RISCHIO MAL D'AFRICA PER L'EUROPA - L'UE TREMA PER L'ABOLIZIONE DELLA LEGGE CONTRO IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI DA PARTE DELLA GIUNTA GOLPISTA DEL NIGER: LA NORMA AVEVA FRENATO PESANTEMENTE IL PASSAGGIO DI MIGRANTI DAL CONTINENTE NERO. ADESSO RISCHIAMO DI RITROVARCI SOMMERSI DA NUOVE ONDATE DI SBARCHI - IL PAESE È UNA TAPPA OBBLIGATA PER TUTTI COLORO CHE TENTANO DI ARRIVARE IN EUROPA DALL'AFRICA, GRAZIE A…

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Estratto dell'articolo di Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

 

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La giunta golpista del Niger abolisce la legge contro il traffico di esseri umani che negli ultimi otto anni aveva frenato in maniera consistente il passaggio di migranti dai Paesi dell’Africa occidentale verso la Libia e l’Algeria; e l’Europa adesso teme che i flussi verso le nostre coste possano avere un nuovo forte impulso già nelle prossime settimane.

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La decisione della giunta militare del generale Abdourahamane Tchiani mina alla base il pilone portante su cui l’Unione Europea sta provando a costruire la sua politica di esternalizzazione del controllo delle frontiere. In un colpo solo abroga la legge varata nel 2015 dall’allora presidente Mahamadou Issoufou, finanziata con un fondo fiduciario d’urgenza della Ue per l’Africa, e dispone l’amnistia per tutti i trafficanti già condannati e rinchiusi nelle carceri del Niger, porta di transito di centinaia di migliaia di persone verso la Libia e l’Algeria.

 

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[…] dal 2016 ad oggi più di quattro milioni di persone, provenienti dall’Africa occidentale, hanno attraversato il Niger, e solo nel 2023 ( secondo le ultime stime dell’Oim), oltre 50.000 migranti sono entrati nel Paese. Da moltissimi anni il Niger è una tappa obbligata per chi parte dall’Africa occidentale nel tentativo di raggiungere le coste africane con i suoi 5.500 chilometri confinanti con sei Paesi, e ospita diversi campi profughi, alcuni gestiti da Unhcr, dove vivono migliaia di persone respinte da Libia e Algeria.

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Da luglio, quando i militari sono andati al governo, la situazione si è assai complicata per richiedenti asilo e rifugiati, e il lavoro delle Nazioni Unite ha cominciato a essere ostacolato anche nell’erogazione dei servizi essenziali rendendo le condizioni di vita sempre più precarie. Una situazione che ora, con l’abrogazione della legge che prevedeva pene severe per il traffico di esseri umani, potrebbe spingere verso Libia e Algeria ,e dunque mettere nelle mani delle organizzazioni criminali che lì fanno base, centinaia di migliaia di nuovi migranti pronti a partire per l’Europa.

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