papa francesco

GLI SCANDALI PESANO: LA CHIESA PERDE CONTRIBUENTI (E FEDELI) - DIMINUISCONO GLI ITALIANI CHE RISERVANO ALLA CHIESA CATTOLICA IL PROPRIO OTTO PER MILLE IRPEF NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI - TRA IL 2019 E IL 2020 SONO STATI UN MILIONE IN MENO: HANNO INVECE DESTINATO LA QUOTA ALLO STATO, CHE LASCIA SCEGLIERE TRA CINQUE OPZIONI - LA PIU' GETTONATA E' QUELLA PER LA RISTRUTTURAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI...

L. Ci. Per "il Messaggero"

 

Papa Francesco

Circa tre milioni e mezzo di scelte in meno negli ultimi nove anni, di cui un milione solo tra il 2019 e il 2020. Continua a calare il numero dei contribuenti che riservano alla Chiesa cattolica il proprio otto per mille Irpef nella dichiarazione dei redditi.

 

Ma i dati appena resi disponibili dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia evidenziano anche un fenomeno nuovo: il sostanziale travaso di preferenze (appunto un milione circa) tra la Chiesa e lo Stato, con tutta probabilità dovuto ad una specifica novità introdotta a partire dalle dichiarazioni dello scorso anno, relative ai redditi del 2019: la possibilità per i cittadini di scegliere direttamente tra cinque opzioni l'ambito di utilizzo dell'otto per mille devoluto allo Stato, con in più la garanzia che le risorse destinate alla scuola non saranno in nessun caso spostate su altre finalità.

 

OTTO PER MILLE

Dunque una fetta consistente di contribuenti avrebbe apprezzato la possibilità di decidere in prima persona l'utilizzo della quota delle proprie imposte, accordando fiducia all'istituzione statale. Va ricordato che l'otto per mille non prevede un prelievo aggiuntivo, ma semplicemente il trasferimento di questa frazione dell'Ifpef versata dai cittadini alle confessioni religiose oppure allo Stato per finalità specifiche.

 

irpef

La scelta non è obbligatoria ed in effetti sono meno della metà del totale i contribuenti che la fanno: lo scorso anno 16,8 milioni su 41,5. La Chiesta cattolica, a differenza di altre confessioni, ha aderito alla possibilità di percepire anche la quota di otto per mille lasciata inoptata, sempre in proporzione alla percentuale di preferenze effettivamente espresse.

 

Questo è il motivo per cui il finanziamento effettivo ottenuto è rimasto sostanzialmente costante negli ultimi tempi nonostante il calo delle preferenze: circa un miliardo l'anno (pur a fronte di un gettito Irpef in leggero aumento).

 

scuola

Le norme prevedono che i fondi siano distribuiti con tre anni di ritardo: così ad esempio quelli relativi ai redditi del 2019, formalizzati nella dichiarazione dell'anno successivo, saranno ripartiti tra gli aventi diritto nel 2023.

 

LO SMOTTAMENTO Dieci anni fa, con la dichiarazione sui redditi 2010, la Chiesa aveva totalizzato circa 15,6 milioni di scelte, pari all'82,2 per cento dei contribuenti che si erano espressi e al 37,6 di quelli totali. Per i redditi del 2018 il numero assoluto di scelte era sceso a 13,2 milioni, con percentuali rispettivamente del 77,2 e del 31,8.

 

scuola 1

In un anno c'è stato uno smottamento, con 12,1 milioni di preferenze espresse, ovvero il 71,7 per cento del totale, e il 29 dei contribuenti complessivi. Contemporaneamente i cittadini che hanno preferito lo Stato sono aumentati da 2,8 a 3,8 milioni, pari al 22,6% delle indicazioni. Le altre confessioni sono tutte staccatissime nella graduatoria, con i valdesi al terzo posto (2,9% delle scelte).

 

LA GARANZIA Come si diceva, dallo scorso anno c'è la possibilità di precisare la destinazione dell'8 per mille statali tra i cinque diversi ambiti beneficiari: fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali e ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Probabilmente quest'ultima finalità è stata sentita particolarmente vicina dai contribuenti.

scuola

 

Per di più ora la legge garantisce quest'ultima voce dai dirottamenti contabili che i vari governi hanno costantemente praticato in nome dell'emergenza finanziaria, inserendo apposite deroghe nei vari provvedimenti d'urgenza: l'Irpef destinata alla scuola invece sarà utilizzata esclusivamente per questo obiettivo, che comprende anche i lavori di adeguamento anti-sismico e di efficientamento energetico.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”