chiara, scorrendo le 109 pagine del dispositivo. La ragazza che non ha voluto essere mamma sotterrando i suoi due bambini appena nati nel giardino di casa «perché è la prima cosa che mi è venuta in mente», per poi dire: «Li volevo, volevo dirlo ai miei genitori ma non ce l’ho fatta».

 

La giovane che piange e dopo avere ucciso il secondo figlio va a ballare in un locale «perché stavo bene fisicamente e facevo finta di niente». La ventunenne, iscritta alla facoltà di Scienze educative che non ha chiesto aiuto «perché non sapevo come dirvelo, avevo paura», dice ai genitori intercettata dai carabinieri.

 

 È il 19 agosto, appena rientrata da New York Chiara è nella sala d’attesa della compagnia dei carabinieri di Parma. I genitori hanno saputo che è suo il neonato trovato il 9 agosto sotterrato nel giardino della loro villa di Traversetolo. «Qua andiamo in prigione tutti», le dice la mamma. «No, io ci vado. Voi no. Ho fatto tutto da sola», risponde lei.

Chiara Petrolini - 1

 

«Sono cose da criminali, dovevi dirlo a noi. Ti avremmo aiutata», ripete la madre. Le notizie che si susseguono sono quelle di un bambino partorito il 7 agosto, a 48 ore da un viaggio a New York che la famiglia aveva organizzato mesi prima. Da questo momento Chiara mentirà ai genitori, ai carabinieri, ai magistrati e a se stessa.

 

«Chiara si parla di omicidio, stiamo scherzando?». Lei risponderà, secca, con la prima menzogna: «Non l’ho ucciso». E lo dice piangendo, mentre la donna le chiede di spiegare, di dire tutta la verità. «Avevo paura, lo so», continua lei. «Sono rimasta incinta», quasi a liberarsi. Ma non basterà. «Ma è successo anche quell’altra volta, quando hai avuto l’emorragia?», le chiede ancora la madre. «No». Eccola, la seconda grande bugia: quella sul primo figlio partorito a maggio 2023.

chiara petrolini

 

Il cellulare rivelerà come Chiara seguisse la gestazione cercando su internet “gravidanza dopo un anno” e “rottura acque alla 37esima settimana”, solo per fare un esempio delle centinaia di domande al motore di ricerca anche su “quando inizia il travaglio”. E ancora come “partorire senza dolori”.

 

Ai carabinieri il 2 settembre e poi il 10 confermerà che lei non ha ucciso il bambino: «Aveva gli occhi aperti ma non emetteva suoni, poi sono svenuta». Basterà tutto questo a preservarla dal giudizio del paese che tanto teme? Come lei stessa dice: «Ho tenuto nascosta questa cosa perché ho sempre avuto paura del giudizio dei miei genitori, soprattutto, e poi del paese e di quello che potesse pensare il mio fidanzato». […]

 

Chiara Petrolini - 3

Ci sono dieci pagine dell’ordinanza in cui c’è un fitto elenco delle ricerche che Chiara ha effettuato dal primo al 18 agosto su internet. Mentre cercava “come stimolare le contrazioni” si informava anche su “dormi dormi ninna nanna”, il giorno prima del parto, il 6 agosto. Un ripensamento? Chissà. Ma dopo l’arresto e con il Riesame a Bologna che ha deciso il carcere, Chiara si è chiusa nel silenzio in attesa della Cassazione. Parlano le indagini della procura di Parma, coordinate da Alfonso D’Avino.

 

“Cosa fare a New York?”, lo chiedeva nelle stesse ore in cui scriveva “quando inizia il travaglio” e subito dopo cercava informazioni sulla “cover dell’iphone 14” o su “Emma Marrone”, sulla “nausea” e sul “programma olimpiadi italia”. Per poi passare a “dolori post parto” il 7 agosto e “dopo quanto tempo puzza un cadavere”.

Chiara Petrolini - 2

 

Il suo bambino era già nato, morto e seppellito sotto alla finestra della sua camera. Il 9 agosto, quando viene trovato, Chiara cerca “perché vengono i Ris a casa”. E per 17 volte “la Repubblica neonato”, “banca dati nazionale Dna”, “procuratore D’Avino”. Prima di rientrare in Italia clicca su “Nike 30mila euro” e “Gossip girl”. Negli stessi giorni, per depistare, dava giudizi sull’infanticida.

 

«Che delinquente, questa disgraziata — si sfoga la madre nella sala d’attesa il 19 agosto, rivolgendosi a Chiara — Ne ha dette di ogni su questa qui che ha abbandonato e ce l’avevamo in casa. E sei tu».

il padre dei neonati sepolti in giardino parla alle iene 1

 

La menzogna che più di tutte convince la procura a chiedere l’arresto in carcere di Chiara è senz’altro quella sul primo bambino partorito e sotterrato il 12 maggio 2023. La ricerca sul “Secondo parto in un anno” e la domanda della madre sul ciclo abbondante ha messo i carabinieri sulla giusta strada per trovare le ossa del piccolo. «Non ho mai partorito un altro bambino».

 

Lo ripete ai genitori, ai carabinieri, alla pm. Per poi lasciarsi andare: «Speravo che la pancia crescesse così qualcuno se ne sarebbe accorto». Ma poi cercava come nasconderla. Lei si difende: «Andavo vestita come sempre. Facevo quelle ricerche per paura. Se mi fossi fatta aiutare non sarebbe finita così». La procura non le crede: «Ripensi al video che ha cercato sulla decomposizione di un cadavere». […]

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."