chiara petrolini

"HAI ROVINATO LA VITA A TUTTI" - L'INTERCETTAZIONE DELLA CONVERSAZIONE TRA I GENITORI DI CHIARA PETROLINI E LA 22ENNE, MENTRE ERANO NELLA CASERMA DEI CARABINIERI DI PARMA - LA MAMMA E IL PAPA' NON POTEVANO CREDERE CHE LA FIGLIA AVEVA PARTORITO E UCCISO DUE BAMBINI IN SEGRETO: "MA NON PRENDEVI LA PILLOLA?"; “NO” - "MA PERCHÉ LO HAI FATTO. DILLO, NO? TI ABBIAMO SEMPRE AIUTATO IN TUTTO. MA SEI DEFICIENTE? SEI DA MANICOMIO" - LA RAGAZZA È ACCUSATA DI OMICIDIO E OCCULTAMENTO DI CADAVERE...

Romina Marceca per “La Repubblica”

 

CHIARA PETROLINI CON LE AMICHE

L’interno è quello della sala d’attesa del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma, muri freddi e aria tesa. Lontano dalle luci di New York e dal panorama mozzafiato sull’Empire state building. Sono le 11,51 del 19 agosto scorso e la famiglia Petrolini è appena arrivata in città dopo dieci giorni negli Usa.

 

E’ l’ora della verità per i genitori di Chiara. Che subito dopo si preoccuperanno non solo del fatto che la figlia “ha rovinato la vita tua e a tutti” ma anche di “come faremo a girare in paese e a guardare le persone in faccia? A guardarci?”.

 

il padre dei neonati sepolti in giardino parla alle iene 5

Roberto e Elisa Petrolini vengono informati dai carabinieri di essere indagati insieme alla figlia di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. I tre vengono lasciati soli dentro la sala d’attesa per quasi un’ora, le cimici e le telecamere nascoste registrano tutto. Il dialogo dei tre finisce nell’ordinanza di cui Repubblica è entrata in possesso.

 

La prima a parlare è la madre: “Chiara tu lo sapevi? Chiara dimmi la verità, l’hai buttato tu?”. La studentessa di 21 anni, adesso ai domiciliari e per la quale il tribunale del Riesame ha deciso il carcere, minimizza: “Ma no”. Sua madre non molla: “Chiara qua andiamo in prigione”. E lei, seduta sul divano: “Ma no”. Madre: “Chiara dimmi tutto per l'amor del cielo. Chi è ’sto bambino? Chiara c’entri tu? Ma stai scherzando? Ma cosa hai fatto? Chiara andiamo in galera”.

 

il padre dei neonati sepolti in giardino parla alle iene 6

La figlia inizia la sua sequela di bugie: “Ma non sono… non l’ho ucciso io”. Si ostina a negare la realtà già in mano agli investigatori. Per poi aggiungere: “Ho fatto tutto da sola”.

 

I genitori di Chiara non mollano. “Cosa è successo?”, le chiedono ripetutamente. Fino a quando lei incalzata risponde: “Niente, era mio”. E il papà ancora non ci crede: “Ma come facevi che non avevi nemmeno la pancia?”. E continua, ricostruendo adesso nella sua mente gli ultimi eventi: “Quel sangue che ho trovato mercoledì era tuo. Ma non avevi la pancia, non ci credo”.

 

chiara petrolini

Nella sala d’attesa la tensione è palpabile, i genitori cercano risposte che non avranno. Mamma: “Non ci credo, fammi vedere il test di gravidanza”. Chiara: “Non l’ho fatto”. Fino a quando il padre dirà: “Tu stai coprendo qualcuno”. Chiara: “Mi sto prendendo le mie responsabilità”. Il nervosismo sale. “Beh Chiara, sai bene quello che stai dicendo e di cosa stai parlando?”. E lei: “Cosa dovevo dire?”. La mamma a questo punto perde la pazienza: “Ma sei normale?”.

 

“Si parla di omicidio”, le ricorda la madre. E la ragazza nega: “Ma non l’ho ucciso. E’ nato, era…cioè non sapevo cosa fare”, vacilla Chiara. La mamma continua a chiedere: “Ma cosa vuoi dire? È nato e morto? Ma dove lo hai messo sto bambino?”. Anche il padre alza il tono: “Oh, Chiara ci devi spiegare”. E la mamma riflette: “Eri così tranquilla a New York”. “Non lo ero”, dice Chiara.

 

Chiara Petrolini - 3

“È da manicomio”, si arrende la mamma. E Chiara dice: “Avevo paura, lo so” e piange. Poco dopo dirà: “Sono rimasta incinta”. Ma negherà per la terza volta che il bambino era vivo: “Quando è nato non respirava”. Il padre continua a non darsi pace: “Ma dove lo hai messo ’sto bambino? Dov'era, Chiara? Ma come facevi ad andare a lavorare che avevi la magliettina stretta?”.

 

Dopo le prime poche verità, lo sconforto assale Roberto Petrolini: “Chiara, ma perché?”. Chiara: “Pa’... non sapevo cosa fare”. E lui: “Ma dillo, no? Ti abbiamo sempre aiutato in tutto”. E la madre: “Ma ci sono i genitori, oh. Ma sei deficiente?”.

 

Chiara Petrolini - 1

“Così ci hai rovinato la vita”, le dice il padre. È la mamma che dice quello che succederà quella sera stessa: “Questo qui è un omicidio. Hai presente adesso che dobbiamo andare via da casa?”. E aggiunge: “Anche via dall’Italia”. Chiara abbassa lo sguardo.

