moni ovadia

"MANDARE ARMI A KIEV SIGNIFICA PROLUNGARE IL CONFLITTO" - MONI OVADIA, IN GIRO PER L'ITALIA CON IL SUO NUOVO SPETTACOLO, CONOSCE BENE GLI ORRORI DELLA GUERRA: "ANCHE SE DEVO LA VITA ALL'ARMATA ROSSA, PREFERISCO VIVERE NELLA FINTA DEMOCRAZIA ITALIANA. EPPURE CREDO CHE PUTIN NON SIA HITLER E NON SIA UN PAZZO. CERTO STA FACENDO UNA GUERRA E DOVREBBE SMETTERE, MA PENSO SIA STATO A LUNGO PROVOCATO" - "PER MOLTI PAESI, USA IN TESTA, LA GUERRA E' CONVENIENTE, L'INDUSTRIA DELLE ARMI E' UNA LOBBY POTENTE"...

Silvia Francia per "La Stampa"
 

MONI OVADIA

Libertà, uguaglianza, fraternità. Anche se l'imprinting marxista è dichiarato, Moni Ovadia sembra fondare il suo discorso su principi cardine dell'Illuminismo settecentesco. Non soltanto, certo. Giocano mille altre valenze in una filosofia che matura da un'origine di ebreo sefardita cresciuto in Occidente, con una formazione di artista e intellettuale di larghe vedute e di un sentire esistenziale che prescinde da fedi o appartenenze aprioristiche.
 
È su questa matrice culturale che ha fondato molti dei suoi fortunati spettacoli, da Oylem Goylem a AdessOOdessa. Ora, Ovadia sta portando in giro per l'Italia il suo nuovo titolo, Cartabianca. Una ricostruzione, giorno per giorno, a seconda delle urgenze del nostro presente. L'urgenza oggi è la guerra in Ucraina e Ovadia lo sa bene: a casa sua sta ospitando tre profughi ucraini «e altri arriveranno».
 

MONI OVADIA

Settant'anni dopo la carneficina della seconda guerra mondiale l'Europa è attraversata da un conflitto che potrebbe estendersi su scala più vasta.
«Anche se devo la vita all'Armata Rossa, perché senza di loro sarei probabilmente morto passando per un camino, preferisco vivere nella finta democrazia italiana, che poi è un'oligarchia, che nella Russia di Putin. E, se vivessi là, sarei in carcere già solo per il fatto che difendo i diritti degli omosessuali. Eppure credo che Putin non sia Hitler e non sia un pazzo: certo, sta facendo una guerra - di per sé un'atrocità - e dovrebbe smettere, ma penso sia stato a lungo provocato. Da tempo esterna il suo malcontento per l'eccessiva vicinanza della Nato ai confini del suo Paese. Zelensky non ha reso un buon servizio agli ucraini. Se hai vicino a te un colosso ringhioso, non gli fai i dispetti. A meno che lui sia asservito agli Usa, cosa di cui sono convinto».
 

moni ovadia al backstage del sistina (1)

Fosse comuni, bombe sugli ospedali, torture alla popolazione, donne e bambini uccisi: eppure, con questo campionario, lei dice che Putin non somiglia a Hitler?
«Ma allora dovremmo dire che tanti presidenti americani sono stati come Hitler. Dal Vietnam in poi gli Usa fanno guerre sanguinose e lasciano dietro sé morte e devastazione, ma nessuno li ha mai paragonati alla Germania nazista. Certo, le guerre portano con sé la violenza. Per questo io sono pacifista. Un tempo a morire erano soprattutto i soldati, oggi a soccombere è al 95% la popolazione civile».
 
È anche contrario all'invio di armi in Ucraina?
«Se mandi armi si prolunga la durata del conflitto. Putin può andare avanti a lungo con l'offensiva. Certo, per molti Paesi, Usa in testa, sarebbe conveniente, l'industria delle armi è una lobby potente. Ma poi, vogliamo far scoppiare la Terza Guerra Mondiale?».
 

guerra in ucraina chernihiv 4

Cosa si dovrebbe fare, secondo lei, per fermare Putin?
«Avviare trattative diplomatiche, in cui gli si chiedesse cosa vuole in cambio della fine della guerra. Chiede indipendenza di Donbass e Lugansk, garanzie per i cittadini russi in Ucraina? Vuole che la Nato faccia un passo indietro? Se ne discute e si possono anche rivedere le pertinenze della Nato. Ai tempi di Gorbaciov, dopo il crollo del muro, tra Usa e Russia c'era l'intesa che la Nato non si estendesse oltre i confini della Germania dell'Est e vediamo cos'è invece accaduto. Putin ha provato a protestare, nessuno gli ha dato retta. D'altro canto, perché il Patto di Varsavia si è sciolto dopo la fine dell'Urss e quello Atlantico, invece, è ancora in auge? Non dimentichiamo che molti Ucraini parlano russo e che scrittori come Gogol e Bulgakov, ascritti alla cultura russa, erano nati in Ucraina. Andrebbe fatto ciò che fecero Kennedy e Krusciov all'indomani della crisi di Cuba. E, invece di alimentare le fiamme, bisognerebbe mettere in pratica il principio guida di Mandela: verità e riconciliazione».
 

GUERRA IN UCRAINA - SOLDATO CON IL LANCIARAZZI

In Italia si discute di riarmo. Che ne pensa?
«Tutto il male possibile. D'altro canto, se il Pd è un partito di sinistra, io sono il Papa. Il Pd è un partito di centrodestra. La sinistra non esiste più. Io mi sento profondamente di sinistra e credo in concetti come uguaglianza, pari dignità e diritti, uguale accesso all'eccellenza della conoscenza, giustizia sociale, pace, istruzione e sanità pubbliche, internazionalismo. Principi che non sono il cardine di nessun partito italiano. Anche quelli più onesti, come Sinistra Italiana, mancano di una piattaforma teorica e di un linguaggio consono ai nostri tempi».
 
Che futuro ha l'Europa?
«Siamo a un bivio: o riusciamo a esprimere un politica economica e militare in comune o si fallisce».
 

guerra in ucraina 1

Nel suo spettacolo Carta bianca (domani al Garybaldi di Settimo Torinese per la stagione di SantiBriganti), seguendo un filo rosso dettato dalle urgenze del presente, si parla di attualità, stili di vita, di una spiritualità silenziata.
«L'occidente è assoggettato all'immaginario di un'America che vuole esportare, anche con l'uso massiccio di armi e violenza, il suo stile di vita. Che non amo. Abbiamo desertificato il cielo, svuotando di significato l'esistenza: e lo dico da agnostico. Viviamo secondo il motto time is money: l'imperativo dell'essere produttori e consumatori. Quando siamo davanti alle meraviglie del pianeta, invece di contemplarle, ci facciamo i selfie».
 
Cosa conta davvero?

mezzi russi distrutti a kharhiv 1

«Per me, il tempo è misura delle nostre relazioni. Con le persone, con la natura, le piante e gli animali. Io sono quello che impropriamente si definisce un animalista: credo che la relazione con questi nostri infelici fratelli di strada sia una delle cose più belle e sorprendenti della vita. Quello che noi facciamo a questi esseri viventi, trattandoli molto peggio di oggetti, è terribile».

vladimir putin

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…