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SCOPRIRE IL PIACERE A 60 ANNI - ALLA BERLINALE TRIONFA IL TOY BOY - EMMA THOMPSON, CHE PORTA IN SCENA UNA SESSANTENNE CHE NON HA MAI AVUTO UN ORGASMO, SCOPRE IL SESSO CON UN GIGOLO': "NON CREDO SIA UNA STORIA COSÌ RARA" - VALERIA BRUNI TEDESCHI NEO NONNA "ANTIPATICA E INTERESSANTE" ESIBISCE IL BABY FIDANZATO E LO COSTRINGE A SPOGLIARSI DAVANTI A TUTTI - VIDEO

 

 
Fulvia Caprara per "la Stampa"
 

Rimini di Ulrich Seidl

Molto di più di una moda. Quasi un'istanza sociale, certe volte un'abitudine diffusa e altre un'assoluta novità che può riservare innumerevoli sorprese. Una dietro l'altra scorrono, sul palcoscenico della Berlinale, storie di signore pronte ad assaporare il piacere di un «toy boy».
 
Avventure passeggere che, guarda caso, raccontate da una prospettiva maschile assumono come nel film Rimini dell'austriaco Ulrich Siedl, colori a metà strada tra il disturbante e il disperato.
 
Quando, invece, finiscono nelle mani di autrici come l'australiana Sophie Hyde o la svizzera Ursula Meier, sprigionano tutto il loro potenziale, dal comico al drammatico, dal tenero al grottesco. Merito, anche, di interpreti straordinarie, Emma Thompson in Good Luck To You, Leo Grande e Valeria Bruni Tedeschi in La ligne, ma anche di una narrazione più sensibile e partecipe.
 

Good Luck to you

Se in Rimini le prestazioni sessuali di Roche Bravo (Michael Thomas), popstar in disarmo sformata e sbiadita dagli eccessi di alcol e gioco d'azzardo, diventano umilianti corpo a corpo sempre a un passo dalla pura abiezione, in Good Luck To You, Leo Grande il minuetto tra l'ex-insegnante Nancy Stokes (Thompson) e il gigolo dalla pelle ambrata Leo (Daryl McCormack), è un inno alla scoperta, seppure tardiva, delle gioie del sesso al femminile: «Quando ci ripenso - scherza Thompson - mi chiedo ancora come siamo riusciti a fare il film».
 

Good Luck to you 2

Girato in 19 giorni, nello spazio di una camera d'albergo dove i due si incontrano a varie riprese, il film esplora le motivazioni che spingono una vedova in età a lanciarsi in un'impresa che, sulle prime, le appare impossibile:
 
«È come se avessi sempre conosciuto Nancy - dice l'attrice -. Conosco la storia del mio Paese e quindi il modo puritano con cui qui, da sempre, vengono affrontati i problemi legati alla sessualità. Le conversazioni sull'argomento sono spesso deprimenti o comunque poco stimolanti. Nel film si racconta la storia, non credo così rara, di una donna di 62 anni che non ha mai avuto un orgasmo, nemmeno da sola, e che a un certo punto decide di vivere l'esperienza».
 

Good Luck to You 3

Una camicia a fiori e un trolley con la sottoveste da indossare al momento giusto sono le armi innocue con cui Nancy si prepara a iniziare il suo viaggio nei piaceri della carne: «Nella maggior parte delle religioni e delle culture il piacere femminile è disapprovato, anzi, si tende a pensare che la sua assenza sia del tutto normale, in questo Nancy rientra perfettamente in una tradizione consolidata». Alla fine sarà lei a decidere di chiudere la parentesi, portandosi dentro il ricordo frizzante di Leo e soprattutto acquistando la piena consapevolezza del proprio corpo. Il nudo frontale di Thompson, con le forme imperfette ma vere, suona, nel finale, come un grido forte di libertà. Raggiungibile ad ogni età. Poi, certo, ci sono momenti adatti e altri meno.
 

The Line

La madre pestifera della Ligne, Christine (Valeria Bruni Tedeschi), 55 anni, convinta che sua figlia Margaret (Stephanie Blanchaud) le abbia spezzato la carriera di concertista, sceglie l'occasione peggiore per introdurre in famiglia il fidanzato prestante e servizievole che ha da poco rimorchiato.
 
La scena clou si svolge nella notte di Natale, mentre Margaret, con cui ha ferocemente litigato in uno scontro fisico che le è costato un trauma acustico, è fuori la porta, al freddo, e non viene invitata a entrare, mentre la figlia più piccola, in odore di misticismo, si strugge di imbarazzo, e mentre l'altra sorella tiene in braccio le due bambine di cui è appena diventata madre.
 

La Ligne

L'ultima cosa che ci si potrebbe aspettare da una neo-nonna è che costringa il suo bel ragazzo a spogliarsi davanti a tutti, bicipiti bene in mostra, per provare la maglietta che ha appena ricevuto in dono: «Non ho esitato un attimo nell'accettare questo personaggio duro e antipatico - dichiara Bruni Tedeschi -, ma, allo stesso tempo, interessante. La sceneggiatura è sempre l'elemento che mi spinge a fare un film, leggendola ho provato subito attrazione per Christine, a tratti è amabile e fragile, poi aggressiva e caparbia. Nel metterla in scena non ho mai avuto pentimenti».
 

Good Luck to You 5

Le scelte, d'altra parte, sono sempre rispettabili, anche in materia di uomini-oggetti. Si può fare come Christine, come Nancy, come Annette, protagonista della serie Lust (nella sezione «Berlinale Series») decisa a non rinunciare al sesso anche adesso che l'età avanza. Basta restare indipendenti, sempre pronte a cambiare idea, proprio come fa Ornella Vanoni nell'ultimo verso del suo brano Toy Boy: «... ma provate a ritornare, qualche cosa magari si può fare».

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