lezioni virtuali didattica online scuola

LA SCUOLA CHE VERRÀ – RIPORTARE IN CLASSE OTTO MILIONI DI STUDENTI A SETTEMBRE VUOL DIRE PENSARE FIN DA ADESSO MISURE SUL DISTANZIAMENTO SOCIALE: SI IPOTIZZANO TURNI IN CLASSE MATTINA E POMERIGGIO O, DOVE NON SI PUÒ, LEZIONI MISTE IN AULA E A CASA, LEZIONI PIÙ BREVI, UTILIZZO DEL SABATO PER LA DIDATTICA E CANTIERI APERTI IN ESTATE PER RECUPERARE CLASSI ED EDIFICI – UNA RIPARTENZA CHE COSTA TRE MILIARDI E…

Corrado Zunino per “la Repubblica”

 

lezioni virtuali

Chiudere con l' anno scolastico in corso e guardare a settembre. Il mondo della scuola chiede alla ministra Lucia Azzolina, e ancor più al governo guidato da Giuseppe Conte, di iniziare a dedicare - subito, che non c' è tempo da perdere - tempo e intelligenze, progetti straordinari e risorse all' altezza alla scuola italiana. Per provare a riportare in classe otto milioni e mezzo di ragazzi a settembre.

 

didattica online

Non si è ascoltato altro, in questi primi trentatré giorni di clausura, quaranta giorni di istituti chiusi (che diventano cinquantadue se la prospettiva è quella di Codogno e Vo'), che un impegno ministeriale ventre a terra sulla didattica a distanza. Settantacinque milioni di euro per portare computer e tablet a chi non li ha, e ancora molti studenti non sono stati raggiunti.

 

scuola superiore

È stata una politica lodevole, «senza alternativa», come ha recentemente detto la ministra dell' Istruzione, un' azione che ha spinto in avanti conoscenze e pratiche di docenti e studenti, ma la lezione a distanza, «non può bastare ». Il mondo della scuola - a cui si aggiungono psicologi, educatori, le famiglie - chiede un piano straordinario per un anno di nuovo in classe.

 

E indica le ipotesi da percorrere per garantire le distanze sociali tra gli studenti, i 900 mila insegnanti e i 200 mila amministrativi impegnati: turni in classe mattina e pomeriggio o, dove non si può, lezioni miste in aula e a casa, quindi lezioni più brevi, utilizzo del sabato per la didattica e cantieri aperti in estate per recuperare classi ed edifici che hanno bisogno di interventi non strutturali.

lezioni virtuali3

 

Per fare tutto questo servono risorse nuove. Tre miliardi, almeno.

Task force e cronoprogramma «La lezione a distanza non può bastare ». Sono le parole del sottosegretario all' Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, negli ultimi tempi critico con l' agire della ministra e pronto a ricordare come il Consiglio superiore di sanità, per voce del suo presidente Locatelli, abbia detto esplicitamente che è il caso «di posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno».

 

scuola superiore 2

Se ne riparla a settembre, sì, partita chiusa. Come ripartire, allora? Il sottosegretario De Cristofaro dice: «Bisogna fare tutti gli sforzi possibili per riportare in classe docenti e discenti. La didattica a distanza ha colmato il vuoto, ma ogni giorno amplifica le disuguaglianze che già a scuola esistono. Il ministero deve insediare al più presto una task force e costruire un cronoprogramma per i prossimi quattro mesi e mezzo. È il momento di trovare tre miliardi per la scuola italiana, che nelle ultime stagioni ha avuto scarsa attenzione. Questa pandemia ha dimostrato che i pilastri dello Stato sono il sistema sanitario e il sistema dell' istruzione.

 

lezioni virtuali 4

Dobbiamo mettere in discussione quello che abbiamo fatto fin qui, tagli. E portare a casa i concorsi avviati con un percorso rapido che guardi a chi già insegna».

