roberto d'antonio

ROBERTINO SETTEBELLEZZE! - D'ANTONIO PARLA DEI POLITICI A CUI HA CAMBIATO LA TESTA, DA MARA CARFAGNA ALLA BOSCHI – “LA RAGGI E’ STRESSATA, LO DICONO I SUOI CAPELLI. ZINGARETTI? PORELLO, MA LA SUA "PELATA" È RASSICURANTE - FRANCESCA VERDINI E' MIA CLIENTE. A  SALVINI CONSIGLIO DI EVITARE QUEL TAGLIO COSÌ RASATO, DA RAGAZZINO" - DALLA CODA TAGLIATA DI FIORELLO A RENATO ZERO, DA DONNA CIAMPI A DI MAIO...

Alessandra Paolini per “la Repubblica - Edizione Roma”

roberto d'antonio

 

Non c' è nessuna insegna fuori del suo negozio, in via dei Prefetti. Come se fosse un inutile celebrazione, come se fosse superfluo far sapere a chi passa davanti alle vetrine che lì lavora l' uomo che da trent' anni "cambia la testa" a chi ha il potere. Chi "conta", del resto, già lo sa: questo è il regno di Roberto D' Antonio che a colpi di spazzola, forbici e tinta ha rifatto il look ai politici di tutte e tre le Repubbliche, ad attrici sulla cresta dell' onda e a chi quell' onda ha solo cercato di cavalcarla, ai protagonisti della tv. Tutti stregati dai suoi consigli, dal suo modo di studiare una faccia e decidere che ...

"Zac", è arrivato il momento di cambiare. Come quando, con un taglio netto, tolse a Fiorello quella sua coda tanto popolare, ma troppo legata al personaggio da karaoke che era ormai tempo di mandare in soffitta.

 

Era metà degli anni Novanta. E da allora Fiorello, che nel frattempo è diventato brizzolato, Roberto D' Antonio non l' ha più mollato: «È venuto da me anche la scorsa settimana e ha postato la foto su Istagram » , racconta il coiffeur mentre fa strada nel salone minimal dai grandi specchi, oltre il salottino in cui si aspetta tutto in velluto con grandi foulard a fiori. Sotto un ombrellone in stile pagoda cinese, peonie nei vasi, e cristalliere piene di bottiglie, da vero padrone di casa ci fa sedere al centro della stanza, davanti alla specchiera principale: il luogo adibito a "mettere le mani addosso".

 

salvini verdini

La lista delle sue clienti celebri è lunghissima, da Sabrina Ferilli alla Isabella Ferrari, facendo l' intero giro dell' alfabeto.

D' Antonio è da poco tornato dal Festival di Cannes dove ha creato l' acconciatura per Valeria Golino, ormai tutta bionda. E a Valeria Bruni Tedeschi con un accento di frangetta sbarazzina.

Tra una passerella e un red carpet ha sistemato pure la capigliatura all' amico Picchio, Pierfrancesco Favino alla conquista della croisette insieme a Marco Bellocchio con il film il Traditore. Tredici minuti di applausi e un taglio morbido per nulla scolpito.

 

D' Antonio, come si diventa il parrucchiere delle dive?

raggi

«È stato il caso, il destino, una buona stella, non saprei dire. Ho cominciato da ragazzino, a 13 anni. Adesso la mia storia professionale a raccontare gli inizi, sarebbe da Telefono azzurro (ride, ndr). Ma all' epoca, mia madre, si parla degli anni Settanta, vedendomi forse un po' perso mi ha mandato a lavorare da un parrucchiere del mio paese. Io sono nato a Nepi, in provincia di Viterbo. E lì ho cominciato: un po' per gioco, un po' perché capivo che dentro di me c' era qualcosa che mi spingeva verso il bello. Io sono omosessuale, e quest' attrazione per l' estetica l' ho sempre avuta.Ma la svolta è arrivata quando mi sono trasferito a Santa Severa, da un coiffeur che faceva i capelli alle signore durante le vacanze estive. Diventai il preferito di Donna Ciampi, la moglie del presidente, che lì aveva casa».

 

roberto d'antonio

E a Roma quando arriva?