 

 

I genitori di Chiara in un primo momento credono che Chiara stia coprendo Samuel. Padre: “Samu non c'era?”. Chiara: “Lui non se n’è mai accorto, lui non lo sa! Non lo sapeva”. Chiara guarda dritto verso i genitori. La madre a questo punto mette in dubbio ancora tutto: “Ma dai Chiara, dai su, cioè veramente adesso stiamo dando dei numeri. C'è un bambino nato e noi non ce ne siamo accorti? Dov'è la tua pancia?”.

 

E mima con le mani la dimensione di un neonato. Chiara ripete: “Mamma ma perché dovrei dire una balla?”. Il padre le risponde: “Per nascondere qualcosa di Samu”. Ma Chiara è netta: “Ma cosa me ne frega”. Fino a quando la mamma si arrende: “Hai fatto tutto da sola?”. Chiara risponde “Sì”. “E dove lo hai messo questo bambino?”, chiede ancora la madre. “Eh, l’ho seppellito in giardino”. Non finisce l’incredulità dei genitori.

 

Chiara Petrolini - 2

“Lì dove fa sempre i buchi…(il cane, ndr)”, dice il papà. “Ma Chiara siamo stati male una settimana”. E lei: “Eh, io di più”. A questo punto la madre sbotta: “Beh non mi sembrava”. Chiara: “Non sto nascondendo niente”. E anche il padre va dritto: “Eh, non lo so. Se ce l’hai nascosto fino ad a ora”.

 

Certo, non sbaglia. E a questo punto si confronta con la moglie: “Ma te non te ne sei mai accorta?”. La moglie riflette e risponde: “No. Solamente una volta le ho detto: ‘Non metterti quei pantaloni bianchi ti fan la pancia’. No, questa è una disgrazia. Questa è una disgrazia”.

 

La disperazione della mamma cresce di minuto in minuto: “No vabbé. Ma come facciamo adesso a guardare in giro e andare. Guardarci, non lo so. Io non lo so. L'altro giorno quando ho detto: ‘I figli, bisogna pensarci bene prima di fare i figli, se no uno ce l’ha sul piede”. Va bene?". Poi riprendono le domande sul bambino: “Quindi quel sangue che è in casa è suo? Dov'è successa sta roba”.

 

CHIARA PETROLINI

Chiara: “Giù mamma”. E il padre: “Quando ha detto che aveva il ciclo..”. “Abbondante”, aggiunge la madre. Chiara annuisce. E parte un’altra domanda della mamma: “Ma non prendevi la pillola? Scusa eh se te lo chiedo”. Lei risponde a monosillaba, la testa bassa: “No”. “Brava, brava. Neanche il preservativo?”. La figlia: “Siiiii. Ma’, lo so. Potete anche non parlarmi più e non vedermi più”. Allora la madre si dispera: “Chiara ma perché? Ti abbiamo sempre aiutato, ma perché non ce l'hai dette queste cose qui?”.

 

Chiara: “Mamma avevo paura, non lo so”. E ricomincia a piangere. “Chiamavamo l'ambulanza e tutto filava liscio e non succedeva niente. Non succedeva niente. Perché a 21 anni si può purtroppo rimanere incinta e avere un bambino, ma non fare queste cose qua. Ste cose qua sono da criminali. Da criminali”, alza la voce la madre. “Eh lo so”, dice Chiara a capo chino.

 

il padre dei neonati sepolti in giardino parla alle iene 3

“No, non lo sai”, ribatte la mamma. Che continua: “Puoi cambiar città. Poi con il lavoro che volevi fare te Chiara. A contatto con i bambini, cioè, brava, il top. Ero così tranquilla e serena. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai ammazzato un bambino”. E Chiara continua a dire: “Non l'ho ammazzato io”.

 

Non si ferma la donna: “E poi sei venuta a New York così con tanta serenità”. “Non ero serena, mamma”, risponde Chiara. E la donna: “Beh Chiara, non mi sembravi neanche molto distrutta. E poi ci hai preso in giro per una settimana. Che disgraziata.

 

Ne ha dette di ogni di questa qui che ha abbandonato, e ce l'avevamo in casa. E sei tu. Non me lo sarei mai aspettato un lavoro del genere da te. Adesso siamo nei casini tutti. E la tua vita è rovinata. C'hai la fedina penale sporca. Va ancora bene che ci hanno fatto tornare”.

il padre dei neonati sepolti in giardino parla alle iene 1

 

Infine la mamma chiede a Chiara: “E hai tagliato il cordone ombelicale così? (mimando il gesto, ndr)”. E dove hai buttato il cordone?”. Chiara: “Il mio? Nel water”. A questo punto la madre inorridisce: “Nel water? Ma parliamo di un giallo, di un thriller. Signore dammi la forza di reagire a questo perché non ce la posso fare. Io mi domando con che faccia guardo le altre persone adesso in paese? Mi sento morire”.

 

Solo quasi un mese dopo i genitori sapranno le altre verità: Chiara ha ucciso il bambino partorito il 7 agosto, e i bambini sotterrati in giardino sono due, e Chiara aveva negato tutto anche davanti alle evidenze delle indagini. Madre e padre sono ancora indagati, ma la procura ha già chiesto l’archiviazione per la loro posizione. Sono stati creduti dalla procura. Davvero, loro, non sapevano nulla.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”