putin eltsin

RUSSIA, UN PAESE INGANNATO DALLA STORIA - QUIRICO: “L'INDIVIDUO È SEMPRE STATO SCHIACCIATO, ZITTITO SENZA CHE NEMMENO POTESSE FARSI AVANTI E LA LIBERTÀ DI PAROLA È SEMPRE VISTA COME UNA INSOLENZA. LA RUSSIA HA SPERIMENTATO TUTTI GLI INGANNI POSSIBILI: LO ZARISMO, L'ANARCHIA, SI È CONCESSA MARX ED ENGEL ED È ARRIVATA LA DITTATURA STALINIANA. E POI LA PERESTROJKA CON LA PROMESSA VELLEITARIA DI UNA DEMOCRAZIA SU MISURA; E FU INVECE IL GHIGNO DI ELTSIN E DEI SUOI QUARANTA LADRONI. E OGGI PUTIN. SI ATTENDE FATALISTICAMENTE CHE ANCHE QUESTO INGANNO SI SVELI, COME SEMPRE”

Domenico Quirico per “la Stampa”

 

DOMENICO QUIRICO

Cerco una cartolina della piazza rossa il nove maggio, della gran sfilata militare, del suo splendore visibile e dei suoi cauti silenzi, delle parole di Putin, dei cadetti e delle cadette dai lucidi stivali, degli eroi vivi e defunti, della bandiera che fu issata sul Reichstag nazista e di quelle nuove di zecca che si vuol piantare sul più modesto municipio di Mariupol. E la trovo nella parola memoria. Perché la giornata di ieri a Mosca non è stata all'insegna del presente o del futuro. È stata, verrebbe da dire, solo memoria.

parata della vittoria a mosca 9 maggio 2022 12

 

E la memoria può essere eversiva o reazionaria, perché lo Stato la fabbrica e la coltiva ad arte. L'intero passato è assorbito dal compito di divulgare le ingiustizie commesse ai nostri danni: la Russia è buona, la causa è giusta e la guerra è nobile. È il messaggio inculcato in questa memoria fittizia che può portare un Paese intero in uno stato di trance. E in alcuni casi questa trance può durare per intere generazioni perché è diventata la Storia.

 

mikhail gorbaciov

E questo è il nodo dell'uomo russo che è sempre stato trattato come qualcosa di sostituibile e di rinnovabile secondo la necessità, è sempre stato ingannato. E questa è la sua memoria, l'esser stato perennemente ingannato. Tutto quello che ha creduto si è rivelato falso, è stata una soltanto una chimera. La Russia ha sperimentato tutti gli inganni possibili: lo zarismo, l'anarchia ci fu anche quello, poi si è concessa con entusiasmo Marx ed Engel ed è arrivata invece la dittatura staliniana e la stagnazione ma che non riguardava il ben oliato meccanismo repressivo.

 

E poi la perestrojka con la promessa superficiale e velleitaria di una democrazia cucita su misura; e fu invece il ghigno di Eltsin e dei suoi quaranta ladroni. E oggi Putin: la potenza militare, il mondo che ha di nuovo paura dei russi... Si attende fatalisticamente che anche questo inganno si sveli, come sempre. Lasciando vuota la memoria. Le hanno viste proprio tutte i russi.

 

Il callo che si è formato nella coscienza è quello di dover attendere sempre qualcosa dallo Zar, vecchio e nuovo, o dal politburo o dal burocrate che ora dispone anche del computer. E poi c'è la paura, quella permanente e antica che è orfana appunto di una memoria che sia evolutiva, e spieghi il passato e il presente, non abbia salti, vuoti paurosi, pause incolmabili.

