social mafia

RICH KIDS OF MAFIA - I RAMPOLLI DELLA CRIMINALITÀ OSTENTANO GIOIELLI, VIAGGI, ARMI, VACANZE E FESTE IN DISCOTECA SUI SOCIAL - C'È ANCHE CHI CONDIVIDE FOTO DEI COLLOQUI IN CARCERE E CHI FA APPELLI PER LA SCARCERAZIONE DI MEMBRI DELLE LORO FAMIGLIE CRIMINALI - LA BEFFA PIÙ GRANDE È CHE, NONOSTANTE I LUSSI SFOGGIATI ONLINE, MOLTI SI DICHIARANO NULLATENENTI (MA POI GIRANO CON IL ROLEX E STAPPANO DOM PERIGNON)

champagne sciabolato con il rolex

Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”

 

Bottiglie di champagne «sciabolate» con il Rolex. Notti nei privé delle discoteche, come vip e calciatori. Mercedes, Maserati, Bmw, borse e scarpe Louis Vuitton, Balenciaga, Gucci. È la vida loca dei rampolli di mafia all'ombra del Duomo. Il lusso esibito e sfacciato. Anche se lo stipendio ufficiale è quello di un bidello. Nel mondo social la 'ndrangheta non piange miseria e sfoggia le sue ricchezze, lo sfarzo, i suoi rich kids . È l'altra faccia della 'ndrangheta, quella che nelle inchieste maneggia fatture e crediti Iva. Cosche imprenditrici, mafia sotterranea, mimetismo e penetrazione silenziosa del tessuto economico.

 

IL METAVERSO DELLA MAFIA

Ma nel metaverso c'è tutto il resto. Compresi i volti sorridenti di boss murati in carcere da più di 40 anni registrati durante i colloqui in videochat ai tempi del Covid e rilanciati ossessivamente sui social. Così che tutti vedano questi uomini d'onore non scalfiti dalla galera, dalla repressione dello Stato. Come quel don Micu Papalia, in cella dal 1978, e considerato una sorta di Papa dalla 'ndrangheta di tutto il mondo.

composizione fotografica con i tre fratelli papalia

 

O come suo fratello Antonio, ergastolano dai tempi della maxi inchiesta Nord Sud degli anni Novanta, che sorride e scherza nei video caricati su TikTok da nipoti così giovani che non lo hanno mai visto dal vivo. E poi ancora matrimoni, battesimi, diciottesimi e la moda del momento, il gender reveal party , festa in cui si scopre il sesso del nascituro. Pranzi di gala in minuscoli paesi d'Aspromonte senza fognature ma dove si festeggia tra ori, posate d'argento e abiti da fare invidia alla principessa Sissi.

 

un video con domenico papalia

Con i cantanti neomelodici, colonna sonora di sfarzosi ricevimenti o di post dove si mostrano i parenti detenuti circondati da cuori e baci. Su tutti c'è Niko Pandetta, nipote del padrino catanese di Cosa nostra Turi Cappello, che canta «pistole nella Fendi, maresciallo non ci prendi» e che s' è visto bloccare concerti dal vivo dalle prefetture di mezza Italia. È il volto più nascosto e al tempo stesso sfacciato della mafia a Milano. Clan che s' adeguano ai tempi e sbarcano sui social.

 

Sembrano i video dei rapper che fanno impazzire le classifiche di Spotify , ma qui le pistole sono vere e i cognomi hanno fatto la storia più nera del crimine organizzato in Italia. Per mesi, in alcuni casi per anni, abbiamo guardato dal buco della serratura i profili virtuali di condannati per mafia e dei loro più stretti familiari. Abbiamo cercato di capire chi sono e come vivono i rampolli della 'ndrangheta in Lombardia. E soprattutto cosa li ha portati a sbarcare su TikTok, per quale motivo i figli di un'organizzazione segreta fondata sull'omertà scelgano oggi di esporre la loro vita sui social con profili pubblici, come cantanti e influencer.

 

PALESTRA, VACANZE E COSA NOSTRA

gaetano fidanzati jr

Il viaggio nella Social mafia inizia dal nipote di una delle dinastie più importanti della cupola palermitana. Si chiama Gaetano Fidanzati, come il nonno, scomparso nel 2013 dopo anni di latitanze e arresti. Don Tanino venne inquisito da Falcone e Borsellino nel Maxiprocesso a Cosa nostra. Gaetano jr, 31 anni, era poco più che un neonato quando nel '92 la Commissione provinciale di Totò Riina faceva saltare in aria i magistrati del pool di Palermo.