«A metà degli anni Ottanta, improvvisamente, mi ritrovai disoccupato insieme ad altri due colleghi: il parrucchiere dove lavoravamo aveva chiuso. Passai davanti a un locale a piazza di Pietra, 70 metri quadrati. Non avevamo una lira ma ci buttammo». E da qual momento politici, attori, imprenditori. Il suo salone è spesso assediato dai paparazzi «Che ci sia l' assalto non me ne accorgo. Un po' di tempo fa mi dicono che la fidanzata di Matteo Salvini, Francesca Verdini, mia grandissima amica e cliente da tanto tempo, all' uscita sia stata riempita di flash. Ma sotto i riflettori ci finisce spessissimo anche Renato Zero».

 

La prima persona famosa che è entrata nel suo negozio?

Roberto D'Antonio e claudia.gerini

«Dalila Di Lazzaro. Era alta, bionda, una faccia strepitosa, bellissima...»

 

Parliamo della politica romana. A quali onorevoli ha cambiato il look?

«Beh, a Beatrice Lorenzin ho fatto un taglio più sbarazzino, un po' alla Meg Ryan di "Harry ti presento Sally". A Marianna Madia, botticelliana con i suoi ricci, invece non ho cambiato mai una virgola e mai lo farei. E anche Maria Elena Boschi è bellissima con i suoi capelli lunghi. Mentre per Mara Carfagna, quando entrò in Parlamento, studiai un caschetto corto. Più incisiva, più autorevole».

 

E gli uomini? Anche Matteo Salvini è suo cliente?

«No, lui no».

 

Ma avrebbe qualche consiglio da dargli?

«Di evitare quel taglio così rasato»

Troppo sovranista?

«Diciamo troppo da ragazzino.Starebbe molto meglio con i capelli un po' più lunghi: lo farebbero un po' più uomo maturo».

 

E Nicola Zingaretti?

Valeria Golino, Alba Rowvacher e Roberto D'Antonio

«Porello (ridacchia, ndr). A lui che gli possiamo fare. Anche se la sua "pelata" ha un suo perché: è rassicurante».

 

E Luigi Di Maio?

«Ha un bel visino quel taglietto corto gli dà un aspetto da ragazzetto sereno».

 

Il parrucchiere è spesso un confidente, poi lei con molti clienti è anche amico. Chissà quanti segreti custodisce «È vero, ma io sono una tomba. E poi comunque ormai davanti allo specchio si parla sempre meno.

 

Lapo e Roberto D'Antonio

Stanno tutti col telefonino davanti agli occhi una tristezza. Il mondo è cambiato». Lei ha pettinato anche la sindaca Raggi, per la prima all' Opera di due anni fa. Come è andata?

«Devo dire che quella sera, vestita da Gattinoni, era bellissima. Le avevo tirato su i capelli, applicando un toupet dentro uno chignon».

 

Era contenta del risultato?

«Penso di sì, anche se è stata molto misurata negli entusiasmi.

È così rigorosa».

Ha bei capelli?

Chiara Mastroianni e Roberto D'Antonio

«No. Anzi, credo che avrebbe bisogno di un po' di integratori. Del resto la vedo bella stressata e i capelli risentono dello stato d' animo. Penso le farebbe molto bene sedersi di nuovo in una delle mie poltrone».

 

Sempre più donne decidono di lasciarsi crescere i capelli bianchi. È una delle ultime tendenze?

«Sì, ma io avverto sempre: fate attenzione che hanno bisogno di tante cure. Avere un colore candido è cosa difficile».

Hair stylist, si dice così ormai.

 

nicola zingaretti foto di bacco

È uno di quei lavori, come lo chef, sdoganati negli ultimi anni e di gran moda. Cosa consiglierebbe a un ragazzo che vuol fare il suo mestiere?

«Di guardarsi intorno quando passeggia per strada, di viaggiare, di restare curiosi. È un lavoro che si fa per passione ma tenendo sempre aperto il cervello. E comunque, essenziale è non montarsi la testa, ricordandosi in caso di successo che la star è sempre quella seduta davanti a te. Famosa o sconosciuta che sia».

matteo salvini e francesca verdini al compleanno della regina elisabetta a villa wolkonsky 1MATTEO SALVINI FRANCESCA VERDINI matteo salvini francesca verdini 14matteo salvini francesca verdini 15matteo salvini francesca verdini 16matteo salvini e francesca verdini a spasso per roma 4matteo salvini e francesca verdini al compleanno della regina elisabetta a villa wolkonsky 2matteo salvini e francesca verdini al compleanno della regina elisabetta a villa wolkonsky 3

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO