george pell angelo becciu

"SAREBBE GRAVE SE NEL COMPLOTTO CONTRO DI ME CI FOSSE QUALCUNO DEL VATICANO…" - IL CARDINALE GEORGE PELL USCITO INDENNE DALLE ACCUSE DI PEDOFILIA DOPO 400 GIORNI DI CARCERE: "DAVO FASTIDIO PERCHÉ HO CERCATO DI EVITARE I FURTI E LA DEPREDAZIONE DEI BENI DELLA SANTA SEDE. MOLTI SOLDI SONO STATI TRASFERITI DAL VATICANO IN AUSTRALIA, NEL 2017 E NEL 2018, IN COINCIDENZA CON ALCUNI PASSAGGI DEL MIO PROCESSO. BECCIU “DIMESSO” DAL CARDINALATO? SONO PER IL GIUSTO PROCESSO, LE SANZIONI DEVONO SEGUIRE L’ACCERTAMENTO DEI FATTI E NON VICEVERSA"

Maria Antonietta Calabrò per https://www.huffingtonpost.it

 

george pell

Come la salamandra del famoso romanzo di Morris West, George Pell è passato nella prova del fuoco e ne uscito indenne. E nonostante due condanne infamanti annullate per essere del tutto infondate dall’Alta Corte australiana, e oltre 400 giorni scontati in carcere, ritrovo a Roma lo stesso identico uomo che per prima intervistai nel 2014 quando stava appena iniziando il processo della riforma delle finanze vaticane ed era al massimo del suo potere. Non vedo scatoloni.

i diari dal carcere di george pell

 

Infatti Il cardinale non sta affatto traslocando. George Pell continuerà ad abitare a lungo nel suo appartamento in Vaticano. Non è tornato a fine settembre per fare i pacchi e rientrarsene in Australia, come pure aveva dichiarato il segretario di Stato , cardinale Pietro Parolin. Non ha incarichi di Curia, ma se e quando lo riterrà opportuno, Francesco gli ha chiesto di scrivere, di scrivere per lui. Magari tornerà Down Under nei mesi estivi, durante la calda estate italiana, per poi fare rientro di nuovo.

 

C’è un punto fermo nella sua drammatica vicenda degli ultimi tre anni?

È il pieno sostegno di Papa Francesco che ha sempre sperato che io fossi assolto.

 

Domani viene pubblicato negli Stati Uniti il primo volume delle “sue prigioni”, il diario tenuto ogni giorno in carcere, “Prison Journal”, i diritti d’autore serviranno anche per pagare gli avvocati.

papa francesco riceve george pell 1

 

Il Vaticano non ha pagato per le sue spese processuali. È vero?

È una regola, secondo le nostre norme in Australia quando un prete è sotto processo, paga lui le spese del suo processo.

 

Quando ci fu il caso Marcinkus e il mandato di cattura per il crack Ambrosiano, Papa Giovanni Paolo II s’è tenuto l’ex presidente dello Ior dentro le Mura vaticane e non lo ha consegnato alla giustizia italiana. Dovevano fare lo stesso con lei?

Non sarebbe stato giusto. Io ero innocente e rimanere in Vaticano protetto dall’immunità avrebbe lasciato l’ombra del dubbio su di me, per sempre. Ho capito subito che dovevo rientrare nel mio Paese per difendermi nel processo.

george pell

 

Lei ha fatto un parallelo tra la sua vicenda e la morte dei banchieri Calvi e Sindona, teme per la sua vita?

No.

 

Calvi e Sindona sono stati uccisi, ma loro stessi facevano parte di un network criminale…

Con Calvi e con Sindona, faccio un parallelo alla lontana, loro sono stati criminali e io no, anche perché oggi, rispetto a tanti anni fa, si usa un’altra tecnica per eliminare una persona, quella del character assassination, della diffamazione, e di sporcare la reputazione. Io davo fastidio perché ho cercato - insieme al gruppo della Cosea- di evitare i furti e la depredazione dei beni della Santa Sede.

 

roberto calvi cadavere

Il 28 giugno 2017 poche ore prima dell’incriminazione contro di lei il giorno di San Pietro e Paolo, in un’intervista al Daily Mail di Londra l’erede della famiglia mafiosa Gambino di New York ha dichiarato che il Papa non avrebbe dovuto minacciare la scomunica ai mafiosi, perché anche ai preti pedofili sudamericani si dà una seconda possibilità…

Non lo sapevo. Sono molto impressionato, al momento non posso aggiungere altro, ma certamente è interessante.

papa francesco riceve george pell

 

Lei ha affermato che spera che non ci siano soldi del Vaticano, dietro le accuse contro di lei…

Si, ma certamente scopriremo qualcosa. La mia stessa famiglia mi ha detto che se hanno cercato di incastrarmi la mafia, la massoneria, eccetera, è grave ma si comprende per l’opera di pulizia che stavo facendo, quello che sarebbe davvero gravissimo, è se nel complotto c’è qualcuno del Vaticano. Vede, molti soldi sono stati trasferiti dal Vaticano in Australia in due occasioni nel 2017 e nel 2018, in coincidenza con alcuni passaggi del mio processo: questi soldi sono già stati trovati.

michele sindona

 

Il loro punto di arrivo in Australia è già stato trovato. E adesso sono in corso indagini della Polizia federale australiana per rintracciare dove sono finiti. Sono molti soldi: 2 milioni di dollari australiani, non solo i 700 mila dollari di cui ha riferito un quotidiano italiano, in base alle dichiarazioni rese agli inquirenti da monsignor Perlasca. Le indagini dovranno accertare se sono stati usati per scopi illegali.Certo, è un po’ anomalo. Normalmente i soldi partono dall’Australia e arrivano in Vaticano e non viceversa.

 

Monsignor Angelo Becciu, dopo essere stato dimesso dal Papa ha dichiarato in un’intervista di essere stato trattato peggio di un pedofilo. Era a lei che si riferiva?

NUOVE INDAGINI SU GEORGE PELL

Spero di no.

 

Becciu è stato “dimesso” su due piedi dal Papa dai diritti e doveri del cardinalato. Va bene così?

Io sono per il giusto processo, le sanzioni devono seguire l’accertamento dei fatti e non viceversa.

 

Per quello che lei ne sa come vanno adesso le finanze vaticane?

La situazione è molto seria, a cominciare dal sistema pensioni. C’è un grave squilibrio nei conti notevolmente peggiorato dalla crisi del Covid. C’è carenza di cash, visto che i Musei vaticani sono fermi. La segreteria di Stato sembra aver perso quasi tutti i suoi fondi a seguito della vicenda di Londra, cui mi ero detto, da prefetto dell’Economia, fortemente contrario. Solo lo IOR dopo la pulizia sotto la guida del presidente De Fransu e del direttore generale Mammì è tornato a produrre utili in modo consistente.

giovanni angelo becciuLA POLIZIA FA VISITA A GEORGE PELLgiovanni angelo becciu papa francesco bergoglioGEORGE PELLgeorge pell papa francesco

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...