yoon suk yeol corea del sud legge marziale

"IL MIO TENTATIVO DI LEGGE MARZIALE NON PUÒ CONSIGURARSI COME INSURREZIONE: SI TRATTA DI UN ATTO DELL'AMMINISTRAZIONE GOVERNATIVA E NON È SOGGETTA ALL'ESAME GIUDIZIARIO" – IL PRESIDENTE SUDCOREANO YOON SUK-YEOL PROVA A RISPONDERE ALLA NUOVA MOZIONE DI IMPEACHMENT SI APPRESTANO A PRESENTARE IN PARLAMENTO: “HO USATO IL POTERE PRESIDENZIALE SULLA LEGGE MARZIALE PER PROTEGGERE LA NAZIONE E NORMALIZZARE GLI AFFARI DI STATO CONTRO L'OPPOSIZIONE CHE HA BLOCCATO L'AZIONE DI GOVERNO" - LA POLIZIA SUDCOREANA TENTA UN'ALTRA INCURSIONE ALL'UFFICIO PRESIDENZIALE, ALL'INDOMANI DEL TENTATIVO FALLITO PER L'OPPOSIZIONE DEL SERVIZIO DI SICUREZZA…

YOON, 'MIA LEGGE MARZIALE ATTO DI GOVERNO, NON RIBELLIONE'

IL PRESIDENTE SUDCOREANO YOON SUK YEOL

(ANSA) - PECHINO, 12 DIC - Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, in un nuovo messaggio televisivo alla nazione, ha difeso il suo decreto di legge marziale come atto di governo e ha negato le accuse di ribellione. "Il mio tentativo di legge marziale non può consigurarsi come insurrezione: si tratta di un atto dell'amministrazione governativa e non è soggetta all'esame giudiziario", ha affermato Yoon in vista della nuova mozione di impeachment che le opposizioni guidate dal partito Democratico si apprestato a presentare in Parlamento. "Le opposizioni paralizzano gli affari di stato e con l'abuso di impeachment" in Parlamento, ha rincarato Yoon.

 

Yoon Suk-yeol

Yoon ha affermato di aver usato il suo potere presidenziale sulla legge marziale "per proteggere la nazione e normalizzare gli affari di stato" contro l'opposizione che ha bloccato l'azione di governo: "l'ho fatto con un giudizio politico altamente calibrato e non soggetto all'esame giudiziario", come le grazie presidenziali o le azioni diplomatiche. "Se messo sotto accusa o indagato, affronterò il giudizio", ha assicurato, rinnovando le accuse all'opposizione sugli ostacoli al governo con tentativi di impeachment e tagli al bilancio 2025.

 

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

Dopo il decreto sulla legge marziale, il Parlamento ha approvato il bilancio per il 2025 di 673,3 trilioni di won (471,5 miliardi di dollari) senza il voto bipartisan per la prima volta dalla democratizzazione della Corea del Sud nel 1987. "L'Assemblea nazionale, dominata dal grande partito di opposizione, è diventata un mostro che distrugge l'ordine costituzionale della libera democrazia", ;;ha accusato Yoon, riferendosi al peso della maggioranza assoluta del partito Democratico. Il presidente ha rivelato di aver ordinato all'ex capo della Difesa Kim Yong-hyun, nel frattempo arrestato, di controllare il sistema di voto della Commissione elettorale nazionale, sollevando dubbi sulla sua credibilità a seguito di presunti attacchi informatici da parte di hacker nordcoreani.

 

E ha anche rivelato di aver discusso dei piani per la legge marziale solo con Kim, informando i membri del gabinetto appena prima della dichiarazione. "Combatterò fino all'ultimo momento insieme a voi", ha detto Yoon, scusandosi ancora per gli inconvenienti della legge marziale: "Come può un atto di poche ore risultare un'insurrezione?", ha aggiunto, insistendo che lo scopo dell'opposizione è di evitare l'imminente condanna penale del loro leader Lee Jae-myung e forzare la mano con l'impeachment.

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

 

Una tesi sostenuta dal Chosun Ilbo, testata di Seul, secondo cui Lee spinge alla messa in stato d'accusa anche per la sua stessa sopravvivenza politica: con diversi verdetti incombenti, a partire dalla corruzione, un'elezione anticipata può aiutare Lee a evitare una potenziale squalifica. Intanto, la Corte suprema ha confermato i due anni di reclusione a carico di Cho Kuk, ex ministro della Giusitizia e capo del partito d'opposizione Rebuilding Korea Party, per frode accademica legata ai suoi figli e un'interferenza illegale su un'ispezione governativa. Perderà il suo seggio parlamentare e il diritto di correre alle presidenziali per i prossimi 5 anni.

 

PARTITO AL GOVERNO VEDE 'IMPEACHMENT YOON COME UNICA VIA'

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

(ANSA) - PECHINO, 12 DIC - Han Dong-hoon, il leader del People Power Party, ha detto di pensare che l'impeachment del presidente Yoon Suk-yeol sia l'unico modo per proteggere la democrazia sudcoreana. "Abbiamo cercato di cercare altre opzioni che riducessero le incertezze che potrebbero essere legate all'impeachment, ma il presupposto era che il presidente accettasse le dimissioni anticipate", ha detto Han in conferenza stampa, ribaltando la posizione del partito al governo e dello stesso Yoon dei giorni scorsi sulla contrariera alla messa in stato d'accusa. "Ma poiché il presidente non ha intenzione di farlo, altre opzioni non sono praticabili", ha aggiunto.

 

 

Yoon Suk-yeol

Han, in altri termini, ha riposizionato il suo partito verso il sostegno al voto di impeachmente presidenziale in Parlamento per il fallito tentativo di imporre la legge marziale, chiedendo al contempo la convocazione di un comitato etico per discutere se chiedere a Yoon di lasciare il partito. In una conferenza stampa all'Assemblea nazionale, Han ha aggiunto che "i doveri del presidente devono essere rapidamente sospesi attraverso il processo di impeachment. Il nostro partito lo deve sostenere come una sua linea".

 

La ragione del cambio di rotta poggia sul fatto che è diventato "più chiaro" che Yoon non è in grado di svolgere i suoi doveri di presidente, aggiungendo che il nuovo messaggio di Yoon alla nazione è maturato a sorpresa. Il presidente ha difeso la dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre come un atto di governo e ha respinto le accuse di insurrezione.

 

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

Le opposizioni guidate dal partito Democratico sono pronte a presentare in giornata una nuova mozione di impeachment in Parlamento dopo il fallimento di quella del 7 dicembre a causa del boicottaggio di 105 dei 108 deputati del People Power Party che hanno abbandonato l'aula. Han ha espresso il suo sostegno all'impeachment, invitando i deputati a votare la prossima mozione in base alla propria "convinzione" avendo presente il dovere "di fermare ulteriore confusione.

 

Ora c'è un solo metodo efficace: alla prossima votazione, i parlamentari del nostro partito dovrebbero entrare in aula e prendere parte al voto in base alla propria convinzione e coscienza". Le osservazioni di Han hanno segnato un'inversione di rotta rispetto alla precedente posizione che puntava a favorire le dimissioni "ordinate" di Yoon. Prima della conta sul voto di impeachment di sabato, Yoon aveva giurato di lasciare tutte le decisioni, incluso il suo mandato, al premier e al suo partito, in base a quanto riferito da Han.

Yoon Suk Yeol

 

YOON, 'COMBATTERÒ CON IL POPOLO FINO ALL'ULTIMO MINUTO'

(ANSA) - PECHINO, 12 DIC - Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha giurato di voler combattere "con il popolo fino all'ultimo minuto", nel suo nuovo discorso tv alla nazione dopo lo shock creato per la legge marziale del 3 dicembre. "Mi scuso di nuovo con le persone che devono essere state sorprese e ansiose a causa della legge marziale. Per favore, fidatevi della mia lealtà verso il popolo", ha aggiunto, nell'imminenza della nuova mozione di impeachment delle opposizioni. "Non eviterò la responsabilità legale e politica riguardo alla dichiarazione della legge marziale", ha aggiunto, accusando l'opposizione di aver spinto il paese in una "crisi nazionale".

 

MEDIA, LA POLIZIA RIPROVA A PERQUISIRE L'UFFICIO DI YOON

Yoon Suk-yeol

(ANSA) - PECHINO, 12 DIC - La polizia sudcoreana sta tentando un'altra incursione all'Ufficio presidenziale, all'indomani del tentativo fallito per l'opposizione del servizio di sicurezza. E' quanto ha riferito l'Ufficio nazionale delle indagini, a capo della vicenda, precisando di aver mandato i funzionari al complesso dell'Ufficio presidenziale a Yongsan, a Seul, alle 14 locali (6 in Italia) per acquisire documenti sulla maldestra imposizione della legge marziale del 3 dicembre da parte del presidente Yoon Suk-yeol. Mercoledì, ha ricordato la Yonhap, la polizia ha cercato di perquisire uffici mirati, ricevendo solo documenti limitati.

Ultimi Dagoreport

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")