Tre miliardi, ecco. Sono quelli che ha investito nel 2015, attraverso la "Buona scuola", il governo Renzi. Con quelle risorse sono stati assunti 86 mila docenti, si sono dati premi agli insegnanti più impegnati e bonus cultura a tutti quelli in ruolo. Due miliardi - 1,977 milioni, esattamente - è la cifra che era riuscito ad ottenere il penultimo ministro, Lorenzo Fioramonti (li ritenne insufficienti e sotto Natale si dimise). Serve quel livello di risorse, e serve da settembre.

 

lezioni virtuali 5

Rischio caos Francesco Sinopoli è il segretario della Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil, il sindacato più grande nella scuola. Dice: «Oggi la ministra dimentica totalmente che per recuperare quanto perduto in tanti mesi saranno necessari forti investimentinel tempo scuola, organici docenti e amministrativi, laboratori, edilizia scolastica e sicurezza. Tre miliardi sono la base di partenza per tornare in classe a settembre con il distanziamento sociale, ma si può anche salire.

scuola superiore 1

 

Dovremo investire sul rinnovo del contratto e sull' aumento in busta paga perché già sappiamo che i carichi di questa rinascita peseranno sulle spalle dei nostri docenti, sottopagati. Ad oggi non sappiamo nulla: quale organizzazione didattica ci sarà, per quale ciclo scolastico, banalmente quale investimento sulla sanificazione degli istituti e sui dispositivi di sicurezza si farà. Di questo la ministra con noi non parla. Ci ha convocato per domani per comunicazioni sui concorsi, ma il sindacato non è qui per prendere comunicazioni, vogliamo discutere. Come hanno fatto in Fca arrivando a un accordo per la ripresa della produzione. No, all' incontro non ci presenteremo».

scuola

 

L' ultima rivendicazione dei cinque sindacati - data 17 febbraio, la vigilia dell' epidemia - chiedeva più dei 100 euro lordi indicati da Fioramonti e un investimento pluriennale di 16 miliardi di euro: «Un punto di Pil sull' istruzione».

 

Come provare a organizzare il futuro prova a dirlo Lucio Ficara, docente di Matematica e Fisica in un liceo di Reggio Calabria, e giornalista della "Tecnica della scuola" a nome di diversi insegnanti: «Si può prevedere un' organizzazione con turni mattutini e turni pomeridiani. Per esempio, per le superiori, prime e seconde in classe dalle 8 alle 13 e il triennio dalle 14 alle 19. Per non fare lavorare i docenti il doppio delle 18 ore settimanali attuali, sarebbe necessario ridurre la lezione a 40 minuti, come accade in molti Paesi europei, elevando il monte ore di ogni "prof" al massimo possibile per legge, 24 ore settimanali».

lezioni virtuali 1

 

Per ricompensare questo sforzo emergenziale (durerebbe un anno, forse anche solo sei mesi) serve un rinnovo del contratto vero, da fare subito. Fioramonti l' anno scorso parlava di 100 euro lordi il mese: «Facciamo, almeno, 100 euro netti in più in busta paga ». Che resteranno anche quando l' emergenza sarà finita e le ore di insegnamento rientreranno a 18 a settimana.

 

scuola

Carmela Palumbo, storica capo dipartimento del vecchio Miur, immagina realizzabile una dinamica mista, da "scuola capovolta": spiegazioni online e verifiche (orali e scritte) a scuola, a gruppi. «Si può immagine l' uso del sabato mattina, questo magari da casa».

Un grande piano dovrebbe mettere tutti i fondi di istituto, sono 800-900 milioni, su questo progetto di rifondazione: priorità alle materie di programma. E recuperare all' insegnamento i 50 mila docenti che la "Buona scuola" aveva messo su un potenziamento mai realizzato.

liceo classicodidattica online 1liceolezioni virtuali 6istituto tecnico 1istituto tecnico istituto tecnico 2lezioni virtuali 2

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO