distanziamento 2

RESO OBBLIGATORIO IL GREEN PASS, ORA SI DEVE ALLENTARE QUALCHE RESTRIZIONE - L’IDEA DEL GOVERNO E’ DEROGARE NEGLI UFFICI PUBBLICI AL METRO DI DISTANZIAMENTO E AI LIMITI DI CAPIENZA, A PATTO CHE SI INDOSSI SEMPRE LA MASCHERINA E VI SIA UN'ADEGUATA AERAZIONE - VERRÀ RICHIESTO UN PARERE AL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO PER DELINEARE LE MODALITÀ OPERATIVE - DAL 1 OTTOBRE CINEMA E TEATRI POTREBBERO AVERE NUOVAMENTE LE SALE PIENE O ALMENO CON UN ALLARGAMENTO DELLE CAPIENZE…

Andrea Bassi Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

DISTANZIAMENTO SOCIALE 3

Al rientro in ufficio del 15 ottobre, Green pass alla mano, i dipendenti pubblici italiani potrebbero trovare una grande sorpresa alle scrivanie: i loro colleghi. O una buona parte di loro. Con l'introduzione dell'obbligo di certificazione verde che garantisce che tutti i lavoratori siano vaccinati, guariti dal Covid o in possesso di un tampone negativo infatti, si sta lavorando anche all'allentamento di alcune restrizioni. L'idea, trapela dal Governo, è applicare il cosiddetto modello scuola non solo per quanto riguarda il controllo del pass agli statali ma anche all'interno degli uffici pubblici.

 

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

Cioè, come già avviene nelle classi della Penisola, derogare al metro di distanza obbligatorio e ai limiti di capienza, a patto che si indossi sempre la mascherina e vi sia un'adeguata aerazione. Nel merito, si apprende, verrà richiesto «un parere al Comitato tecnico scientifico» per delineare le modalità operative in cui un rientro di questo tipo potrà concretizzarsi. L'intenzione è quella di definire un protocollo del dipartimento della funzione pubblica d'intesa con il Cts.

 

Un elenco di buoni propositi a cui si è già iscritto anche il ministro della Cultura Franceschini chiarendo ieri come per cinema e teatri, la situazione potrebbe cambiare dal 1 ottobre con le sale di nuovo piene o almeno con un allargamento delle capienze, sempre dopo un parere del Cts. Ma non è affatto detto che le intenzioni del governo coincidano con quelle dei tecnici: «Al momento, anche con il Green pass, non è prevista alcuna deroga né per l'uso delle mascherine né sul distanziamento» sottolinea Fabio Ciciliano, uno dei componenti del Comitato.

distanziamento sociale 2

 

«E comunque preciserei che il parere non ci è stato ancora chiesto e, nello specifico, a decidere sulla capienza degli uffici sono i medici aziendali». Il riferimento è quindi ai privati - dove il percorso appare più lento - e al protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto del Covid negli ambienti di lavoro sottoscritto ad aprile dal governo con associazioni di categoria e parti sociali.

 

«Quel protocollo - spiega Pietro Antonio Patanè, presidente dell'Anma, l'associazione dei medici aziendali - resta in vigore anche con il Green pass. Poi, magari, dato che ogni azienda prepara un suo protocollo interno a seconda degli spazi a disposizione, delle finestre e del ricircolo d'aria, con il pass si può fare diversamente. Ma non è detto». Per ora «la situazione resta invariata». Ma torniamo agli statali. Per loro le prospettive sembrano più immediate.

 

distanziamento sociale lavoro

Se infatti nel privato lo smart working emergenziale rimarrà in vigore fino alla fine dell'anno, nel pubblico lo strumento del lavoro agile sarà modificato a stretto giro. Il primo passaggio sarà l'emanazione di un Dpcm, un decreto del presidente del consiglio, ma fatto su proposta di Brunetta, che riporterà il lavoro in presenza a «modalità ordinaria» di lavoro. Non solo. Nello stesso decreto, o in una successiva direttiva, sarà data una scansione precisa per il rientro al lavoro dei dipendenti pubblici.

 

IL PIANO

I primi a tornare saranno gli impiegati allo sportello, quelli che in gergo si chiamano di front office. Subito dopo toccherà ai loro colleghi del back office che lavorano le pratiche raccolte agli sportelli. Poi toccherà ai dipendenti delle agenzie fiscali, dell'Inps, dei ministeri e ai dipendenti comunali e regionali. La scansione temporale serve anche a dare modo all'Aran di arrivare alla firma del nuovo contratto con gli statali. Contratto all'interno del quale il lavoro agile sarà regolamentato in modo da avere regole chiare a partire dal prossimo primo gennaio. I lavoro agile nella Pa non sarà più, come lo ha definito Brunetta, un «lavoro a domicilio».

 

coronavirus e distanziamento sociale 1

Sarà un lavoro ibrido. Significa che, come già avviene per molte aziende del privato, sarà in parte in presenza e in parte da remoto. Servirà, come previsto già oggi dalla legge, un accordo individuale con il datore di lavoro. Nel contratto sarà disciplinato anche il diritto alla disconnessione.

 

Nel privato, come si diceva, il percorso sarà invece più lento, anche se una parte degli industriali spinge per riscrivere subito i protocolli di sicurezza per accelerare il rientro. Il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha auspicato che sullo smart working, imprese e sindacati facciano un accordo quadro per regolamentarlo prima della fine dell'anno. Altrimenti interverrà il governo con una legge.

distanziamento sociale

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO