hotel rigopiano

GLI SCIACALLI DELL’ORRORE - IL SELFIE TRA LE MACERIE DOPO IL FURTO NELL'ALBERGO DI RIGOPIANO – IN MANETTE UNA GIOVANE COPPIA, 22 ANNI LUI, 23 LEI, BECCATA NELL'AREA DELLA TRAGEDIA COSTATA LA VITA A 29 PERSONE: DOPO AVER A LUNGO ROVISTATO TRA LE POCHE COSE RIMASTE, I DUE SI ERANO IMPOSSESSATI ALLA FINE DI TRE GIOCHI DA TAVOLO. LA CACCIA AL SOUVENIR DELLA TRAGEDIA HA SPINTO A IL CURATORE FALLIMENTARE DELLA SOCIETÀ PROPRIETARIA DELL'HOTEL A METTERE ALL'ASTA…

Paolo Mastri Patrizia Pennella per “il Messaggero”

 

HOTEL RIGOPIANO

Il furto, di per sé, è poca roba, perché cinque anni dopo da rubare tra quelle pietre intrise di sangue e lacrime, c'è soltanto il dolore della memoria. Conta il gesto, la voglia di portarsi a casa come macabri trofei un Monopoli e altri due giochi da tavolo dissotterrati dalle macerie dell'Hotel Rigopiano. Conta il pessimo gusto di scattarsi un selfie a perenne ricordo dell'impresa: insomma, tutto il repertorio da sciacalli dell'orrore che immancabilmente va in scena dopo le grandi sciagure.

 

Ma c'è anche tanta sostanza nell'arresto di una giovane coppia, 22 anni lui, 23 lei, beccata subito dopo il raid nell'area della tragedia costata la vita a 29 persone e traumi pesanti agli 11 sopravvissuti.

 

L'intera zona, infatti, è ancora sottoposta a sequestro per le esigenze di una giustizia che ancora fatica a prendere il passo giusto per evitare l'oltraggio della prescrizione, purtroppo già in vista almeno per i reati minori. Almeno in linea teorica, con una perizia tecnica ancora in corso, la contaminazione dei luoghi potrebbe anche incidere sull'individuazione delle cause della valanga piombata sull'albergo alle 16.41 del 18 gennaio 2017.

valanga sull'hotel rigopiano

 

Un'area centrale nella sorte del processo con 30 imputati in corso davanti al gup di Pescara e per questo motivo da sempre interdetta persino ai parenti delle vittime, che a più riprese tornano a chiedere permessi di accesso, per portare almeno un fiore nel punto esatto dove i loro cari hanno trovato la morte nel pieno di una vacanza che sognavano come indimenticabile. Paradossale il caso di Alessio Feniello, il papà di Stefano, che per la violazione dei sigilli si beccò un decreto di condanna diventando di fatto il primo colpevole accertato nella strage del resort. E oggi commenta: «Il furto un'assoluta bassezza».

 

I FATTI I due arrestati martedì, invece, non avevano amico o parenti da piangere. Volevano soltanto provare un brivido. Per quanto il dispositivo di controllo dell'area sotto sequestro sia piuttosto capillare, a notarli è stato il maresciallo comandante della stazione carabinieri forestali Parco di Farindola, che durante un pomeriggio di libertà era andato a camminare nella zona panoramica alle falde del Monte Siella, versante nord orientale del Gran Sasso d'Italia.

hotel rigopiano

 

Alla vista dei due forestieri ha intuito quello che purtroppo frulla nella testa di molti. Li ha fermati immediatamente, chiamando in soccorso i colleghi della stazione di Castelli, il paese delle ceramiche che dista soltanto pochi chilometri, e della compagnia di Penne. Le indagini lampo, basate sull'esame dei filmati delle telecamere di sicurezza, hanno ricostruito tutte le fasi dell'impresa.

 

Dalla violazione dell'area sotto sequestro, ben evidenziata con recinzioni e cartelli informativi, fino all'introduzione nei resti della sala biliardo, quella in cui i quattro bambini estratti vivi trovarono riparo dietro un muro miracolosamente risparmiato dalla bomba di neve. Qui hanno a lungo rovistato tra le poche cose rimaste, impossessandosi alla fine di tre giochi da tavolo. Scena finale, il selfie con il bottino. Disgustati i familiari delle vittime: «Quello è un luogo sacro rispetto per 29 angeli».

 

hotel rigopiano bottiglie vino

CACCIA AL SOUVENIR L'arresto in flagranza è stato convalidato ieri dal Gip di Pescara, che ha subito rimesso in libertà la coppia alla quale sarà intestato l'ennesimo fascicolo satellite della tragedia di Rigopiano. Chissà se sono i primi, nonostante un dispositivo di controllo indubbiamente capillare. Di certo, ammettono gli investigatori con disincanto, non saranno gli ultimi ad essere attratti dallo spettacolo dell'orrore.

 

rigopiano

La caccia al souvenir della tragedia risponde a un istinto talmente naturale da aver spinto, a novembre di tre anni, il curatore fallimentare della società proprietaria dell'hotel a mettere all'asta scorte di vino, pezzi di ceramiche di Castelli miracolosamente intatti e arredi del centro benessere. Pezzi di dolore altrui aggiudicati per un assegno da 1800 euro. Una goccia in un mare di debiti da due milioni e mezzo.

hotel rigopiano lettino sparigopiano 2hotel rigopiano bottiglie vino

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...