conte migranti

SBARCHI, COSA STA ACCADENDO? - A LAMPEDUSA SONO RIAPPARSI PESCHERECCI PIU’ CAPIENTI RISPETTO AL PASSATO - A BORDO DELLE IMBARCAZIONI NON CI SONO SOLO TUNISINI MA IVORIANI E CAMERUNENSI - L’IMPRESSIONE, È CHE I GRUPPI CRIMINALI CHE GESTISCONO I FLUSSI DALLA LIBIA SI SPOSTINO VERSO OVEST, VERSO IL CONFINE TUNISINO. SFRUTTANDO LE BASI LOGISTICHE COLLAUDATE GIÀ DA ANNI DA PARTE DEGLI SCAFISTI…

Mauro Indelicato per https://it.insideover.com

 

sbarchi fantasma 3

Che gli sbarchi siano aumentati è un dato di fatto oggettivo ed inconfutabile. Come già detto in altre occasioni, dopo due anni di cali, questo mese di settembre sarà il primo in cui il numero di persone approdate in Italia sarà in aumento su base sia mensile che annuale. Ma c’è anche un altro dato non meno importante che riguarda la dinamica stessa degli sbarchi: trafficanti e criminali che gestiscono la tratta di esseri umani in Libia si stanno spostando sempre più verso ovest rispetto a Tripoli. E gli effetti di questo cambiamento si possono ravvisare già negli ultimi sbarchi avvenuti a Lampedusa.

 

LE “ANOMALIE” NOTATE NEGLI ULTIMI GIORNI

L’isola più grande delle Pelagie da tempo convive con il fenomeno dei cosiddetti sbarchi fantasma, che in realtà nel caso lampedusano è preferibile chiamare “autonomi” visto che qui, a differenza di quanto avviene nell’agrigentino o nel trapanese, è impossibile per i migranti far perdere le proprie tracce.

 

sbarchi fantasma 2

Gli abitanti dell’isola sanno che quei barchini con al massimo una decina di persone a bordo arrivano per l’appunto autonomamente dalla Tunisia. Si tratta di gruppi che partono da Sfax o da altri punti della parte orientale del Paese e che, nel giro di alcune ora, coprono la distanza con Lampedusa arrivando a toccare terra senza essere notati. Viaggi quindi affidati a singole organizzazioni operanti in Tunisia, una rotta dalle dinamiche molto diverse da quanto viene osservato in quella libica.

 

Ma da qualche giorno a questa parte, sono riapparsi pescherecci ben più capienti rispetto al recente passato. A Lampedusa simili mezzi non si notano da diverso tempo. Solo nell’ultima settimana motovedette della Guardia di Finanza trainano in porto almeno due imbarcazioni con a bordo tra le 70 e le 100 persone. E già questo, per l’appunto, rispetto ai mesi scorsi rappresenta una prima anomalia. Quello che però desta maggiori riflessioni, è che a bordo di questi pescherecci non ci sono soltanto tunisini. Nello sbarco avvenuto giovedì notte ad esempio, tra i 28 migranti si contano anche cittadini ivoriani e camerunensi. In altri approdi si nota la presenza sia di tunisini che di persone provenienti dall’Africa subsahariana.

 

sbarchi fantasma 1

In poche parole, la tratta tunisina non è usata più soltanto dai tunisini. Un fenomeno che è possibile riscontrarlo come detto da settembre, un arco temporale che coincide con la formazione a Roma del nuovo esecutivo giallorosso.

 

I TRAFFICANTI SI SPOSTANO VERSO LA TUNISIA?

Gli sbarchi autonomi e gli sbarchi fantasma riguardano soprattutto Lampedusa e le coste dell’agrigentino. Negli ultimi giorni si registrano anche salvataggi in acque Sar maltesi, la nave Ocean Viking dell’Ong francese Sos Mediterranée ha a bordo attualmente più di cento migranti, la stessa Guardia Costiera libica, come fa notare Alessandra Ziniti su Repubblica, avrebbe respinto solo in questo mese di settembre almeno 500 persone.

 

Dunque l’impennata delle partenze dalla Libia è ben evidente, complice la situazione nel Paese nordafricano che facilita l’attività degli scafisti i quali, notando maglie più larghe da parte italiana, provano a mandare verso il nostro paese quanti più barconi possibili. Per questo, riporta sempre Repubblica, “l’intelligence ha avvertito Viminale e Palazzo Chigi: qualcosa si muove dall’ altra parte del Mediterraneo”.

 

sbarchi fantasma 4

Ma è su quanto riscontrato negli ultimi giorni a Lampedusa che il clamore per adesso è massimo. L’impressione, è che i gruppi criminali che gestiscono i flussi dalla Libia si spostino verso ovest e dunque verso il confine tunisino. Sfruttando le basi logistiche collaudate già da anni da parte degli scafisti tunisini, chi gestisce la rotta libica vuole adesso far partire sempre più barconi dalle spiagge in cui scorre il confine tra Libia e Tunisia. Un cambiamento inatteso e clamoroso, che desta non poca preoccupazione. Anche perché è proprio dalla rotta tunisina e dagli sbarchi autonomi che in questo momento arrivano i maggiori grattacapi per le nostre autorità.

 

sbarchi fantasma 6

E forse gli scafisti notano proprio questo: arrivare a Lampedusa è molto più semplice. L’isola è più vicina, il pericolo di incontrare controlli è di gran lunga minore e, per di più, è possibile mettere sotto pressione in un solo colpo ben tre governi: quello tunisino, quello di Al Sarraj e quello italiano. Quest’ultimo poi dall’aumento di sbarchi autonomi a Lampedusa ha solo da perderci in termini politici e mediatici.

 

Ma sul perché di questo cambiamento di strategia da parte dei trafficanti, è presto per dare risposte certe. L’unica cosa concreta e riscontrabile è che la rotta tunisina inizia, da quando l’Italia cambia governo e linea sull’immigrazione, ad essere usata anche dalle organizzazioni criminali stanziate in Libia. E per il nostro paese non è un bel segnale.

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?