stupro capodanno

I RAGAZZI CHE HANNO STUPRATO A TURNO LA 16ENNE FIGLIA DEL DIPLOMATICO NELLA VILLETTA DI PRIMAVALLE FACEVANO DA PALI DURANTE LA VIOLENZA: “M. AVEVA I PANTALONI ABBASSATI E FACEVA SESSO CON LEI A TERRA NEL BAGNO” – UNO DEI MAGGIORENNI INDAGATI E' STATO INVITATO DALLA FIDANZATA A UN RAPPORTO A TRE CON LA 16ENNE, MA HA CONCENTRATO LE SUE ATTENZIONI SULLA MINORENNE, TANTO DA FAR INCAZZARE LA RAGAZZA – IL RACCONTO DI UN AMICO DELLA VITTIMA: "STAVAMO TUTTI FATTISSIMI E AVEVAMO BEVUTO UN BEL PO'. LEI NON CAPIVA NIENTE…"

1 - «FACEVANO DA PALI DURANTE LE VIOLENZE»

Fulvio Fiano per il "Corriere della Sera - Edizione Roma"

 

ragazzi alla festa dello stupro di capodanno 1

Nella villetta di Torresina si facevano da "palo" a vicenda, oggi potrebbero trovarsi uno contro l'altro. I prossimi giorni possono imprimere una svolta forse decisiva alle indagini sullo «stupro di Capodanno», la violenza sessuale di gruppo di cui è rimasta vittima la 16enne figlia di un diplomatico la notte del 31 dicembre 2020.

 

Si conclude infatti il giro di interrogatori di garanzia per i tre maggiorenni raggiunti dall'ordinanza del gip Tamara de Amicis e dopo il clamore suscitato dal caso e i dettagli agghiaccianti emersi, l'omertà, il coprirsi le spalle a vicenda, il tentativo di liquidare tutto con un «lei era drogata e consenziente» (ammesso che le due cose non siano in contraddizione) adottati finora come linea difensiva potrebbero crollare. Per oltre un anno, fino alle misure cautelari emesse una settimana fa, i protagonisti di questa vicenda, sia i presunti colpevoli che i loro amici, si sono retti il gioco a vicenda.

ragazzi alla festa dello stupro di capodanno 2

 

Patrizio Ranieri e Flavio Ralli hanno continuato a sostenere la propria innocenza davanti al giudice. Domani tocca al terzo maggiorenne coinvolto, Claudio Nardinocchi, provare a scagionarsi nel suo interrogatorio e in questa settimana di ritardo (causa Covid) rispetto agli altri due, il suo atteggiamento potrebbe essere cambiato, rivalutando le conseguenze di una strategia che sembra superata dai fatti. A guardar bene, la complicità tra gli indagati comincia già quella notte, quando individuata la preda dei loro appetiti sessuali in quella ragazza in stato di semiincoscienza, se la passano da uno all'altro come un oggetto mentre la custodivano da occhi indiscreti o altri tentativi di farla propria.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

«Tutti i ragazzi della casa ci hanno provato con le ragazze presenti, credo che la festa avesse proprio quello scopo», racconta ai carabinieri una delle amiche della 16enne, lei stessa vittima delle attenzioni di uno degli indagati (oltre ai tre maggiorenni ci sono due minorenni): «Mi ha preso i fianchi, ha provato a baciarmi». Col passare delle ore il clima si fa sempre più pesante, di pari passo con l'effetto delle droghe, dell'alcol e dei farmaci.

 

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

La 16enne, dopo un iniziale rapporto con Ranieri, viene portata, secondo più testimoni, nel bagno al piano di sopra della villetta. «Era evidente che fosse fatta , drogata e bevuta - racconta uno dei presenti - Uscito dal bagno Patrizio (Ranieri, ndr), si è fermata a parlare con T. (uno dei due minorenni, ndr), ed è rientrata nel bagno con lui per un rapporto sessuale. Mentre erano dentro è arrivato M. (l'altro minorenne) e ha cominciato a bussare alla porta. Durante lo svolgimento di questi rapporti i ragazzi si alternavano nel compito di impedire agli altri partecipanti alla festa di avvicinarsi alla stanza. T. sorvegliava le scale mente Patrizio era dentro, poi M. sorvegliava quando T. entrava».