 

il tentativo di colpo di Stato contro Mikhail Gorbaciov

Per questo la vittoria sui tedeschi nel 1945 e i ventisette milioni di morti della guerra patriottica sono fondamentali. Sono l'unica cosa intoccabile, al di sopra di ogni delusione, consola, conferma. Ma è una memoria che risale a ottanta anni fa. È immobile. E dopo? È vecchia come i veterani che ogni anno si accomodano in tribuna accanto allo Zar del momento. Storia mito leggenda memoria tutto insieme: loro sono gli unici vincitori veri, intoccabili di questa Storia dove l'individuo è sempre stato schiacciato, zittito senza che nemmeno potesse farsi avanti e la libertà di parola è sempre vista come una insolenza.

parata della vittoria a mosca 9 maggio 2022 4

Anche loro hanno probabilmente da raccontare molte ingiustizie, sono figli della ferocia staliniana che ha consentito di vincere la guerra. Ma sono almeno una generazione intera che ha mantenuto la propria dignità, per loro la memoria è sacra e viva. Ma bastano per il presente? Bastano anche per le generazioni successive?

 

Per i figli e i nipoti la Russia, amara constatazione, è sempre quella fatta a gradini della gerarchia dei quattordici ranghi dell'epoca zarista e in ogni atto del potere e rapporto tra superiori e inferiori c'è l'insolente millanteria di non dover render conto a nessuno e la certezza che l'uomo russo sopporterà tutto, le bastonate, il gulag e perfino la guerra del Donbass.

 

Gorbaciov Boris Eltsin

La interruzione di memoria più brutale è quella dell'ottantanove, conseguenza della autodistruzione dell'Urss. Una esperienza psicologica che pochi popoli hanno dovuto affrontare in modo così brusco e totale. Forse trentanni fa i russi hanno sognato davvero per un attimo un futuro né socialista né comunista o capitalista, un futuro normale.

 

parata della vittoria a mosca 9 maggio 2022 2

Quello che li schiacciò non furono tanto la miseria, l'inflazione, le razzie trionfali degli sciacalli che si contendevano i pezzi del tesoro sovietico, o il frantumarsi dell'impero staliniano da Berlino al Pacifico. La tragedia fu la maledizione della memoria singola e collettiva. Tutto il passato era azzerato e maledetto. Si invitava addirittura a copiare il nemico poiché aveva sempre avuto ragione, si chiedeva di autodistruggersi come oggetti inutili e ricominciare da capo. Il futuro c'era già stato.

 

VLADIMIR PUTIN E BORIS ELTSIN

Il passato, ed è anche peggio, doveva ancora arrivare. In questo vuoto gonfio di rimorsi e di dubbi si dovevano affrontare problemi come la fine della ideologia unica, del potere unico e della proprietà unica, e assorbire novità come la libertà di coscienza, il sistema parlamentare, la fine delle repressione di massa e della guerra fredda con l'Occidente. Le storie di disperazione personale dominavano il presente. Ognuno poteva raccontare storie di disagio, così grottesche e fantastiche da sembrare al di là della umana comprensione. La vita quotidiana, prima dominata dalle barriere infrangibili di un potere assoluto, si trasformava in un carnevale bizzarro che faceva girare la testa; sembrava non far parte di una esperienza possibile.

PUTIN COME VOLDEMORT MEME

 

La riscrittura e la distorsione della Storia per questo diventarono un atto cruciale che l'abisso della memoria cancellata rendeva più semplice. Si trattava in fondo di uomini e donne per cui la stagione sovietica aveva fatto di tutto per sterminare la personalità trasformandola in un attributo dello Stato, storpiata sotto il peso del terrore delle polizie segrete.

 

La massa critica di un ritorno all'indietro si stava formando su questa pericolosa impossibilità di ricordare qualcosa di encomiabile, e il burocrate modello Kgb era in agguato pronto a sfruttare l'occasione. Putin aveva nell'armadio l'imperialismo zarista e quello, così simile ma molto più efficace, di marca staliniana. Pensare sempre al nemico e scorgere ovunque tradimento e subdola aggressione, la psicologia della fortezza assediata: deve bastare a chi da sempre vive sul chi va là, perché il terremoto può capitare in qualsiasi momento.

il tentativo di colpo di Stato contro Mikhail GorbaciovMEME SU LENIN CHE INVENTA L'UCRAINA meme su vladimir putin e ucrainagorbaciov e reagan al summit di ginevra, 1985 mario donderoVLADIMIR PUTIN E BORIS ELTSINparata della vittoria a mosca 9 maggio 2022 10

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...