senso civico

L’ITALIA CHE NON TI ASPETTI - IL REPORT DELL’ISTAT SUL “SENSO CIVICO” CI REGALA UNO STIVALE CAPOVOLTO: NONOSTANTE LE DIFFERENZE ECONOMICHE TRA NORD E SUD, VIENE STIGMATIZZATO ALLO STESSO MODO IL COMPORTAMENTO DI CHI GETTA LA CARTA A TERRA O NON PAGA IL BIGLIETTO SUI MEZZI – SE AL SUD SI È PIÙ TOLLERANTI SULLE DOPPIE FILE, AL SETTENTRIONE LA SPINTARELLA E LA RACCOMANDAZIONE È PIÙ ACCETTATA RISPETTO AL SUD E…

Isaia Sales per www.repubblica.it

rissa doppia fila

 

E' passato quasi sotto silenzio un report dell’Istat sul “senso civico” dei cittadini italiani, cioè su quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti che attengono al rispetto degli altri e delle regole di vita di una comunità. Da segnalare, tra i pochi scritti sull’argomento, lo speciale curato da Nando Dalla Chiesa sulla rivista Etica Pubblica (Rubbettino, 1/2021).

 

doppia fila 1

Cosa viene fuori dalle risposte a questa rilevazione effettuata dal nostro istituto di statistica nel biennio 2016-2018? Che per quanto riguarda i comportamenti relativi al codice della strada, al divieto di buttare carta a terra, imbrattare i muri, viaggiare senza biglietto sui mezzi pubblici, parcheggiare in seconda fila o abusivamente, il livello di tolleranza degli italiani è molto bassa (e di conseguenza la consapevolezza civile molto alta), mentre per le trasgressioni alle norme relative alla sfera economica e lavorativa (il non pagamento delle tasse, l’utilità di ricorrere a una raccomandazione, l’accettazione della corruzione) la tolleranza è molto alta e di conseguenza la virtuosità civica molto bassa.

raccomandazione

 

Se per 87,2% degli intervistati è grave mettersi alla guida di un’auto dopo aver bevuto alcolici e per l’84% buttare una carta per terra, invece ben il 28,3% accetterebbe di farsi raccomandare nel cercare lavoro e quasi un terzo considera lecito non pagare le tasse. Se per il 79% è incivile passare con il rosso e per il 78,2% guidare senza casco (e per il 74% parcheggiare in doppia fila), un quarto degli intervistati giudica la corruzione un fatto naturale e inevitabile.

biglietto autobus

 

La fotografia degli italiani

(…) L’Italia si allinea sempre più alle altre nazioni europee per quanto riguarda i comportamenti civili, se ne allontana per quanto riguarda il giudizio morale su alcuni fenomeni tradizionali dell’agire pubblico. (…)

 

Il secondo elemento che caratterizza questa rilevazione Istat è la maggiore propensione al rispetto delle regole da parte delle donne di ogni età. (…) Il terzo elemento è constatazione di una tendenza alla trasgressione più alta tra i giovani e giovanissimi che tra gli anziani. E, quarto elemento, il titolo di studio non incide allo stesso modo nella considerazione dei comportamenti più consoni alle regole: per esempio, nell’evadere le tasse i laureati hanno atteggiamenti meno “virtuosi” di coloro che sono in possesso di titoli di studio inferiori.

 

raccomandazione 3

Lo stivale capovolto

Ma la cosa più interessante della ricerca è che viene riscontrata una sostanziale uniformità nel rispetto delle regole tra Nord, Centro e Sud d’Italia. Certo, permane un leggero scarto tra le tre ripartizioni territoriali nel rapporto con i beni pubblici e nei comportamenti individuali nei confronti delle norme, ma in linea di massima le differenze tra gli italiani nel sentire civico sono meno accentuate delle differenze economiche.

(…)

 

La condanna verso chi getta le carte a terra è largamente condivisa sul territorio, pur se leggermente più diffusa al Nord, mentre si è più tolleranti al Sud per il parcheggio in doppia fila, mentre è stigmatizzato quasi nella stessa percentuale in tutt’Italia il viaggiare senza biglietto sui mezzi pubblici; invece, la condanna per comportamenti pericolosi alla guida è più alta tra gli intervistati del Sud rispetto a quelli del Nord e del Centro, mentre quasi si equivalgono i giudizi negativi su chi passa con il semaforo rosso, non indossa il casco o non allaccia la cintura di sicurezza.

 

doppia fila 2

Il Meridione che non ti aspetti

Anche lasciare dove capita i rifiuti è un comportamento bollato come grave dal 67% dei meridionali intervistati, certo con alcuni punti in meno rispetto a quelli del Nord, ma comunque una percentuale alta rispetto ai luoghi comuni diffusi in questo campo; mentre sull’affissione di avvisi e pubblicità sui muri, pali e cassonetti, la tolleranza è leggermente maggiore nel Centro-Nord.

senso civico

 

Ma, si scrive nel report: “Dal punto di vista territoriale, la pratica clientelare nella ricerca del lavoro è leggermente più accettata al Nord che al Sud e nelle Isole”. Interessante anche il dato sulla condanna del voto di scambio, della corruzione e dell’evasione delle tasse: pur essendoci una distanza di qualche punto percentuale tra Nord e Sud, essa non è così alta come si potrebbe immaginare. Impressiona poi il dato sulla richiesta della ricevuta fiscale o dello scontrino: quasi la metà degli intervistati non li richiede, e le percentuali sono quasi simili tra le diverse aree geografiche.

immondizia a terra

 

E per quanto riguarda la corruzione il dato è ancora più “spiazzante”: considerano inutile la denuncia più i cittadini settentrionali intervistati, e addirittura più pericoloso rivolgersi alla polizia, rispetto ai meridionali. E via, che diamine! Neanche questi primati si vogliono più lasciare al Sud!

cartacce a terracartacce a terra 5senso civico 1senso civicospazzatura a terra 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."