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L’ISOLA DELLE TRAGEDIE E DELLE MERAVIGLIE - ISCHIA NON È CAPRI, MA È QUEL LEMBO DI TERRA CHE HA ISPIRATO MAUPASSANT, AUDEN, NERUDA E CHE RENDEVA FELICE PASOLINI - ANGELO RIZZOLI RIUSCÌ A TRASFORMARLA DA RIFUGIO DI PESCATORI A META AMBITA DI UN TURISMO PER RICCHI E POPOLARE INSIEME. LUCHINO VISCONTI SI RIFUGIAVA NELLA SUA ”COLOMBAIA” - SULL’ISOLA VERDE GARIBALDI ANDÒ A CURARSI LE FERITE DELL’ASPROMONTE, RICHARD BURTON E LIZ TAYLOR GIRARONO ALCUNE SCENE DI CLEOPATRA E…

Marco Demarco per il “Corriere della Sera”

 

ischia

Ischia non è Capri. Allora, cos' è? «È una scoria vulcanica», diceva Maupassant. E probabilmente la sua non era solo una annotazione geologica, perché Ischia è davvero il riflesso del Vesuvio nel Golfo di Napoli. È l'altra faccia del vulcano e come il vulcano affascina e minaccia: è il bello e il tragico che vengono dal mare, e l'aspetto tragico, come storia e cronaca raccontano, purtroppo non è saltuario. Qui Neruda scrive «yo quiero que... io chiedo che tutti vivano nella mia vita e cantino nella mia canzone». E Pasolini si sentiva felice, tanto da annotarlo in un giorno di pioggia nel diario di viaggio: «Mi sembra il Friuli, la Carnia...».

 

pierpaolo pasolini

Ma qui la Lenù de L'amica geniale non fa neanche in tempo a scoprire che c'è un mondo diverso dal suo asfittico rione Luzzatti, un mondo di luce, di spiagge, di case nel verde, che subito conosce il lato violento della natura umana. È a Ischia, forse ancora non a caso, che Elena Ferrante ambienta la scena in cui Lenù viene violentata, quella che la fiction Rai ha parzialmente censurato senza però annacquare il racconto.

 

pablo neruda

Ischia non è Capri, non ha i rivoluzionari russi che giocano a scacchi nel parco con Lenin e Gorkij, ma ha i giardini delle Mortelle di lady Walton e ha Garibaldi che viene qui a curare le ferite dell'Aspromonte. Non ha la villa di Malaparte a strapiombo sul mare, dove Godard gira il suo pensoso Il disprezzo con Piccolì e una scandalosa Brigitte Bardot, ma a Forio, nel bosco di Zaro, ha la villa di Luchino Visconti, la Colombaia; e tra i film di cui l'intera isola può andar fiera c'è di sicuro l'esilarante e tutt' altro che elitario Cosa è successo tra mio padre e tua madre di Billy Wilder che nel cast, con Jack Lemmon, ci infila anche un antidivo come Pippo Franco.

 

luchino visconti

Ischia non è stata mondana come l'isola azzurra, ma l'isola verde ha avuto Angelo Rizzoli che nel bene e nel male, dipende dai punti di vista, l'ha trasformata da così a così, da rifugio di pescatori e vignaioli a meta ambita di un turismo per ricchi e popolare insieme, anticipatore di quello che sta ora animando i vicoli antichi di Napoli. A Lacco Ameno, dove negli anni Sessanta è cominciato il nuovo corso, Rizzoli ha portato tutti, non solo Richard Burton e Liz Taylor, che sull'isola girarono alcune scene di Cleopatra , ma anche Pietro Nenni, con cui giocava a bocce a Villa Arbusto e che, grato, gli confida di essersi finalmente lasciato la politica alle spalle, salvo una visita domenicale alla sezione socialista di Casamicciola intitolata a Vittoria, la figlia. Ischia è anche l'isola di Auden, di Capote, di Moravia e di Ingeborg Bachmann che la canta così: «Frutti d'ombra cadono dalle pareti/ luce lunare intonaca la casa/ e cenere di spenti crateri entra col vento marino...».

la colombaia di luchino visconti

 

Ed è l'approdo ferito dai tedeschi. Non solo di pionieri come Ludwig Kuttner e la Baronessa Ursula Von Stohrer, inventori dei parchi termali, dove i compatrioti operai e impiegati possono consolarsi a spese della mutua. Ma anche di Helmut Schmidt e poi di Angela Merkel, per anni abituale e riservata frequentatrice del borgo di Sant' Angelo, dove il marito la raggiungeva con voli low cost, mandando in tilt, lei e lui, i politici nostrani abituati alla super esposizione mediatica. Ischia non è Capri, anche se Elsa Morante, tradendo Procida, l'isola di Arturo, la definisce tra le isole, «la più bella tra le belle».

l'amica geniale ischia

 

Ma ciò che più la distingue - a parte l'umorismo di Wilder, il superaffollamento agostano e l'autenticità che, nonostante tutto, ancora sopravvive in quartieri come Ponte e Forio - è appunto la dimensione tragica. E tragico è il terremoto del 1883, quello di Casamicciola, il terremoto che, come è noto, segnò la vita di Benedetto Croce e ne ispirò la filosofia. Due anni dopo quella scossa devastante, sull'isola arrivò Guy di Maupassant: «Finalmente Ischia.

elizabeth taylor and richard burton 1

 

Sulla punta estrema, uno strano castello appollaiato sulla roccia che domina la città alla quale è collegato da una lunga diga...». Era il castello Aragonese. Poi, le pagine dedicate ai i dettagli. «Tra le macerie dell'hotel Vesuvio furono ritrovati 150 cadaveri; sotto le rovine dell'ospedale, 10 bambini, qua un vescovo, là una famiglia molto ricca, sparita in pochi secondi...». Era una famiglia in villeggiatura. Come la famiglia Croce.

amintore fanfani angelo rizzolicosa e' successo tra mio padre e tua madre benedetto croce benedetto croce angela merkel e il maritoterremoto casamicciola 1883 1 FRANA CASAMICCIOLA ISCHIA terremoto ischia 1883 wystan hugh audenterremoto casamicciola 3terremoto casamicciolatruman capote con il compagno jack dunphyterremoto casamicciola 1883 3 pietro nenniterremoto casamicciola 1883 elizabeth taylor and richard burton 2terremoto casamicciola 1883 2 i giardini delle mortelle di lady walton 2elsa morante guy de maupassanthelmut schmidti giardini delle mortelle di lady walton

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