riduzione naturale organica terramazione compostaggio umano

RENDETEVI UTILI DOPO LA MORTE: SCEGLIETE LA "RIDUZIONE NATURALE ORGANICA" O "TERRAMAZIONE" - E' UN METODO CHE TRASFORMA I CADAVERI IN TERRICCIO DA USARE COME FERTILIZZANTE - I COSTI PER IL "COMPOSTAGGIO UMANO" NON SONO MAGGIORI DI QUELLI DI UN NORMALE FUNERALE E LA PRATICA È GIÀ LEGALE IN ALCUNI STATI AMERICANI E IN SVEZIA - MA MOLTE ORGANIZZAZIONI CRISTIANE SI SCAGLIANO CONTRO...

Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”

riduzione naturale organica 1

 

Forse la dissacrazione del cadavere è cominciata con la cremazione, pratica antica peraltro: i Romani andavano in un luogo, detto ustrinum, dove si bruciavano i corpi dei propri cari, per raccoglierne le ceneri in urne o vasi. Con la dottrina cristiana della resurrezione della carne, bruciare i corpi, in gran parte dell'Occidente, è stato a lungo considerato blasfemo, ma oggi la cremazione è praticata da atei, agnostici, credenti.

 

riduzione naturale organica 2

O non crediamo più davvero alla dottrina della resurrezione della carne, oppure siamo atterriti dalla prospettiva claustrofobica di essere rinchiusi in una bara e ficcati in un loculo di cimitero, dove lo spazio disponibile per nuove sepolture scarseggia sempre di più. E allora ecco arrivare una possibile soluzione che si chiama "riduzione naturale organica", o terramazione. In breve, è il compostaggio umano. I corpi dei morti vengono trasformati in terriccio da usare come fertilizzante.

riduzione naturale organica 3

 

Da poco la California ha legalizzato questa pratica, seguendo l'esempio di altri quattro stati nordamericani: Oregon, Colorado, Washington, Vermont. In Europa la terramazione è legale solo in Svezia, ma guadagna proseliti, soprattutto per un formidabile argomento a suo favore, in tempi di crisi climatica: limita l'emissione digas serra, quelli responsabili del riscaldamento globale.

 

riduzione naturale organica 4

Infatti, come spiega un articolo del Post, con la riduzione naturale organica il corpo del defunto viene deposto in un contenitore d'acciaio di circa due metri e mezzo di lunghezza, quindi ricoperto di paglia, trucioli di legno, fiori o altro materiale organico (e qui la vicinanza a arcaici riti pagani è innegabile).

 

riduzione naturale organica 6

Il contenitore viene sigillato e surriscaldato, e al suo interno batteri e microbi favoriscono la decomposizione naturale del corpo, che nel giro di un mese diventa terriccio. Il composto viene prelevato e lasciato essiccare dalle due alle sei settimane. Le ossa, rimaste integre, vengono polverizzate, e le protesi o i dispositivi medici rimossi. A questo punto l'impresa di pompe funebri che esegue la terramazione cede il terriccio ai parenti della persona defunta, i quali lo possono usare come compost. Il caro estinto potrà così andare a nutrire un albero, un roseto, quello che vorranno i suoi cari, magari il tipo di pianta che amava di più.

 

riduzione naturale organica 7

I NOMI DELLE DITTE

Sembra tutto così elegante, armonioso, e moderno, cioè in linea con lo spirito del tempo che ci vuole difensori a spada tratta dell'ambiente. Anche i nomi delle ditte che negli Usa eseguono la riduzione naturale organica hanno nomi evocativi: "Return Home", ritorno a casa, cioè, s' intende, alla madre terra; e "Recompose", ricomponi, perché, come spiega la sua amministratrice delegata, il compostaggio dei cadaveri «restituisce i nutrienti del nostro corpo alla natura», oltre a far crescere nuove piante, che assorbono anidride carbonica.

 

riduzione naturale organica 8

I costi non sono maggiori di quelli di un normale funerale con sepoltura o cremazione: tra i 5mila e i 7mila dollari (5.100 - 7.150 euro circa). Sempre negli Usa le associazioni cattoliche, com' era prevedibile, si sono scagliate contro una pratica che riduce il corpo umano a qualcosa di usa e getta, e che «non permette di proteggere e preservare la dignità e il rispetto di base degli esseri umani».

 

Tuttavia, se assumiamo un punto di vista rigorosamente cristiano, stentiamo a comprendere come già la cremazione sia compatibile con la dottrina religiosa, eppure alla fine è stata accolta.

 

riduzione naturale organica 5

Perfino un miscredente e materialista dichiarato come lo scrittore Michel Houellebecq, nel suo splendido romanzo "La carta e il territorio", include una vibrante invettiva contro la cremazione, e l'illusione che dà di ricongiungersi alla Natura, al Tutto universale, quando invece, secondo il protagonista, non è altro che una manifestazione di nichilismo, di cinismo, di egoismo, e di terrore. Come se togliesse, a chi sopravvive, la possibilità di ricordare lo scomparso com' era, con il suo corpo integro, il suo volto, le sue membra, che verranno divorate dal fuoco.

 

MOTI AFFETTIVI

Al di la

Che dire dunque di una pratica che va ancora più in là, e trasforma la salma in terriccio? Avere un'opinione netta al riguardo è difficile, ma non possiamo nascondere un po' di sconcerto. Piaccia o non piaccia agli ambientalisti, l'uomo non è terra, non è terriccio, e nemmeno una pianta, ma è il risultato abbastanza miracoloso di milioni di anni di evoluzione, anzi, miliardi, se si calcola il tempo dalla prima apparizione della vita sulla Terra. Gli ecologisti hanno le loro ragioni, ma abbiamo voglia di annullare quello che ci rende propriamente umani, e tutti i rituali e i moti affettivi a ciò connessi, per valutarci niente più che un mucchietto di terriccio?

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…