pusher spacciatore

ROMA COME MEDELLIN - I REATI DI SPACCIO SONO CRESCIUTI DELL’85% E LA CAPITALE SI CONFERMA HUB INDISPENSABILE PER IL NARCOTRAFFICO - NON SOLO DROGA: CI SONO ANCHE LE RAPINE, GLI SCIPPI PER STRADA, I FURTI NELLE ABITAZIONI - DAL 28 OTTOBRE AL 10 NOVEMBRE ROMA HA TOTALIZZATO 67 RAPINE, CON UNA MEDIA DI QUASI 5 EPISODI AL GIORNO…

1 - ROMA, SPACCIO A +85% IN ARRIVO ALTRI 550 AGENTI 28 AREE OSSERVATE SPECIALI

Alessia Marani e Camilla Mozzetti per “il Messaggero”

 

roma zone di spaccio

Un dato a Roma preoccupa più di ogni altro e lo ha rimarcato ieri pomeriggio la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese presiedendo al Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico in Prefettura: l'aumento dei reati legati allo spaccio. «Un fenomeno che segna un più 85 per cento», ha sottolineato. Insomma, la Capitale d'Italia si conferma uno degli snodi principali del narcotraffico e i clan «che gestiscono le piazze ha detto Lamorgese agiscono con metodo mafioso».

 

È in questa chiave che vanno letti, dunque, alcuni degli ultimi efferati episodi di sangue nella Città Eterna ed è su questo sfondo che cambiano gli equilibri della malavita. «Sul narcotraffico a Roma ha aggiunto la criminalità è strutturata in un sistema plurilivello, come sostengono anche i magistrati, e su cui puntiamo la massima attenzione». Qual è allora la risposta delle istituzioni alla domanda di sicurezza dei cittadini nella Capitale? Innanzitutto entro il 2020 verranno assegnate a Roma altre 550 unità tra le forze dell'ordine, come annunciato dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli.

SPACCIO 1

 

LA STRATEGIA

Un piano di implemento dell'organico compreso in uno studio del Viminale avviato già nel 2017 a cui ora si darà un'accelerazione. Poi si inizierà da subito, a partire dal prossimo lunedì, con un piano di azione calibrato sulle singole esigenze dei quartieri. Una strategia che prevede l'individuazione di venti aree da «cinturare» e passare al setaccio con pattuglioni formati da 250 uomini.

 

Le zone da cui cominciare subito sono quelle del quadrante Est della città che, come dimostrato dagli ultimi omicidi e dai locali distrutti dagli incendi dolosi a Centocelle, sono al momento le più «calde». Prendendo sotto la lente Tor Bella Monaca, per esempio, qua l'exploit di reati legati allo spaccio ha toccato quota più 63 per cento nel 2018.

 

E i moduli operativi dedicati «con 250 uomini al giorno» andranno a intaccare proprio i quartieri sotto scacco dei pusher. Alle 20 aree che isoleranno altrettante piazze di spaccio, se ne aggiungeranno altre otto in Centro dove allo spaccio si associano le dinamiche della movida violenta e molesta. I servizi di controllo saranno supportati anche dai nuclei speciali della Polizia locale.

 

SPACCIO

La formula è stata, dunque, illustrata al termine del Comitato di analisi a cui hanno partecipato oltre a Lamorgese, Gabrielli e alla prefetta Gerarda Pantalone, anche il questore Carmine Esposito, i comandanti provinciali di Carabinieri, Francesco Gargaro, e della Finanza, Paolo Compagnone, il comandante della Polizia Locale, Antonio Di Maggio, la sindaca Virginia Raggi, il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, il procuratore facente funzioni Michele Prestipino e l'aggiunto Nunzia D'Elia che si sta occupando delle indagini sui roghi a Centocelle.

 

«CITTÀ COMPLESSA»

LICEO VIRGILIO SPACCIO 1

Tra le misure adottate rientrerà anche l'apertura di un secondo Polo Volanti a Tor Cervara (zona Est) con tanto di alloggi per gli agenti in modo da permettere di raggiungere più velocemente la parte Sud della città. Un distaccamento che si andrà ad aggiungere a quello storico di via Guido Reni e alle caserme che ospitano il Nucleo Radiomobile dei carabinieri a Tor Tre Teste, Torrino e Trastevere.

 

«Il cittadino deve sentirsi sicuro e deve sapere che lo Stato c'è», il diktat comune. L'analisi ha acceso un faro sulla complessità specifica della città di Roma, con caratteristiche atipiche rispetto ad altri capoluoghi, a cominciare da un altro numero, ossia i 137mila uomini impiegate ogni anno solo per presenziare all'ordine pubblico di manifestazioni politiche o di stadio. A fine giornata non sono mancate le polemiche.

 

SPACCIO DI DROGA

I senatori Stefano Candiani e il deputato Nicola Molteni, della Lega, già sottosegretari all'Interno col ministro Matteo Salvini, denuciano: «Viminale allo sbando. Nessuna novità su Roma: Lamorgese spaccia per proprie le decisioni di Salvini», riferendosi al «piano di rimodulazione che interveniva massicciamente anche a favore della Capitale».

 

2 - RAPINE, IL PRIMATO DEL CENTRO IN CITTÀ 5 COLPI OGNI GIORNO

C. Moz. per “il Messaggero”

 

rapina corso francia

Le patologie sono diverse ma insieme contribuiscono da tempo a indebolire il sistema immunitario della Capitale. E certo i fenomeni non possono essere comparati: lo spaccio viaggia per conto suo e divora interi quadranti della città. Ma ci sono anche le rapine, gli scippi per strada, i furti nelle abitazioni tutt'altro che fenomeni debellati che annichiliscono sempre gli stessi quartieri e incidono pesantemente sulla percezione di sicurezza dei cittadini. La droga chi vuole, la compra. Ma nessuno decide di essere rapinato per strada o in casa, magari venendo anche legato o picchiato dalla banda di turno.

 

L'indice dei reati fatta esclusione del traffico e del seguente mercato di stupefacenti è in calo del 6,2%, come ha ricordato ieri il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza tenutosi in Prefettura. Ma qual è la condizione specifica relativa alle rapine?

 

I NUMERI

bar tabacchi rapina

Ogni settimana la divisione Anticrimine della Questura di Roma elabora dei dati puntuali sul numero di episodi riconducibili a questi crimini che servono poi a calibrare la distribuzione delle risorse per il controllo del territorio. Ebbene, analizzando i dati raccolti dal 28 ottobre al 10 novembre Roma ha totalizzato 67 rapine, con una media di quasi 5 episodi al giorno. Rapportando questo dato a quello conteggiato tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre e prendendo in esame sempre 14 giorni (23 settembre-6 ottobre) si contano 21 episodi in più.

 

I TERRITORI

bar tabacchi rapina

Entrando nel dettaglio tutti i Municipi della Capitale sono stati vittime di rapine ma ci sono dei quartieri che, più di altri, sembrano non conoscere tregua. Prati-Esquilino, e poi ancora Conca d'Oro, Val Melaina, passando per il Tiburtino, Torpignattara, Torre Angela, Appio-Tuscolano, Eur, Ostia e Purtuense. Zone prese di mira a intervalli regolari tanto per quanto riguarda le rapine nelle attività commerciali quanto per i borseggi o gli scippi in strada.

 

Al primo posto c'è il centro storico che nelle ultime due settimane ha messo insieme 12 episodi (7 in più rispetto al precedente arco temporale preso in esame). A seguire ci sono i quartieri di Ostia, Acilia, Infernetto (X Municipio) con 10 rapine (6 in più). Analogo l'indice dell'XI Municipio (zona Marconi) e quello del VI Municipio (da Tor Bella Monaca a Torre Angela) con 6 rapine ciascuno dal 28 ottobre al 10 novembre e un aumento complessivo di 5 episodi rispetto al passato. Ancora: il V Municipio ha subito 5 rapine, il XII 4, il XV 2. Solo in tre casi i numeri per questi specifici reati sono rimasti invariati: IV, IX, XIII Municipio dove le rapine sono rimaste ferme a un caso per circoscrizione.

roma rapina

 

LE SITUAZIONI

Nello specifico dove e a danno di chi o che cosa si sono consumati questi reati? Venti episodi hanno interessato le attività commerciali. In viale Antonio Ciamarra, ad esempio, quartiere di Cinecittà Est a distanza di soli due giorni è stata messa a segno una rapina in un supermercato (già colpito in passato perfino da un cliente italiano armato di machete), mentre un'altra tentata rapina è andata in scena in un bar distante appena 150 metri in cui uno dei due rapinatori è morto colpito dal fuoco amico del suo complice.

 

Ancora: 31 rapine sono avvenute in strada ai danni di passanti o turisti, mentre altre 15 hanno riguardato furti più sofisticati come i borseggi di orologi e preziosi, ad esempio, ai danni di automobilisti.

rapina in villa 1

Sempre dai dati raccolti dalla Divisione anticrimine della Questura, sul consuntivo di anni conclusi, tra il 2017 e il 2018 c'è stato un incremento di 118 rapine. E sempre il centro storico complice anche l'alta affluenza di turisti è stato il territorio più bersagliato con un incremento del 5 per cento da un anno all'altro.

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….