netanyahu khamenei iran israele

SARÀ VERA ESCALATION? ISRAELE PREPARA LA RISPOSTA ALL’IRAN - NETANYAHU È PRONTO A COLPIRE TEHERAN DOVE PUÒ FARE PIÙ MALE: I SITI NUCLEARI DOVE IL REGIME PREPARA LA BOMBA ATOMICA – GLI AMERICANI SONO IN PRESSING: AL GENERALE MICHAEL KURILLA, RESPONSABILE PER IL MEDIO ORIENTE DEL COMANDO CENTRALE USA, È AFFIDATO IL COMPITO DI COORDINARE CON “BIBI” LA STRATEGIA – L’ANALISI DI “THE OBSERVER”: “ISRAELE È PIÙ VULNERABILE DI QUANTO SEMBRI”

1. ISRAELE PREPARA L’ATTACCO CONTRO L’IRAN «NOSTRO DIRITTO»

Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

 

BENJAMIN NETANYAHU CONTRO EMMANUEL MACRON

[...] «Abbiamo il diritto e il dovere di rispondere. È quello che faremo», proclama il premier Benjamin Netanyahu. A Tel Aviv è atterrato il generale Michael Erik Kurilla, che guida il Comando centrale statunitense, responsabile per il Medio Oriente.

 

Gli americani vogliono coordinarsi con Netanyahu e Yoav Gallant, il ministro della Difesa. Vorrebbero assicurarsi che i jet non colpiscano i siti nucleari iraniani e neppure gli oleodotti o le raffinerie. Il presidente Joe Biden e la vice Kamala Harris, in corsa per le Presidenziali, non hanno bisogno di un balzo nei prezzi della benzina. Mentre Donald Trump non rinuncia alle sue sparate e incita a bersagliare i centri atomici. […]

 

missili iraniani sui cieli di israele 4

2. BIBI PUÒ COLPIRE CON O SENZA GLI USA NEL MIRINO DELL’IDF PETROLIO E NUCLEARE

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/06/news/israele_netanyahu_iran_usa_petrolio_nucleare-423538016/

 

Israele può colpire l’Iran come e dove vuole, senza bisogno del supporto statunitense. Da sempre, lo Stato ebraico si prepara ad attaccare gli avversari senza il sostegno degli alleati o addirittura andando contro la loro volontà: è accaduto nel 1981, quando le squadriglie di F-16 volarono fino all’Iraq di Saddam Hussein – in quel momento amico degli Stati Uniti e dell’Europa – per smantellare il reattore nucleare di Osirak.

 

MEME SULLA RISPOSTA ISRAELIANA ALL ATTACCO IRANIANO

Una missione evocata più volte in queste ore, ipotizzando un raid contro il programma atomico degli ayatollah. La Casa Bianca ha fatto sapere al governo Netanyahu che non è opportuno infliggere una ritorsione così pesante. Ma molti ai vertici dell’esecutivo e delle forze armate ritengono che un intervento contro gli impianti più delicati sia inevitabile: sono infatti convinti che la drammatica evoluzione della situazione in Medio Oriente […] porterà Teheran a investire tutte le sue risorse sulla costruzione di una bomba atomica.

 

Il ragionamento dei falchi è semplice e spietato: dal 7 ottobre Israele si è impegnata in una guerra senza quartiere per ripristinare la sicurezza e la deterrenza, prima con l’offensiva di Gaza e poi con quella in Libano. Non avrebbe senso lasciare intatta la minaccia più grande di tutte, quella del nucleare iraniano, tanto più che l’incertezza elettorale negli States offre un’opportunità unica.

 

MISSILI BALISTICI DELL IRAN SU ISRAELE

I caccia con la Stella di Davide potrebbero demolire un laboratorio significativo ma secondario, in maniera da ritardare gli scienziati della Repubblica islamica. Oppure scatenare una rappresaglia clamorosa, bombardando il sito di Natanz: il blitz dello scorso 19 aprile, scatenato sei giorni dopo il primo attacco missilistico iraniano, aveva distrutto proprio un radar che difendeva questo impianto chiave. […] Natanz è stata scavata nella roccia, sotto una montagna, ma, come si è visto nel raid contro il comando di Nasrallah a Beirut Sud, nell’arsenale delle Idf ci sono armi che portano la devastazione anche a trenta metri di profondità.

 

BENJAMIN NETANYAHU CONTRO EMMANUEL MACRON

[…] Ma sul tavolo c’è pure l’ipotesi di un assalto spettacolare. Ad esempio affondare le navi della Marina militare e i mercantili “corsari” usati dai Pasdaran per collaborare con gli Houti yemeniti. Oppure incendiare le colossali cisterne di greggio che alimentano le esportazioni clandestine, la linfa vitale della teocrazia ma anche di parte della popolazione: pure in questo caso, però, Washington avrebbe espresso la sua contrarietà. Basterà a fermare Netanyahu?

 

3. L'ESCALATION CON L'IRAN POTREBBE ESSERE RISCHIOSA: ISRAELE È PIÙ VULNERABILE DI QUANTO SEMBRI

Traduzione dell’articolo di Andrew Roth per “The Observer”

 

ISRAELE - LA BASE AEREA DI NEVATIM COLPITA DAI MISSILI IRANIANI

All'indomani dell'attacco iraniano contro Israele di martedì sera, i funzionari israeliani hanno affermato che le loro difese hanno resistito. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato che l'Iran ha lanciato più di 180 missili, ma sono stati diffusi pochi dettagli sui danni e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha affermato che l'attacco "sembra essere stato sconfitto e inefficace".

 

Ma mentre Israele prepara la sua rappresaglia, gli analisti ritengono che questi rapporti iniziali potrebbero essere stati fuorvianti - e potrebbero cambiare il calcolo della risposta di Israele se teme di entrare in un prolungato "ping-pong missilistico" con l'Iran, soprattutto se Teheran dovesse scegliere obiettivi più morbidi in futuro.

 

Filmati satellitari e sui social media hanno mostrato missili dopo missili che colpiscono la base aerea di Nevatim, nel deserto del Negev, e che provocano almeno alcune esplosioni secondarie, indicando che, nonostante la tanto sbandierata efficacia delle difese aeree israeliane Iron Dome e Arrow, gli attacchi dell'Iran sono stati più efficaci di quanto non sia stato ammesso in precedenza.

 

ALA DI SION - L AEREO DI BENJAMIN NETANYAHU

Gli esperti che hanno analizzato i filmati hanno notato almeno 32 colpi diretti sulla base aerea. Nessuno sembra aver causato danni gravi, ma alcuni sono atterrati vicino agli hangar che ospitano i jet F-35 di Israele, tra i beni militari più preziosi del Paese.

 

Anche se questi missili non sembrano aver colpito aerei a terra, avrebbero comunque un effetto letale se sparati contro una città come Tel Aviv, o se diretti verso altri obiettivi di alto valore come le raffinerie di petrolio del Gruppo Bazan vicino a Haifa - creando potenzialmente un disastro ecologico vicino a una grande città israeliana.

 

missili iraniani sui cieli di israele 7

"Il fatto fondamentale rimane che l'Iran ha dimostrato di poter colpire duramente Israele se lo desidera", scrive Decker Eveleth, analista del gruppo di ricerca e analisi CNA, che ha analizzato le immagini satellitari per un blogpost. "Le basi aeree sono obiettivi difficili, e il tipo di obiettivo che probabilmente non produrrà molte vittime. L'Iran potrebbe scegliere un obiettivo diverso - ad esempio una base delle forze di terra dell'IDF densamente popolata, o un obiettivo all'interno di un'area civile - e un attacco missilistico lì produrrebbe un gran numero di [vittime]".

 

benjamin netanyahu - discorso onu

Un altro problema per Israele è l'economia di una serie prolungata di attacchi "tit for tat" con gli iraniani. Le scorte di difesa aerea israeliana sono sia costose che limitate, il che significa che il Paese potrebbe diventare più vulnerabile agli attacchi iraniani con il proseguire del conflitto.

 

"Dato che Israele sembra essersi già impegnato pubblicamente a colpire l'Iran, è probabile che questa non sia l'ultima volta che vedremo scambi di missili", scrive Eveleth. "La mia preoccupazione è che questo sia, a lungo termine, uno scambio che Israele non potrà permettersi di fare se questo diventerà un conflitto prolungato".

 

MISSILI IRANIANI E SCUDO ISRAELIANO - INFOGRAFICA DI REPUBBLICA

A lungo termine, Israele potrebbe prendere di mira le linee di produzione di missili balistici e le infrastrutture iraniane per prevenire gli attacchi. Benjamin Netanyahu sostiene da tempo che il programma iraniano di missili balistici è pericoloso per Israele quanto il suo programma nucleare.

 

Il contrattacco di Israele sembra essere imminente. Ynet, un organo di informazione israeliano, ha riferito che il generale Michael Kurilla, comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), dovrebbe arrivare in Israele nei prossimi giorni. Joe Biden e il suo consigliere per la sicurezza Sullivan hanno dichiarato che si consulteranno direttamente con Israele sulla risposta militare. I giornalisti locali sono stati informati che la risposta all'attacco iraniano è imminente, forse prima o dopo l'anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

 

l iran attacca israele 4 foto lapresse

Le opzioni di bersaglio includono strutture militari iraniane - compresi i siti militari del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche o i centri di comando e controllo - e infrastrutture energetiche, come le raffinerie di petrolio, che potrebbero portare a un attacco simile contro Israele. Esiste anche l'opzione di un attacco diretto al programma nucleare iraniano, che Teheran ha dichiarato essere una delle sue linee rosse e che Biden ha avvertito Netanyahu di non fare.

 

È difficile immaginare che Israele faccia un attacco simbolico e limitato, perché è quello che ha fatto in aprile, e ora Israele dovrebbe fare qualcosa di uno o più gradi superiore a quello che ha fatto in aprile", ha dichiarato Ali Vaez, direttore del progetto Iran dell'ONG Crisis Group, durante una recente puntata del podcast dell'organizzazione Hold Your Fire.

 

l iran attacca israele 2 foto lapresse

Ha messo in guardia da un "ping-pong di missili balistici tra Israele e Iran che, in qualsiasi momento, può andare fuori controllo, può provocare vittime in Israele e quindi un'ulteriore escalation, che potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti" - con la conseguenza che gli alleati iraniani potrebbero prendere di mira le forze e le basi statunitensi nella regione.

 

Nell'attacco, ha detto Vaez, l'Iran ha "usato le sue armi più avanzate e ha scorte sufficienti per poterlo fare per mesi. Questo è il mondo in cui vivremo, a meno che qualcuno non interrompa questo ciclo di escalation.

 

"L'unica persona che ha questo potere è il presidente degli Stati Uniti, i cui precedenti non ci danno molte speranze".

missili iraniani sui cieli di israele 2missili iraniani sui cieli di israele 1

 

MISSILI BALISTICI DELL IRAN SU ISRAELEMISSILI BALISTICI DELL IRAN SU ISRAELE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...