donbass ucraina soldati

"PUTIN VUOLE MANTENERE LO STATUS QUO PER POI ANDARE AL NEGOZIATO E FAR LEVA SUI TERRITORI GIÀ NELLE SUE MANI" - IL GENERALE AMERICANO PHILIP MARK BREEDLOVE: “MOSCA HA MESSO DA PARTE LE PROPRIE MIRE SU ODESSA E SUL SUD DELL’UCRAINA. PUNTA A CONSOLIDARE IL CONTROLLO DELLE ZONE GIÀ OCCUPATE. I RUSSI POSSONO ANCHE AVANZARE E STRAPPARE PORZIONI DI TERRITORIO MA POI SARANNO IN GRADO DI MANTENERNE IL CONTROLLO? – KISSINGER SUGGERISCE ALL’UCRAINA DI CEDERE TERRITORI PER LA PACE? NON PORTEREBBE NESSUN TIPO DI VANTAGGIO. DOBBIAMO AIUTARE KIEV A CACCIARE I RUSSI…”

Francesco Semprini per “la Stampa”

PHILIP BREEDLOVE NATO

 

«Per fermare i russi sul fronte orientale, l'Occidente deve inviare in Ucraina obici di lunga gittata, missili da crociera e i sistemi antiaerei da alta a media quota, per abbattere droni, caccia e missili nemici. Ma deve farlo subito». A indicare la strada per la difesa del Donbass è il generale Philip Mark Breedlove già alto ufficiale dell'Aeronautica militare degli Stati Uniti che ha servito come capo del Comando Usa in Europa e responsabile delle operazioni della Nato.

PUTIN ZELENSKY

 

Partiamo dalla situazione sul campo.

«La Russia ha subito una netta battuta d'arresto a Kiev dove è stata costretta a ritirarsi. Successivamente ha subito un'altra sconfitta a Kharkiv, dove è stata respinta e poi costretta a riposizionarsi fuori dalla città, e successivamente si è ritrovata ai margini dell'Oblast e messa alle corde sul confine. A questo punto Mosca ha cambiato strategia dando vita a un riordino delle truppe per concentrarsi sul fianco orientale e sul fronte meridionale. Ora abbiamo visto che su quest' ultimo versante la situazione è in fase di stallo, mentre è sul primo che le forze di Vladimir Putin spingono con grande intensità e stanno mettendo a segno qualche passo in avanti».

BOMBE DONBASS 2

 

Quindi siamo in una nuova fase?

«Mosca ha cambiato strategia ancora una volta, credo che abbia messo da parte le proprie mire su Odessa e sul Sud, e che ora punti a consolidare il controllo delle zone già occupate. Diciamo che vuole mantenere lo status quo per poi andare al negoziato e far leva sui territori già nelle sue mani».

 

BATTAGLIA IN DONBASS

Giungono però notizie di ulteriori passi in avanti nel Donbass, i ceceni di Kadyrov controllano la linea di contatto di Severodonetsk e i russi hanno preso Lyman.

«La forza d'urto della compagine di Putin in Donbass è rilevante, del resto c'è una concentrazione di uomini e mezzi straordinaria. Credo però che l'armata russa abbia preso atto delle battute d'arresto registrate in questi novanta giorni di conflitto, così come dei suoi limiti. Pertanto, ritengo che il primo obiettivo di Mosca sia quello di allargare il controllo negli Oblast di Luhansk e Donetsk mettendo poi in sicurezza gli stessi territori occupati e sigillandoli in vista di una trattativa».

nel donbass esultano per l arrivo dei russi

 

Vuol dire che una volta terminata l'operazione Donbass Putin darà ordine alle sue truppe di cessare i combattimenti?

«Credo che Putin sappia che, ancor prima di tentare offensive su altri fronti, la prima urgenza è di mantenere il controllo dei territori che ha già occupato. Il punto è che i russi possono anche avanzare e strappare porzioni di territorio agli ucraini, ma poi saranno in grado di mantenerne il controllo? A che costi e con l'impiego di quante forze?

 

Ne servono parecchie, anche perché l'Ucraina non rimane a guardare. Allora non ha senso lanciarsi in nuove sortite offensive, piuttosto ha più senso mettere in sicurezza ciò che già si ha».

 

putin zelensky

Putin però vuole tutto il Donbass, anche le città di Kramatorsk e Sloviansk.

«È quello che ha in mente e che sta tentando di fare. Bisogna vedere se l'offensiva russa è resiliente abbastanza da proseguire la marcia sino a queste due città chiave».

 

Vuol dire che non tutto è perso sul fronte orientale, guardandola dal punto di vista di Kiev e di Washington?

«Certo. Le forze di Volodymyr Zelensky hanno bisogno di rifornimenti veloci in termini di armamenti e munizioni, più veloci di quanto lo siano stati sino ad oggi, e più imponenti di quanto siano state le armi giunte sul fronte sino a questo momento».

 

il missile che ha colpito kramatorsk, con la scritta 'per i bambini'

Può essere più preciso in termini di entità e tipologia di armamenti?

«Serve innanzitutto che l'Occidente invii pezzi di artiglieria di lunga gittata, obici che siano in grado di avere traiettorie più lunghe, missili da crociera e i sistemi "High to Medium Air Defense", si tratta di un gruppo di armi e tattiche antiaeree che hanno a che fare con la difesa contro minacce da alta a media quota, principalmente aerei e missili. Gli americani, ad esempio, hanno in dotazione gli MIM-104 Patriot e gli MIM-23 Hawk, ma penso anche agli Himars. Con queste dotazioni gli equilibri sul campo possono cambiare conferendo un vantaggio tattico-strategico sui russi».

 

Viene da chiedersi però per quale motivo Biden e i suoi alleati non abbiano mandato prima tali armamenti. Non erano a conoscenza delle dotazioni e della capacità militare dei russi?

putin zelensky biden

«La mia opinione è che tutto il mondo si aspettava che questa guerra sarebbe stata chiusa in poco tempo con la Russia vincitrice. Abbiamo preso coscienza solo a conflitto iniziato e in maniera graduale che gli ucraini erano ben preparati, che non erano quelli del 2014. Al contempo non potevamo immaginare che i russi avessero tali falle, che l'obsolescenza di parte dei loro armamenti fosse così rilevante. Credo quindi che, dando per scontato l'equilibrio sul campo a favore di Mosca, nessuno pensava che avremmo ingaggiato una corsa al riarmo dell'Ucraina. Ma ora dobbiamo rafforzare il nostro sostegno».

 

I russi possono essere fermati anche in Donbass?

«Con l'equipaggiamento adeguato il Donbass può essere difeso, quanto meno si possono arginare i russi. Con le armi giuste è anche possibile riprendere qualche territorio».

Henry Kissinger e Vladimir Putin

 

Cosa pensa dell'esortazione di Henry Kissinger alla cessione di territori da parte dell'Ucraina per terminare la guerra senza catastrofi?

«Conosco Kissinger, ho avuto diversi contatti con lui durante la mia carriera e lo rispetto immensamente. Ma questa volta non posso essere più in disaccordo. Il comportamento da lui suggerito non porta a nessun tipo di vantaggio. Nel 2008 la Russia ha invaso la Georgia e siamo stati a guardare, nel 2014 la Russia ha invaso due volte l'Ucraina e non siamo stati in grado di fornire una risposta adeguata. Prima di questa guerra abbiamo avvertito Putin delle conseguenze di un'invasione, lui è andato avanti lo stesso. Ora abbiamo l'opportunità di fare le cose per bene dopo tre errori, e di ripagare Putin con la sua stessa moneta».

 

Come ne uscirà la Nato? L'Ucraina potrà mai esserne membro?

«Sino a quando ci saranno forze russe sul territorio ucraino Kiev non potrà mai essere membro Nato, lo stesso motivo per cui non lo è diventata la Georgia. Dobbiamo aiutare l'Ucraina cacciare i russi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA