sergio fontana dipinto canosa di puglia

"QUELLA MIA RAFFIGURAZIONE SUL DIPINTO MI HA CREATO SOLO DISAGIO, NON NE SAPEVO NULLA" - SERGIO FONTANA, PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA PUGLIA, FINITO SUL QUADRO DONATO ALLA CATTEDRALE DI CANOSA RACCONTA COSA E' SUCCESSO: "QUANDO L'ARTISTA CI HA COMUNICATO DI AVERE INSERITO ME E IL PARROCCO NELL'AFFRESCO, GLI ABBIAMO SUBITO DETTO DI TOGLIERCI, MA..."

Michelangelo Borrillo per il "Corriere della Sera"
 

Sergio Fontana

Quarantotto ore da signore rinascimentale. Alla stregua di Federico, conte di Montefeltro, il mecenate che si faceva raffigurare nei dipinti sempre nella stessa posizione. O, se non si vuole andare così indietro nel tempo, da novello Alfred Hitchcock, il grande regista del giallo che non faceva mai mancare la presenza cameo nei suoi film. «Ma ne avrei volentieri fatto a meno. Quella mia raffigurazione sul dipinto mi ha creato soltanto disagio, nonostante non ne sapessi nulla e abbia provato in tutti i modi, con don Felice, a sistemare le cose».
 
Con la toppa che, come spesso accade, fa più clamore del buco. Sergio Fontana - presidente di Confindustria Puglia e imprenditore del settore farmaceutico di Canosa - ricostruisce le 48 ore passate dall'installazione alla rimozione della tela in cattedrale, «ma forse anche meno, dalla sera del 9 febbraio a quella dell'11», che volentieri avrebbe evitato.
 

Il dipinto dedicato a San Sabino

Tutto nasce dall'idea della Fondazione Archeologica Canosina, di cui Fontana è presidente e socio fondatore, di voler ringraziare la Chiesa per la donazione, risalente a circa 30 anni fa, dei sotterranei del palazzo vescovile. «Con quella donazione - spiega Fontana - nel 1993 la Chiesa ci permise di concretizzare un sogno, quello di valorizzare i beni archeologici canosini, alcuni dei quali fanno bella mostra all'Ermitage di San Pietroburgo. Così abbiamo pensato di donare un dipinto alla Cattedrale intitolata al nostro protettore, San Sabino, il più antico santo di Puglia, del VI secolo dopo Cristo, e il vero patrono di Bari: pochi sanno che il più famoso San Nicola è in realtà compatrono».
 

Dipinto dedicato a San Sabino

In una storia così legata ai valori territoriali, l'artista scelto per l'opera da donare alla Chiesa - Savinus vir dei - non poteva che essere di Canosa di Puglia. Almeno di origini. Giuseppe Antonio Lomuscio autore di opere - spiega Fontana - esposte in Vaticano, come la statua di San Michele Arcangelo benedetta da due Papi». Una doppia benedizione che, evidentemente - viste le polemiche e le dimissioni dalla Fondazione Archeologica canosina di tre rappresentanti del Comune - è mancata all'affresco raffigurante l'incontro tra San Sabino e San Benedetto in cui sono comparsi anche Fontana e il parroco della Cattedrale don Felice Bacco.
 

Sergio Fontana

Un'opera pagata 20 mila euro, «ma che ne vale quasi 100 mila. Quando - aggiunge l'imprenditore - l'artista ci ha comunicato di aver inserito anche persone viventi nell'affresco, nello specifico me e il parroco, gli abbiamo subito detto di toglierci: non sapevamo nulla. Ci ha rassicurato dicendoci che avrebbe provveduto con un escamotage». La famosa toppa che si è rivelata peggio del buco: Fontana è stato mimetizzato con una mascherina, il parroco semi nascosto da una croce.
 
«Purtroppo quando ci ha fatto vedere la soluzione, era troppo tardi: l'evento organizzato per la donazione alla Chiesa era fissato per il 9 febbraio e non facevamo in tempo a rinviarlo. Così abbiamo pensato di rimandare la cancellazione definitiva dei volti a dopo l'evento. Ma in 48 ore è successo di tutto».
 

Dipinto dedicato a San Sabino 2

Ma perché l'artista ha deciso di raffigurare anche due contemporanei? «Perché ho voluto rappresentare - ha spiegato Lomuscio - il mondo laico e religioso, del passato e del presente. E ho scelto di ritrarre due autorevoli rappresentanti della comunità canosina di oggi, nonostante gli stessi mi avessero espressamente richiesto di non essere ritratti».
 

Il pittore Antonio Lomuscio

Per questo Fontana avrebbe fatto a meno di tutto questo clamore. Ma una cosa vuole salvarla: «Il mio ritratto era venuto benissimo, una fotografia: se nel dipinto ci fossi stato io lo avrei volentieri appeso in casa mia. Ma non con i santi in Cattedrale».

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO