REGNO PER NIENTE UNITO – MENTRE L’INGHILTERRA SI STRINGE ATTORNO ALLA REGINA PER LA PERDITA DEL MARITO, NEL RESTO DEL REGNO SI RESPIRA UN ALTRO CLIMA: NON SOLO LA GUERRIGLIA URBANA IN IRLANDA DEL NORD, DOVE GLI UNIONISTI PROTESTANTI NON DIGERISCONO I CONTROLLI IN MARE CHE HANNO DI FATTO RIPRISTINATO UN CONFINE TRA LA GRAN BRETAGNA E L'ISOLA. A GLASGOW IL TRIBUTO A FILIPPO È STATO INTERROTTO DAI PETARDI E IN SCOZIA… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Gaia Cesare per “il Giornale”

 

scontri a belfast scontri a belfast

A Londra i fiori e la commozione. A Glasgow i petardi e il ritorno della pazzia idea dell' indipendenza. A Belfast le molotov e il terrore che i Troubles ricomincino a insanguinare le strade. Mentre l' Inghilterra si stringe attorno alla Regina per la perdita del principe Filippo, il resto del Regno respira tutto un altro clima. Non solo la guerriglia urbana e l' odio settario riaccesi dalla Brexit in Irlanda del Nord, dove gli unionisti protestanti non digeriscono i controlli in mare che hanno di fatto ripristinato un confine tra la Gran Bretagna e l' isola. L' incubo secessione in Scozia potrebbe tornare a tormentare il primo ministro Boris Johnson e Sua Maestà.

 

nuovi troubles a belfast nuovi troubles a belfast

Sabato a Glasgow, prima che il Celtic umiliasse il Livingston con un 6-0 sul campo da calcio, la memoria del principe Filippo è stata sbeffeggiata dall' esplosione di una serie di petardi che hanno interrotto i due minuti di silenzio in suo onore. Una doppia umiliazione per il marito di Elisabetta II, che si fregiava del titolo di principe di Edimburgo e con la Scozia aveva un forte legame. Qui aveva frequentato la Gordonstoun School che lo aveva forgiato e alla quale aveva anche mandato il figlio e futuro re, Carlo. Imbarazzo e stupore fra i giocatori in campo, la polizia sta indagando ma il timore è che si tratti di un' azione anti-inglese, a 24 giorni dal voto in cui la Scozia sceglierà il nuovo Parlamento che potrebbe dare una nuova accelerata alla richiesta di indipendenza da Londra.

 

lancio di molotov contro la polizia lancio di molotov contro la polizia

Il 6 maggio gli scozzesi sono chiamati a rinnovare il Parlamento di Holyrood, nato con la devolution del 1998 che il premier Johnson considera «il peggior errore» di Tony Blair. Da tempo i sondaggi dicono che lo Scottish National Party (Snp) della first minister Nicola Sturgeon potrebbe riconquistare la maggioranza assoluta, tornando a spingere, da una posizione di maggiore forza, per ottenere da Londra un secondo referendum. Gli scozzesi sono tornati a cullare l' idea dell' indipendenza da quando l' uscita del Regno Unito dall' Unione europea è diventata realtà.

 

alex salmond leader del snp e la regina elisabetta ii alex salmond leader del snp e la regina elisabetta ii

Ma a scombinare i piani dei nazionalisti dello Snp - al potere da 14 anni - è arrivato l' ex leader del partito, l' uomo che fece il miracolo di strappare a Londra il referendum per l' indipendenza nel 2014, perso poi con il 55% dei No.

Alex Salmond, 66 anni, capo del governo di Scozia dal 2007 al 2014, ha deciso di fondare un nuovo partito Alba e tornare a giocare la partita. Di mezzo c' è una faida con l' ex pupilla Sturgeon, che Salmond accusa di «leadership fallimentare» e a cui non perdona - così dice - di aver contribuito alla sua persecuzione politica. Prosciolto nel marzo 2020 da 13 accuse di violenza sessuale e tentato stupro ai danni di nove dipendenti e collaboratrici dello Snp, Salmond resta convinto che l' ex allieva e attuale capo del governo scozzese abbia contribuito a metterlo nei guai per allontanarlo dalla vita pubblica.

primo ministro alex salmond primo ministro alex salmond

 

Ecco spiegata la sua discesa in campo, mista al pallino della secessione. Salmond potrebbe togliere allo Snp l' opportunità di una maggioranza assoluta, che la Sturgeon è pronta a sventolare in faccia al premier Johnson per spingere sull' indipendenza. Ma potrebbe anche regalare alla causa una super-maggioranza, con la quale tornare all' attacco sulla secessione. Per Boris sarebbe un nuovo dilemma - concedere o no il voto - e non è detto che rifiuti, come fatto finora. Forte del successo nella campagna vaccinale anti-Covid, il premier potrebbe raccogliere il guanto di sfida. E aprire le danze per un secondo referendum. Un' altra tegola per la Regina, paladina dell' unità del Regno.

boris johnson con la premier scozzese nicola sturgeon 2 boris johnson con la premier scozzese nicola sturgeon 2 IL TWEET PRO EUROPA DI NICOLA STURGEON DOPO LA BREXIT IL TWEET PRO EUROPA DI NICOLA STURGEON DOPO LA BREXIT NICOLA STURGEON NICOLA STURGEON Alex Salmond Alex Salmond nicola sturgeon nicola sturgeon boris johnson con la premier scozzese nicola sturgeon 1 boris johnson con la premier scozzese nicola sturgeon 1 gli scontri di belfast gli scontri di belfast nicola sturgeon al voto nicola sturgeon al voto alex salmond alex salmond belfast belfast incendi a belfast incendi a belfast

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...