putin sostenitori

"PUTIN VUOLE DICHIARARE LA VITTORIA IL 9 MAGGIO" - SECONDO  MACRON IL PRESIDENTE RUSSO CONCENTRERA' GLI ATTACCHI IN UCRAINA NELLE ZONE SEPARATISTE DEL DONBASS PER ARRIVARE VITTORIOSO ALLA DATA DELL'ANNIVERSARIO DELLA CAPITOLAZIONE NAZISTA NEL 1945 - E ANCHE IL PORTAVOCE DEL CREMLINO, DIMITRI PESKOV, HA DICHIARATO PER LA PRIMA VOLTA CHE IL CONFLITTO POTREBBE FINIRE IN BREVE TEMPO....

1. MACRON: PUTIN VUOLE DICHIARARE LA VITTORIA IL 9 MAGGIO
 

macron putin

«L'operazione speciale» che la Russia sta conducendo in Ucraina potrebbe concludersi in un «futuro prevedibile» poiché i suoi obiettivi sono stati raggiunti e il lavoro è stato svolto sia dall'esercito russo che dai negoziatori di pace russi. Il presidente russo Vladimir Putin concentra i suoi attacchi in Ucraina sulle zone separatiste del Donbass alla ricerca di una "vittoria" per il 9 maggio, data dell'anniversario della capitolazione nazista nel 1945: lo ha detto oggi il presidente francese, Emmanuel Macron.
 
«Per la Russia - ha detto Macron parlando alla radio RTL - il 9 maggio è una festa nazionale, un appuntamento militare importante ed è quasi sicuro che, per il presidente Putin, il 9 maggio debba essere una giornata di vittoria». I russi «concentreranno i loro sforzi nel Donbass - ha proseguito Macron - vivremo scene molto difficili nelle prossime settimane» in quella regione dell'est del Paese.
 

macron putin

Ricordando il «completo rifiuto russo» di acconsentire alle operazioni umanitarie organizzate dalla Francia con Grecia e Turchia a Mariupol, Macron ha poi accusato la sua avversaria alle presidenziali, Marine Le Pen, di essere ancora «ambigua nei confronti della Russia».
 
2. I RUSSI SI PREPARANO ALL'ASSALTO DECISIVO: "GUERRA VERSO LA FINE"
Mirko Molteni per "Libero Quotidiano"
 
Per la prima volta il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, dichiara che il conflitto in Ucraina potrebbe finire in breve tempo. Forse entro quel fatidico 9 maggio di cui si vociferava come limite temporale, per permettere al presidente russo Vladimir Putin di presentare una vittoria in concomitanza con l'annuale parata sulla Piazza Rossa di Mosca per celebrare il trionfo sul nazismo del 1945.
 

il massacro di bucha 1

Peskov ha infatti detto ieri che «l'operazione potrebbe essere completata nel prossimo futuro». Ha spiegato: «Essa continua, stiamo raggiungendo gli obiettivi. Si sta svolgendo un lavoro sostanziale sia militarmente, in termini di avanzamento dell'operazione, sia attraverso i negoziati che sono in fase di trattativa con le controparti ucraine».
 
Che i combattimenti continuino ad alternarsi a contatti diplomatici, seppur un po' sottotraccia, è stato confermato ieri da fonti del governo turco, che come noto si adopera da tempo per mediare: «Sia la Russia che l'Ucraina sono disponibili a tenere nuovi colloqui in Turchia, ma restano lontani da un accordo su un testo comune».
 

il massacro di bucha 4

La Russia sta puntando a ottenere un successo militare decisivo che ne aumenti il peso negoziale al tavolo turco e, del resto, già la NATO, per bocca del vicesegretario generale Mircea Geoana, ha accreditato che «la Russia sta preparando un attacco massiccio per occupare interamente la regione del Donbass e per consolidare il corridoio che collega la Crimea al Donbass».
 
L'ACCERCHIAMENTO L'intelligence militare britannica scrive che «le truppe russe hanno abbandonato il Nord del paese» e il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, parlando di fronte a una commissione del Congresso USA, ha aggiunto: «Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Pensava che avrebbe potuto conquistare rapidamente l'Ucraina, e la capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per conquistare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell'est del Paese».
 

guerra in ucraina chernihiv 3

In realtà, pur spostando numerosi battaglioni a Est, e avendo evacuato non solo il settore di Kiev, ma anche quello di Sumy, i russi mantengono nella fascia Nordest dell'Ucraina ancora grosse forze poco a Est di Kharkiv, dato che vengono dati in avanzata a Sud di Izjum. Proprio il fronte di Kharkiv permetterebbe ai russi di proteggere il fianco destro di una loro probabile calata da Nord alle spalle delle retrovie ucraine nel Donbass, il che chiuderebbe in una tenaglia le truppe di Kiev schierate laggiù valutate in forse 90.000 uomini, poco meno di metà dell'esercito ucraino, intrappolandole.
 

guerra ucraina

Già pare che i russi stiano inviando mezzi e rifornimenti lungo la ferrovia fra lo snodo russo di Valujki e quello ucraino di Kupjansk, poco a Nord di Izjum. Intanto, nel Sud, resistono ancora alcune sacche a Mariupol, presso il porto e la zona delle acciaierie Azovstal, finché durano le munizioni.
 
I russi premono anche su Popasna e Rubizne. Più a Ovest, l'esercito ucraino resiste ancora presso Mykolaiv, rendendo per ora impraticabile un'avanzata di terra per cogliere Odessa alle spalle. La maggior città portuale del paese viene però bersagliata sempre più spesso da missili a lunga portata.
 

GUERRA IN UCRAINA - SOLDATO CON IL LANCIARAZZI

Gli ucraini hanno segnalato che «missili lanciati dal Mar Nero hanno colpito infrastrutture del porto», inoltre il ministero della Difesa russo ha parlato del bombardamento di un importante centro logistico poco fuori Odessa: «Missili ad alta precisione Bastion hanno distrutto il Centro di raccolta e addestramento dei mercenari stranieri vicino a Krasnoselka, a nord-est di Odessa». Anche le retrovie ucraine nel Donbass sono state colpite con vettori, di tipo imprecisato e «lanciati da aerei». Secondo il generale russo Igor Konashenkov «i missili hanno distrutto armi ed equipaggiamenti militari delle riserve ucraine in arrivo nel Donbass alle stazioni ferroviarie di Pokrovsk, Slavyansk e Barvenkovo».
 

GIURAMENTO DEI MEMBRI DEL BATTAGLIONE DI AUTO-DIFESA DEL DONBASS

FORNITURE E RICAMBI La partita si gioca sempre sul divario fra il tasso di afflusso di armi occidentali e il loro tasso di "consumo" o distruzione. Il primo ministro slovacco, Eduard Heger, ha annunciato che il suo Paese ha donato agli ucraini missili antiaerei S-300, a grande gittata rispetto ai piccoli Stinger. «La nazione ucraina- dice Heger - sta difendendo coraggiosamente il suo paese sovrano e anche noi. È nostro dovere aiutare, non rimanere fermi ed ignorare la perdita di vite umane sotto l'aggressione della Russia».
 
La donazione degli S-300 «non significa però che la Slovacchia sia parte del conflitto», ha precisato. La Slovacchia aveva nei giorni scorsi fatto capire che avrebbe dato gli S-300 a Kiev a patto che gli Stati Uniti li rimpiazzassero coi loro missili Patriot. Perciò non è mancata la conferma da parte del presidente USA Joe Biden: «Per consentire questo trasferimento e garantire la continua sicurezza della Slovacchia, gli Stati Uniti riposizionano un sistema missilistico Patriot statunitense in Slovacchia».
 

guerra in ucraina 4

Intanto, l'Australia ha iniziato l'invio per via aerea di 20 autoblindo Bushmaster, mentre la Germania, per ora, nega l'invio di suoi cingolati da fanteria Marder per non lasciarne sprovvista la Bundeswehr. Gli USA, hanno dal canto loro hanno pubblicato ieri una stima delle armi finora da essi fornite agli ucraini, fra cui «1.400 missili antiaerei Stinger, 5.000 missili anticarro Javelin, 7.000 altri sistemi anticarro e centinaia di droni esplosivi Switchblade». 

guerra in ucraina 3

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?