storari davigo

"NON INFORMARE IL QUIRINALE SAREBBE STATO UN TRADIMENTO" - DAVIGO CHIARISCE IL SUO RUOLO NELLA FUGA DI NOTIZIE SUI VERBALI DI AMARA E SPIEGA PERCHE' INFORMO' IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, ERMINI (MA NE PARLO' ANCHE CON ALTRI CONSIGLIERI): "FORMALIZZARE LA QUESTIONE IN UNA RELAZIONE SCRITTA BRUCIATO L'INDAGINE" - IL CSM SARÀ PARTE OFFESA NELLE INDAGINI DELLE PROCURE SUI VERBALI - OLTRE IL RIDICOLO: AL PM STORARI, CHE DIEDE I DOCUMENTI A DAVIGO, FU AFFIDATA L'INCHIESTA SULLA FUGA DI NOTIZIE! - LE TENSIONI CON DE PASQUALE SUL CASO ENI NIGERIA…

1 - SCANDALO AMARA, DAVIGO AI PM: ERA MIO DOVERE INFORMARE IL COLLE

Giuseppe Salvaggiulo Monica Serra per "la Stampa"

 

Davigo

Da una parte il procuratore di Roma Michele Prestipino; dall' altra, a Milano, l' ex membro del Csm Piercamillo Davigo. Sentito in videoconferenza per alcune ore, nel tardo pomeriggio, come testimone nell' inchiesta sul dossieraggio dei verbali dell' avvocato Piero Amara sulla presunta loggia segreta Ungheria.

 

Verbali che, benché segretati, nella primavera dell' anno scorso il pm Paolo Storari consegnò a Davigo a Milano. Gli stessi che dopo il pensionamento di Davigo, arrivarono anonimamente a diversi giornalisti e al giudice Nino Di Matteo. A mandarli, un «corvo»: per la Procura di Roma Marcella Contrafatto, ex segretaria di Davigo al Csm.

 

PAOLO STORARI

Davigo sostiene, e così avrebbe detto anche ieri davanti al procuratore Prestipino che lo sentiva come testimone, di essersi adoperato per far cessare l' inerzia investigativa della Procura di Milano su una «vicenda delicatissima» che toccava le istituzioni ai livelli più alti e per tutelare l' ormai isolato pm Paolo Storari, che conosce e stima da anni. Se avesse voluto sollevare polveroni, avrebbe sostenuto, si sarebbe mosso subito. Invece prima ricevette i verbali via mail; poi incontrò Storari a Milano, suggerendogli di «mettere qualcosa per iscritto» nell' interlocuzione con i superiori. Solo un mese dopo portò la questione al Csm.

david ermini giovanni salvi

 

Certo, in casi come questo i conflitti in Procura vanno sollevati in prima battuta al Procuratore generale, ma in quella fase a Milano il posto era vacante. Quanto alla consegna dei verbali segretati, Davigo sostiene che in realtà si trattava di bozze word ricevute alla stregua di «appunti a supporto della memoria» per meglio relazionare sulla vicenda ai suoi interlocutori: il pg della Cassazione Giovanni Salvi, l'unico a poter chiedere informazioni a Greco e a poter «smuovere» l' inchiesta; e il vicepresidente del Csm David Ermini, affinché riferisse al presidente della Repubblica. «Non informare il Quirinale sarebbe stato un tradimento», è la tesi di Davigo.

 

In realtà ne parlò anche con altri consiglieri del Csm, come il presidente della Cassazione Pietro Curzio e il laico Fulvio Gigliotti. Quanto all' oralità delle comunicazioni, Davigo si appella a una serie di circolari (la prima del' 94, l' ultima del 2019). Ma soprattutto spiega che la formalizzazione in una relazione scritta avrebbe avuto l' effetto opposto a quello voluto, «bruciando» l' indagine.

 

piercamillo davigo a dimartedi 2

Tra l' altro, il comitato di presidenza avrebbe dovuto mandare gli atti alla prima commissione, che all' epoca era presieduta da Sebastiano Ardita, uno dei magistrati citati da Amara come aderenti alla loggia segreta "Ungheria". E, proprio per chiederle di interrompere i rapporti con Ardita, Davigo ne avrebbe parlato anche alla segretaria Contrafatto. Sabato verrà interrogato Storari, sempre a Roma, ma come indagato per rivelazione di segreto d' ufficio. Solo dopo, il verbale potrebbe essere trasmesso a Brescia (competente sui magistrati milanesi) che intanto indaga contro ignoti per lo stesso reato.

 

paolo storari

2 - CSM SARÀ PARTE OFFESA IN INDAGINI PROCURE SU VERBALI AMARA

 (ANSA) - Il Csm si costituirà parte offesa nei procedimenti in corso davanti alle procure che si stanno occupando del caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara. Lo ha deciso- a quanto si è appreso- il Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, accogliendo la richiesta che era stata avanzata dal gruppo dei togati di Magistratura Indipendente. Con questo passo il Csm potrà esercitare una serie di prerogative , a partire dalla richiesta di atti alle procure che stanno indagando. il gruppo di Mi aveva motivato la sua richiesta con l'esigenza di tutelare il Csm, oggetto "di dossieraggio e delegittimazione"

 

PIERO AMARA

3 - CSM: VERBALI,A PM STORARI FU AFFIDATA INCHIESTA FUGA NOTIZIE

 (ANSA) - Al pm di Milano Paolo Storari, al centro dello scontro nella Procura milanese per il caso dagli interrogatori resi dall'avvocato Piero Amara, venne assegnata dai vertici dell'ufficio l'inchiesta sulla fuga di notizie, quando un cronista lo scorso autunno denunciò di aver ricevuto quei verbali.

 

Indagine di cui lo stesso magistrato 'si spogliò' lo scorso aprile non appena venne a conoscenza del fatto che nell'indagine aperta a Roma era coinvolta l'ex segretaria di Piercamillo Davigo, all'epoca consigliere del Csm e al quale lo stesso pm aveva dato quelle carte per autotutelarsi dall'inerzia nell'indagine sulla presunta 'loggia Ungheria'. E' un altro degli intricati passaggi della vicenda che sta scuotendo non solo il Palagiustizia milanese, ma anche il Csm.

cascini greco davigo

 

Da quanto si è potuto ricostruire, Storari, su richiesta di Greco e dell'aggiunto Laura Pedio, si occupò delle indagini sulla fuga di notizie, quando un cronista porto quei verbali ricevuti in forma anonima lo scorso ottobre, e dispose pure una consulenza per stabilire la provenienza di quelle carte.

 

Quando poi venne a sapere che Roma indagava sull'ex segretaria di Davigo, che risponde di calunnia e accusata di aver divulgato quegli interrogatori segretati, l'8 aprile scorso Storari riferì a Greco che un anno prima aveva consegnato le carte a Davigo e decise di chiamarsi fuori da quell'indagine. Decisione presa per evitare gravi conseguenze, dato che i verbali che circolavano erano gli stessi da lui affidati all'ex toga di Mani Pulite.

 

fabio de Pasquale

L'inchiesta sulla fuga di notizie nelle scorse settimane fu, poi, trasmessa a Roma e in quel fascicolo ora Storari è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio, mentre anche i pm bresciani hanno da poco aperto un'indagine ipotizzando lo stesso reato, ma anche per accertamenti più ampi sull'operato dei pm milanesi. Davigo, sentito come teste ieri dai pm romani, nella sua ricostruzione ha detto di aver riferito anche al pg della Cassazione Giovanni Salvi dei contrasti interni alla Procura milanese su un'inchiesta che coinvolgeva Amara.

 

DAVIGO

Salvi, dal canto suo, ha negato di aver saputo dei verbali, ma ha detto di aver "immediatamente" informato Greco, il quale iscrisse i primi nomi della presunta loggia a maggio, dopo l'insabbiamento lamentato da Storari. Storari che era in contrasto con gli aggiunti Fabio De Pasquale e Pedio anche sulla gestione dell'inchiesta sul 'falso complotto Eni', nella quale è indagato Amara, assieme all'ex manager Eni Vincenzo Armanna, entrambi molto 'valorizzati' da De Pasquale nel processo sul caso Eni-Nigeria, poi finito con assoluzioni. Il pm Storari, tra l'altro, voleva verificare anche eventuali profili di calunnia nelle affermazioni a verbale dell'ex legale esterno dell'Eni.

francesco greco

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…