afghanistan terrorismo

L’AFGHANISTAN E' GIA' DIVENTATO IL NUOVO SANTUARIO DEL TERRORISMO – GLI USA AVVERTONO CHE L’ISIS PUO’ CONTARE SU CIRCA 2.000 COMBATTENTI. LE CELLULE QAEDISTE SONO PRESENTI IN ALMENO QUINDICI REGIONI. NELL’AREA SI MUOVONO ANCHE 10 MILA MUJAHEDDIN STRANIERI. CRESCE LA PAURA PER LA PRESENZA DI INFILTRATI TRA I PROFUGHI - LEON PANETTA, EX CAPO DELLA CIA, AVEVA AVVISATO LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE…

 

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-pagheremo-prezzo-39-afghanistan-potrebbe-diventare-280154.htm

 

 

Guido Olimpio per corriere.it

 

afghanistan terrorismo

In Afghanistan l’Isis potrebbe contare su 2.000 combattenti. Le cellule qaediste sono presenti in almeno quindici regioni. Nell’area si muovono anche 10 mila mujaheddin stranieri. Cresce la paura per la presenza di infiltrati tra i profughi

 

 

I fedeli del Califfo

Le fonti americane hanno messo in guardia sulla presenza di elementi dello Stato Islamico. Possono infilarsi per attaccare, ma anche mescolarsi a quanti premono per imbarcarsi sull’ultimo volo. Non si fanno scrupoli nel coinvolgere altri musulmani, peraltro persone che ai loro occhi sono dei collaborazionisti. Non è certo la fazione più importante nella regione, i suoi membri sono concentrati nella zona orientale di Nangahar e sono fronteggiati dagli stessi talebani. Tuttavia la lontananza dal centro non vuol dire che il pericolo sia remoto. In maggio sono riusciti a compiere un massacro proprio nella capitale, 85 le vittime, tra queste molte giovani e donne. Dimostrazione di forza, di crudeltà e di fedeltà alla strategia dell’attenzione mescolata a quella dell’orrore.

 

talebani afghanistan

 

I combattenti

Gli analisti sostengono che la «provincia del Khorasan» — così è definito l’Afghanistan — conta su 1.500-2.000 combattenti, bombardati anche in modo massiccio dagli Usa. Probabilmente non sono del livello dei loro colleghi mediorientali, meglio però non sottostimare. E molti — a livello di scenario — prevedono che i ranghi potrebbero crescere nei prossimi mesi. I mullah non sono compatti, le loro unità dipendono spesso da consigli locali e basta poco per spingere chi dissente o i sostenitori della lotta ad oltranza nelle file dell’Isis. È accaduto in Somalia, con frange che hanno abbandonato gli Shebab per dare vita ad un nucleo oltranzista.

 

I seguaci di Osama

i talebani giustiziano il capo della polizia afgana haji mullah achakzai 1

I rapporti dell’Onu stimano una presenza di cellule qaediste in almeno 15 regioni afghane, forse 18. Quanto alla consistenza numerica non è comparabile alla stagione d’oro, quando c’era bin Laden. La forbice valuta tra le poche dozzine e un paio di migliaia di membri. Cifre fluide, perché parliamo di una realtà dove non hai la tessera nello zaino. Inoltre il clima di vittoria potrebbe favorire il reclutamento. Più agevole quello all’interno dei confini afghani, dove non manca la materia prima. Anche se i talebani rappresentano il potere dominante e sono il naturale punto di riferimento.

 

I volontari

Complesso invece l’arrivo di volontari da fuori, condizionato dall’atteggiamento dei mullah. Promettono che non tollereranno che il Paese sia usato come base di partenza per attacchi all’estero, tuttavia durante i negoziati di Doha non hanno mai voluto troncare le relazioni con gli ospiti. Grande attenzione è rivolta anche ad Al Qaeda-India, formata nel 2014 proprio per rilanciare la lotta in una zona critica: il leader Osama Mahmoud ha invitato i suoi ad essere pronti una volta che gli occidentali avranno abbandonato lo scacchiere. Un braccio che potrebbe unirsi a quello dei separatisti kashmiri, molto attivi nelle aree contese con gli indiani.

 

La terra di mezzo

afghanistan gruppo di talebani

I qaedisti hanno intensificato i rapporti con i talebani pachistani (Tehirk-e-Taliban) e godono di relazioni speciali con il network Haqqani, cuore afghano e diramazioni regionali, compresi i vincoli storici con l’Isi, i servizi di Islamabad. Alcuni degli Haqqani sono parte del nuovo potere a Kabul, Khalil — sul quale Washington ha messo una taglia da 5 milioni di dollari — si è fatto vedere in giro. Non sarebbe poi così strano se, al pari di certe situazioni viste in Siria-Iraq-Libano, hai una parte della rete che in pubblico assume posizioni responsabili o controllate, ma poi crea delle strutture parallele segrete per continuare con il terrorismo. Tattica molto efficace.

 

Gli stranieri

OSAMA BIN LADEN

Nel quadrante muovono poi 8-10 mila mujaheddin stranieri, cinesi e originari delle ex Repubbliche sovietiche. Come per altre crisi nasce la paura degli infiltrati tra i profughi. È vero che sono scrutinati, tuttavia il setaccio lascia degli spazi. Vladimir Putin ieri ha detto no al ricollocamento dei civili in Paesi vicini, una posizione di chiusura motivata da ragioni di sicurezza. La maggioranza cerca solo la salvezza e una vita migliore, però il flusso è diventato in passato lo schermo per chi aveva intenzioni criminali o le ha maturate una volta giunto in Occidente. Perché innescato, ma anche radicalizzato in modo individuale.

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."