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

Un altro testimone conferma: «Patrizio mi ha raccontato che mentre era in bagno con la ragazza, M. ha insistito per poter entrare e avere un rapporto anche lui». Un'altra ragazza ancora racconta: «Sono salita col mio fidanzato al piano di sopra ma c'erano tre ragazzi davanti alla porta che ci hanno fermati. Uno di loro, riccio (Nardinocchi, ndr), ci ha tipo fisicamente presi, ma non con violenza, per farci scendere».

 

In un altro verbale c'è anche la descrizione di uno di quei rapporti: «M. aveva i pantaloni abbassati e faceva sesso con quella ragazza a terra nel bagno». Lo stesso Ralli, unico dei tre a non essere finito ai domiciliari perché ha un lavoro e il gip gli ha concesso di continuarlo con il solo obbligo di firma, invitato dalla fidanzata a un rapporto a tre con la 16enne, concentra le sue attenzioni su quest' ultima, tanto da suscitare l'ira della sua ragazza.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

2 - «ERAVAMO FATTI DI DROGA E COMPLETAMENTE UBRIACHI LEI? NON ERA CONSENZIENTE»

Camilla Palladino per il "Corriere della Sera - Edizione Roma"

 

 

«Posso essere sincero? Stavamo tutti fattissimi di droga e avevamo bevuto un bel po'». A parlare per la prima volta è uno degli amici dell'adolescente, figlia di un diplomatico, violentata durante la festa di Capodanno 2021 in una villetta di Primavalle. Ammette la presenza di droga e parla di come ha aiutato la ragazza abusata nei giorni successivi allo stupro di gruppo. «È una delle mie migliori amiche, sennò manco ti rispondevo sinceramente».

stupro capodanno roma 5

 

Che cosa ricordi di quella notte?

«Poco, perché a un certo punto mi sono sentito male e la mia ex ragazza mi ha portato via. Era più o meno l'una e mezza. Lei (la 16enne abusata, ndr ) l'ho rivista giorni dopo e solo in quel momento mi sono reso conto di come stava. Ci ho parlato per convincerla a farsi visitare da un medico. Ha passato un giorno interno tra Questura e ospedale, dove le hanno fatto i controlli per accertare la violenza. È stato stressante per lei, ma è una ragazza forte».

 

LA VILLA IN VIA PODERE VECCHIO (ROMA) DOVE E' STATA VIOLENTATA LA 16ENNE A CAPODANNOA

In che condizioni era dopo la festa di Capodanno?

«Quando l'ho vista si vedeva che era provata dalla serata, stava in coma (male, ndr ). E poi era diversa dal solito, stava tutto il tempo da sola a dormire e aveva dei lividi sulle gambe. Sinceramente non mi ricordo se gliel'ho chiesto io oppure me l'ha raccontato lei, fatto sta che era subito chiaro che era successo qualcosa di strano alla festa dopo che ero andato via».

 

Che atmosfera c'era alla festa fino a che c'eri anche tu?

«Sembrava tutto tranquillo... tra virgolette: era sempre Capodanno e c'era il panico, però sicuramente nessuno ha messo le mani addosso alle ragazze in modo violento mentre c'ero io. È vero che ci sono stati diversi inciuci (rapporti sessuali tra i partecipanti, ndr ) durante la serata, ma è un classico a Capodanno, quindi non mi sono preoccupato e mi sono fatto gli affari miei».

STUPRO CAPODANNO 2

 

Che cosa è successo dopo?

«Nel momento in cui io stavo andando via, dal cancello sono entrate altre persone che non conoscevo. Il problema è che lì in mezzo, stando tutti un po' così, non si capisce cosa sia successo precisamente. Io stavo male, mi ricordo solo che stavo per litigare con uno di loro perché mi stava guardando male, ma poi sono andato via. Secondo me la situazione è degenerata quando sono arrivati loro, anche perché sono entrati all'una e mezza, così a buffo. In più, certe amiche sue (della vittima, ndr ) l'hanno abbandonata là, perché stavano peggio di lei. Sono rimaste solo in 2 o 3, quelle che poi l'hanno accompagnata al taxi».

STUPRO CAPODANNO 5

 

E dopo la denuncia dello stupro?

«Quelli che sono stati ritenuti responsabili hanno iniziato a dire che lei era consenziente, ma lei in quel momento non capiva nulla. Se tu metti in mezzo una ragazza in 11 o in 10, come ha raccontato lei, mentre è ubriaca e tutta fatta, non può essere consenziente. Anche se fossero stati di meno, il discorso è uguale».

STUPRO CAPODANNO 1la villetta dello stupro di capodannostupro capodanno romaSTUPRO CAPODANNO 19

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”