roberto speranza vaccino

"LA SITUAZIONE È CRITICA MA NON PARAGONABILE A UN ANNO FA, SU ASTRAZENECA SPERIAMO DI AVERE IL VIA LIBERA DELL’EMA GIA’ DA DOMANI – SPERANZA NEL SUO INTERVENTO ALLA COMMISSIONE AFFARI SOCIALI DI CAMERA E SENATO ANNUNCIA CHE LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE AVRA’ "UN’ACCELERAZIONE CON L’ARRIVO DI 50 MILIONI DI DOSI. SU JOHNSON&JOHNSON SI AUSPICA CHE NELLA META’ D’APRILE SI POSSA AVERE A DISPOSIZIONE IL SIERO IN EUROPA”

Da ilgiorno.it

 

ROBERTO SPERANZA

"La campagna di vaccinazione va avanti e avrà accelerazione con l'arrivo di 50 milioni di dosi nel secondo trimestre". Lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento in corso alla Commissione riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero e sulla situazione della pandemia di Covid-19. Speranza annuncia un "piano nazionale di ricostruzione su 5 assi".

 

Il quadro pandemico in Italia benché ancora critico è però completamente diverso, secondo il ministro, a quello di un anno fa.  Ma resta il problema della velocità della variante inglese "che ha toccato il 54% della totalità dei casi".  "La situazione non è semplice ed è da gestire con la massima cautela, la massima serietà e il massimo rigore. Serve il massimo impegno condiviso per mettere in campo le misure adatte a governare la curva" dei contagi ma "la situazione di questo marzo non è assolutamente paragonabile a quella del marzo scorso".

 

roberto speranza accordi e disaccordi

"A quel tempo - sottolinea il ministro - non avevamo a disposizione la larghissima parte di strumenti che abbiamo oggi, a cominciare dalla capacità di testing, ma soprattutto i vaccini che sono il vero fatto nuovo. Ne abbiamo quattro a disposizione - ricorda  - e molte dosi sono in arrivo: oggi possiamo avere una ragionata fiducia".

 

 

Il minsitro parla anche della sospensione precauzionale data al vaccino AstraZeneca: "La sospensione temporanea e precauzionale delle somministrazioni di AstraZeneca, avvenuta il 15 marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi ulteriori Paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le Agenzie regolatorie e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell'esecutivo". E spiega: "il prestigioso Paul Ehrlich Institut  ha segnalato in Germania sette casi di trombosi occorsi tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani, tra i 20 e i 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale dei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento.

ROBERTO SPERANZA

 

Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Nelle stesse ore in molti altri Paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi  o solo di alcuni lotti. In Italia prima la Procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima il lotto ABV2856 e poi il lotto ABV5811". Quindi alla luce di quanto stava avvenendo i principali Paesi europei si sono accordati sulla sospensione  e per chiedere all'Ema "un chiarimento su tutti gli

ultimi dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo".

 

 

ROBERTO SPERANZA PRESENTA IL DPCM

Quanto agli "assi" su cui ruota il piano, il primo  riguarda il potenziamento dei servizi territoriali per garantire l'esigibilità dei Lea. "Implementare una assistenza di prossimità significa mitigare la povertà sanitaria". Altro punto del primo asse è "la casa di comunità che sarà presidio della salute per dare risposte: un ecg, un consulto sulla salute sui bambini, sarà una rete che riorganizzerà strutture frammentate ora sul territorio".   Inoltre, il "rafforzamento delle cure domiciliari soprattutto per i malati cronici, acuti non ospedalizzati, immunodepressi, disabili e non autosufficienti o affetti da patologie rare diventa una priorità per il Ssn per evitare che alla malattia si aggiunga la separazione del paziente dal tessuto sociale".

 

Il secondo asse del Piano è incentrato "sull'approccio 'One Health' - dice il ministro -  che lega salute, ambiente, benessere e clima".  "Occorre superare una concezione miope e parcellizzata della Salute, includendo negli ambiti del Ssn anche l'area della tutela dell'ambiente e del clima in sinergia con lo sviluppo economico e sociale del Paese. E' dunque necessario creare e implementare un nuovo assetto dell'architettura istituzionale, un sistema di governance integrato a livello nazionale, regionale e locale, in grado di gestire il tema Salute-Ambiente-Clima per un armonico sviluppo economico e sociale del Paese". Si attendono da Ema "risposte confortanti".

 

Il terzo asse "è formare tanto i professionisti della sanità quanto gli assistiti alle nuove competenze rendendoli realmente protagonisti della trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale - dice -. Investire nel progresso tecnologico soprattutto in ambito di digitalizzazione e capacità di gestione dei 'big data' consente di aumentare l'accessibilità del Ssn in un'ottica di prossimità alla persona e dunque di andare nella direzione di una maggiore equità oltre che una maggiore sostenibilità del sistema".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…