covid nelle scuole

SCUOLA AD ALTO RISCHIO: DOMATTINA TORNERANNO IN CLASSE 5,3 MILIONI DI STUDENTI FINO ALLA PRIMA MEDIA - NON CI SARANNO TAMPONI, NON E' STATO IMPLEMENTATO IL TRACCIAMENTO NE' NUOVE MISURE DI SICUREZZA: SI RIAPRE MA LA SITUAZIONE E' PRATICAMENTE COSI' COM'ERA - NELLE ZONE ARANCIONI TORNANO IN CLASSE ANCHE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI CHE TORNERANNO A MUOVERSI CON I TRASPORTI PUBBLICI, CON I SOLITI RISCHI DI CONTAGIO - I RISULTATI SI VEDRANNO TRA POCHE SETTIMANE…

Lorena Loiacono per "il Messaggero"

 

varianti covid tra i minori

Domattina torneranno in classe 5,3 milioni di studenti, vale a dire 6 su 10 dall' asilo alle scuole superiori. Tutti in aula, o quasi, ma con le vecchie abitudini e quindi con i soliti rischi. Nessuna nuova indicazione è stata fornita per alzare la soglia di sicurezza all' interno delle scuole così come fuori dagli istituti, dove i trasporti e gli assembramenti devono essere invece controllati.

 

Il ministero dell' Istruzione ha chiesto al ministero della Salute di uniformare le procedure all' interno degli istituti, per fermare il fai da te. Resta alto il rischio che i motivi, per cui tutto è stato chiuso, possano ripresentarsi a breve. E' già accaduto infatti una prima volta a novembre, dopo pochissime settimane di rientro in presenza, e poi di nuovo a febbraio quando, nonostante il ritorno sia stato scaglionato di settimana in settimana nelle varie regioni, sono arrivate puntuali anche le conseguenze fino alla chiusura praticamente totale a metà marzo.

le varianti circolano a scuola

 

L' idea di far rientrare tutti in classe con il tampone negativo, da ripetere poi di settimana in settimana tra la popolazione studentesca, per il momento è ferma. Non ci sono state neanche modifiche per quel che riguarda la situazione interna agli istituti: le mascherine sono obbligatorie, si tratta di quelle chirurgiche, e il distanziamento resta di un metro al banco singolo. Del resto per gli istituti sarebbe stato impossibile trovare nuovi spazi, per ampliare il distanziamento, visto che più di così a settembre scorso non si è riusciti a fare. Quindi, in sostanza, tutto resta così com' era.

focolai nelle scuole

 

NODO TRASPORTI

Non solo, fuori dagli istituti resta sempre il nodo dei trasporti: da domani tornano infatti a muoversi anche i ragazzi delle scuole superiori nelle zone arancioni, con una percentuale ridotta, e riprenderanno a spostarsi con autobus e metropolitane.

 

Nota dolente nelle grandi città come Roma dove le fermate dei bus i trasformano in luoghi di assembramento. In base all' ultimo Dpcm infatti nelle zone rosse si resta in presenza al 100% dall' asilo fino alla prima media, dalla seconda media al quinto anno delle superiori si resta a casa con la dad al 100%.

 

a scuola con la mascherina

Nelle zone arancioni invece riaprono tutte le scuole, dagli asili alle superiori, ma quest' ultime avranno anche la didattica online perché devono garantire la presenza solo ad una parte degli studenti: dal 50 al 75%. Una misura ridotta che risponde non solo alla necessità di nuovi spazi ma anche a quelle del sovraffollamento del trasporto pubblico. Gli ingressi scaglionati restano due: uno alle 8 e uno alle 10.

 

«Non abbiamo avuto alcuna informazione sul tracciamento per gli studenti - spiega Antonello Giannelli, presidente dell' Associazione nazionale dei presidi - non c' è un' iniziativa in tale senso e temo che il problema sia nella difficoltà dell' organizzazione logistica per fare i tamponi.

 

patrizio bianchi 5

Anche per quel che riguarda i mezzi di trasporto pubblico non è cambiato molto. C' è la paura di ritrovarci a dover chiudere tutto di nuovo, un nuovo stop che andrebbe a bloccare tutto di nuovo. Per questo siamo pronti a recepire eventuali nuove regole qualora il Cts decidesse di darne». I risultati si vedranno tra poche settimane. Intanto il ministero dell' istruzione ha chiesto al ministero della Salute di avviare procedure standard, uguali per tutti, qualora si verifichi un caso di positività all' interno di una classe avviando i controlli a tappeto con i tamponi. Proprio evitare i disagi nelle scuole.

scuola 4

 

«L' unica novità positiva che abbiamo rispetto alle scorse settimane - continua Giannelli - è il piano vaccinale per il personale scolastico: sta procedendo e ha raggiunto una buona percentuale. Ma i vaccini della popolazione generale, quindi delle famiglie dei nostri studenti, sono ancora troppo indietro. I contagi continueranno ad esserci, anche a causa delle varianti, quindi capisco la titubanza delle Regioni». I malumori infatti ci sono: le Regioni che tornano in classe con il maggior numero di alunni sono il Lazio, la Lombardia e la Campania. La Regione Puglia ha deciso, come in passato, di permettere alle famiglie di scegliere tra le lezioni online e quelle in presenza. Saranno gli studenti a chiedere l' attivazione della didattica a distanza anche lì dove in teoria non è prevista.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”