 

Ma è cresciuto in fretta a Milano, con qualche intemperanza notturna e con il nome finito in più di un'inchiesta antidroga. Come l'indagine Old story eden dove viene accusato di fare il mediatore per un traffico di stupefacenti. Oggi Fidanzati jr sfoggia un fisico da atleta, si professa personal trainer e su Instagram dispensa consigli sulla buona alimentazione. È molto conosciuto, Gaetano Fidanzati specie nella Milano di notte. Sui social le immagini di spiagge incantevoli e aperitivi a bordo piscina. L'itinerario delle vacanze tocca Mykonos, Naxos, Parigi, Maiorca, Formentera, Ibiza, l'amata Sicilia, la Sardegna. È uno che ce l'ha fatta, il nipote di don Tanino.

gaetano fidanzati jr 1

 

Locali e striscioni in curva Milano, Quarto Oggiaro. Gli eredi delle famiglie di malavita decapitate dalle maxi inchieste degli anni Novanta sono cresciuti. Sui social si bullano in pose da gangster, immagini di Scarface e l'ossessione per i neomelodici napoletani. C'è il video di una festa di compleanno in un ristorante. Le immagini sono girate con cura, il montaggio è opera di un professionista.

 

gaetano fidanzati jr 2

La telecamera indugia su vestiti firmati, gioielli, orologi, belle auto e tavola imbandita. In primo piano i «vecchi» usciti di galera, elegantissimi e impeccabili. Altro album di famiglia.

C'è il figlio di un boss ergastolano. In una foto da ragazzo impugna una pistola insieme agli amici, in un'altra c'è lo striscione che la Curva sud del Milan gli ha dedicato anni fa: «Sei mesi passano in fretta, Bruno Quarto ti aspetta».

 

Oggi le immagini sono quelle all'ingresso dell'Old Fashion e delle vacanze. Più a Nord, ai confini con il territorio comasco, c'è Ludovico Muscatello, nipote del boss Salvatore, uno dei più vecchi padrini della 'ndrangheta al Nord, morto nel 2019. Sui social Ludovico sfoggia la vita di un ragazzo affermato: locali, la famiglia, amici, vacanze. Nel 2015 era rimasto ferito in un agguato a colpi di pistola ordito da una cosca rivale, i potenti Morabito di Africo per il controllo dei locali notturni di Cantù. Sui social le foto che lo ritraggono in carcere durante una partita di calcio: «Un leone, seppur in gabbia, rimane un leone».

 

gaetano fidanzati jr 3

Ostriche, gamberi e i volti dei padrini Discoteca Tocqueville, cuore della movida di corso Como. I camerieri portano nel privé cestelli di ghiaccio e bottiglie di Moët & Chandon Nectar impérial rosé . Un ragazzo «sciabola» bottiglie usando un Rolex, gli amici riprendono estasiati con i cellulari. Il video rimbalza su TikTok. L'account è del figlio di un boss della 'ndrangheta arrestato negli anni Novanta a Corsico. Altro video, discoteca Fellini. Al tavolo arrivano bottiglie di champagne accompagnate da una fontana di fuochi d'artificio. Poi ristoranti con gamberi e ostriche. Lavora come collaboratore scolastico nell'hinterland di Milano, soldi però sembrano girarne parecchi.

 

Nello stesso profilo c'è il volto sorridente dello zio Domenico Papalia. Settantasette anni, Micu Papalia è considerato dai magistrati uno dei nomi più influenti negli assetti delle cosche calabresi. Per i suoi familiari è invece solo «un anziano malato», «ingiustamente recluso nonostante un tumore alla prostata».

 

foto in discoteca 4

Grazie al sistema dei colloqui in carcere in via telematica nel corso della pandemia, oggi il viso sorridente del boss riempie le bacheche dei ragazzi: «Grande uomo», «Una grande persona», «Una presta libertà, leone», «Grandi Papalia persone garbate per bene e di buon cuore», il tenore dei commenti. Ci sono video con gli appelli per la sua liberazione. La storia di «una ingiusta detenzione per vendetta dello Stato».

 

Uno dei pronipoti gli ha pure dedicato una canzone finita su Youtube: «I Papalia non su' delinquenti ma sunu cristianeri comu tanti» . Il video del boss è accompagnato dalla scritta «combatteremo e sorrideremo contro tutti». È come se i social avessero aperto le porte del carcere all'esterno. I boss sanguinari detenuti da anni tornano ad essere visibili a tutti. Non mostrano le loro sofferenze, sono invecchiati ma vivi e soprattutto ci sono ancora. C'è anche Saverio Trimboli, detto Savetta , altro padrino calabrese, condannato a vent' anni per l'omicidio del rivale Pasqualino Marando. Le foto con cuori, baci e sorrisi.

 

carrozza al matrimonio della figlia di salvatore barbaro

CARROZZE, CAVALLI E RICEVIMENTI

A completare la triade dei Papalia c'è Rocco, il boss che ha riconquistato la libertà nel 2017. La sua foto è ritratta insieme a quella dei fratelli Domenico e Antonio: «ingiustamente accusati». In Rete compare la prima immagine viene scattata il 4 giugno di cinque anni fa all'uscita dal carcere di Secondigliano. Ha una polo a righe, un borsone a tracolla, parla al telefono e sorride con un ghigno. La fotografia viene postata sui social da una parente, fa il giro di Facebook in poche ore.

 

matrimonio della figlia di salvatore barbaro

Oggi, nei video che compaiono su TikTok, il boss Rocco Papalia è un nonno che scherza suonando il flauto per i pronipoti. C'è anche Salvatore Barbaro, il genero. Nelle immagini «rubate» durante i colloqui via webcam, oppure in posa con marsupio di Gucci a tracolla davanti a una Maserati. Sui social finiscono le riprese del matrimonio celebrato a Buccinasco: carrozza trainata dai cavalli, in cielo palloncini a forma di cuore, lui con un vistoso smoking Philipp Plein (con etichetta in vista) accompagna la figlia all'altare, poi il grande ricevimento al Green park di Borgarello, Pavia. In un video una delle giovani nipoti di famiglia scherza sulle origini: «Barbaro, mi è familiare il tuo cognome». Sullo schermo la cartina della Calabria e la foto del padre boss.

 

IL CONTROLLO DEI GRUPPI FACEBOOK

foto in discoteca 3

Il caso esplode nel 2019. Il gruppo Facebook della cittadina di Lonate Pozzolo, alle porte di Malpensa, «Sei di Lonate Pozzolo se...» usato dagli abitanti per scambiarsi informazioni, notizie, opinioni passa nelle mani dei parenti del boss Cataldo Casoppero, arrestato il 4 luglio per mafia e condannato a 14 anni in secondo grado. A decidere cosa può essere pubblicato e cosa no, nel ruolo di amministratore, c'è il figlio del boss, la sua compagna, e alcune persone a lui vicine.

 

I post si riempiono di attacchi alla sindaca Nadia Rosa e alla magistratura. Spariscono le notizie sull'inchiesta «Krimisa» che ha portato in cella i nuovi vertici della 'ndrangheta. Polemiche, liti, attacchi frontali culminano nella sceneggiata del figlio del boss a un evento pubblico antimafia con Alessandra Dolci, procuratore aggiunto che coordina la Dda di Milano. Casoppero jr si alza e pone una domanda polemica al magistrato.

ludovico muscatello durante una partita di calcio in carcere

 

L'accusa è sempre la stessa: gli investigatori colpiscono brava gente lasciando liberi i colpevoli. L'aula rumoreggia. Ma dalle ultime file c'è chi applaude e non nasconde il proprio sostegno al figlio del boss. La mutazione è compiuta, il virtuale è diventato reale.

appello social per la scarcerazione di papalia schermata 2022 09 29 alle 09.44.22antonio papalia domenico papalia durante un colloquio in carcere salvatore barberofoto di una piustola pubblicata dal figlio di un affiliato gaetano fidanzati jr. foto in discoteca 2foto in discoteca 1il boss rocco papalia suona il flauto si tiktok gaetano fidanzati jr.pregiudicato di corsico per reati di droga in posa con la pistola salvatore barbero durante un colloquio rocco papalia davanti al carcere di secondigliano salvatore barbaro accompagna la figlia all altare rolex del figlio di un affiliato alla ndrangheta saverio trimboli

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...