adelphi roberto calasso teresa cremini e roberto colajanni

L’EREDITÀ DI CALASSO – LA NUOVA ADELPHI PORTA L’IMPRIMATUR DELL’EDITORE SCOMPARSO A LUGLIO: TERESA CREMISI È STATA NOMINATA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE MENTRE AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE EDITORIALE È ROBERTO COLAJANNI, IL NIPOTE DELL'EDITORE…

Cristina Taglietti per il “Corriere della Sera”

 

adelphi

Sembra una rivoluzione ma si apre all'insegna della continuità culturale la nuova fase dell'Adelphi senza Roberto Calasso. D'altronde è difficile pensare che le novità uscite dal consiglio di amministratore che il 2 settembre si è riunito in udienza plenaria non portino, in qualche modo, l'imprimatur dell'editore e scrittore scomparso lo scorso 28 luglio a ottant' anni, dopo una lunga malattia gestita con la riservatezza che lo caratterizzava, ma mantenendo fino alla fine il controllo sulla sua creatura.

roberto calasso

 

Calasso se n'è andato, quasi un coup de théâtre se non fosse troppo banale, proprio in concomitanza con l'uscita dei due ultimi libri in cui ha voluto raccontare in un'unica soluzione il passato e l'inizio dell'oggi, cioè i suoi primi tredici anni di vita ( Memè Scianca ) e le ragioni che, con Roberto Bazlen, precedono la nascita di Adelphi( Bobi ).

 

Le nuove nomine del Consiglio di amministrazione della casa editrice milanese sembrano essere l'espressione di una sua precisa volontà. L'altro ieri all'unanimità è stata nominata presidente del consiglio di amministrazione Teresa Cremisi, mentre amministratore delegato e direttore editoriale è Roberto Colajanni, il nipote dell'editore. Nato a Roma nel 1985, figlio della sorella dell'autore di Le nozze di Cadmo e Armonia , Vanna, e dell'antropologo Antonino Colajanni, Roberto lavora in Adelphi come editor dal 2011 e dal 2019 è direttore della collana «gli Adelphi».

teresa cremisi

 

Negli ultimi anni è stato a stretto, quotidiano contatto con lo zio, apprendendo il mestiere direttamente alla fonte. L'eredità culturale Adelphi dunque passa a un altro Roberto, dopo Roberto Calasso e Roberto Bazlen. E anche in questo sembra esserci un imperscrutabile disegno. L'investitura era nell'aria ma ora poggia su un primo, mattone istituzionale che mette sulle spalle di Colajanni una grande responsabilità. Una base solida se si considera che Calasso nella casa editrice era uno e trino, ma arrivò ad assommare su di sé i tre incarichi in un percorso lungo cinquant' anni: direttore editoriale nel 1971 (dieci anni dopo la fondazione), consigliere delegato nel 1990, presidente della casa editrice dal 1999.

roberto colajanni

 

 Tra le novità annunciate da Adelphi in un comunicato c'è il fatto che il consiglio di amministrazione passa da sei membri a sette cooptando, fino alla prossima assemblea degli azionisti, Simonetta Mazza, che in via San Giovanni sul Muro è responsabile dei diritti. È stato inoltre istituito un comitato esecutivo composto da Roberto Colajanni, Teresa Cremisi ed Elisabetta Zevi. Il ruolo di Teresa Cremisi, che in Francia è considerata una sorta di ambasciatrice delle lettere, è un segnale forte di autorevolezza, anche sul fronte internazionale.

 

roberto calasso con josif brodskij

Nata ad Alessandria d'Egitto, una laurea alla Bocconi, Cremisi ha lavorato in Garzanti per più di vent' anni e dal 1989 vive a Parigi, dove è stata direttore editoriale di Gallimard e poi presidente e direttore generale del Gruppo Flammarion. Fino al 2012 è stata vicepresidente di Rcs Libri. Insomma una carriera ai massimi livelli dell'editoria internazionale. Amica di Calasso da tempo, con Adelphi Cremisi - che può annoverare Michel Houellebecq e Yasmina Reza tra «i suoi autori» - ha pubblicato La Triomphante : più che un'autobiografia «un autoritratto spirituale» che dagli anni dell'infanzia in Egitto arriva al trasferimento definitivo in Francia.

 

adelphi 2

La successione in via San Giovanni sul Muro è il caso da manuale di un'azienda editoriale che si è identificata per decenni in un unico volto. Dopo la morte di Calasso in molti, anche all'estero dove il marchio Adelphi e la figura dell'editore hanno sempre esercitato un grande fascino, si sono interrogati su quale sarebbe stato il futuro della casa editrice. Calasso, che ha lasciato la moglie, Fleur Jaeggy, e due figli, possedeva il 70 per cento delle quote (soci di minoranza sono Francesco Pellizzi ed Elisabetta Zevi, entrambi nel consiglio di amministrazione insieme a Francesca Luchi) e non poteva vedere certo con molto favore l'ipotesi della vendita del marchio, considerato che nel 2015 aveva ricomprato da Rcs le quote vendute nel 2006.

 

teresa cremisi 4

Per capire gli sviluppi e gli equilibri dell'organizzazione interna, dove ha sempre avuto un ruolo rilevante anche Matteo Codignola, editor, traduttore e un po' memoria storica del marchio, anche in virtù del legame familiare con Calasso, bisognerà aspettare. Certo L'impronta dell'editore , come recita il titolo di un libro di Roberto Calasso, per ora è ancora forte.

teresa cremisi 34roberto calassoLa moglie di Calasso, Fleur Jaeggy, e Anna Katharina Fröhlich con i due figli Josephine e Tancredi avuti da Calasso La moglie di Calasso, Fleur Jaeggy, e Anna Katharina Fröhlich con i due figli Josephine e Tancredi avuti da CalassoROBERTO CALASSOROBERTO CALASSO 1CalassoBobi Blazen e Calassocalassoteresa cremisi 3

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”