emmanuel macron ena david cameron boris johnson oxford

SE LE ÉLITE VI SEMBRANO MARCE, GUARDATE LE LORO SCUOLE - GLI SCANDALI SULLA IVY LEAGUE, LA CHIUSURA DELL’ENA VOLUTA DA MACRON E IL CASINO BREXIT PER OXFORD E CAMBRIDGE - TRA MAZZETTE, BORSE DI STUDIO LASCHE PER SPORTIVI E FIGLI DI PAPÀ UBRIACHI CHE SPACCANO TUTTO, LA CLASSE DIRIGENTE HA SFORNATO SOLO PRIVILEGIATI INCAPACI - A QUEL PUNTO, MEJO IL POPOLO…

 

 

Enrico Franceschini per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

ena ecole nationale d'administration 8

Negli Usa gli scandali sulla Ivy League, la fabbrica dei presidenti. In Francia Macron risponde agli attacchi alla casta chiudendo l' Ena. E nel Regno Unito Oxford e Cambridge rischiano l' effetto della Brexit. Le èlite senza più riferimenti D alla torre d' avorio dell' istruzione d' élite arriva ultimamente un odore poco piacevole.

 

ena ecole nationale d'administration 9

Negli Stati Uniti, le migliori università sono state travolte dal peggiore scandalo di corruzione della loro storia: la scoperta che genitori danarosi pagavano milioni di dollari di bustarelle per ottenere che i propri figli fossero iscritti anche se i voti non lo meritavano. In Francia, Emmanuel Macron ha deciso di chiudere l' Ecole National d' Administration, più nota con l' acronimo Ena, la scuola da cui sono uscite generazioni della classe dirigente nazionale: una mossa ufficialmente motivata come necessaria per diminuire la diseguaglianza, ma che i suoi critici accusano di populismo.

oxford 7

 

Potrebbero approfittarne i college dell' Inghilterra, a cominciare da Oxford e Cambridge, "Oxbridge" come vengono chiamate le due rivali gemelle, da sempre in testa alle classifiche internazionali sul rendimento accademico: ma le università inglesi sono preoccupate dalla minaccia della Brexit, che rischia di togliere loro preziosi fondi europei per la ricerca e fare calare il numero di studenti dagli altri 27 paesi della Ue. A cui si aggiungono i piani del laburista Jeremy Corbyn, se andrà al potere alle prossime elezioni anticipate, come predicono alcuni sondaggi, di riformare la scuola superiore, limitando o sopprimendo i licei privati come Eton, sui cui prestigiosi banchi hanno studiato per secoli futuri e primi ministri.

JEREMY CORBYN CON LA KEFIAH

 

Sembra insomma che tutto d' un colpo l' istruzione più qualificata ed esclusiva sia sconvolta da un tornado con diverse origini ma comunque in grado di renderla irriconoscibile. Cambiando le regole del gioco, ovvero il metodo per conseguire un titolo di studio capace di garantire un lavoro e un reddito sicuri, in un contesto di crescente incertezza, già agitato dalla rivoluzione digitale e dai rapidi sviluppi dell' intelligenza artificiale.

 

felicity huffman 7universita' di yale 4

Se le università migliori sono corrotte, chiudono o perdono finanziamenti, dove bisognerà mandare a studiare i giovani d' oggi e gli adulti di domani? E come si può rendere l' istruzione superiore al tempo stesso più sofisticata e più aperta alle masse, tenendola al passo con il ritmo vertiginoso del ventunesimo secolo? Sono i quesiti che giacciono sotto le pur differenti sfide del momento in America e in Europa per rinnovare il mondo accademico.

 

harvard yale nudi in campo 7

Lo scandalo delle università americane è l' aspetto più eclatante del fenomeno. Ha condotto finora all' incriminazione di 50 persone, fra cui l' attrice Felicity Huffman, famosa per il suo ruolo nel serial televisivo "Desperate Housewives". La sua disperazione non era recitata, quando è apparsa in tribunale fra le lacrime, riconoscendosi colpevole di avere pagato almeno 25 mila sterline per fare ammettere la figlia a Yale.

ena ecole nationale d'administration 4

 

harvard yale nudi in campo 6

Non è un caso isolato: le altre università coinvolte nella gigantesca truffa includono Standford, Georgetown, l' Ucla (University of California Los Angeles), la University of Southern California e l' università del Texas. In tutto sono state pagate tangenti per 40 milioni di dollari, con singole bustarelle che vanno da 15 a 75 mila dollari. L' imbroglio consisteva nel cambiare i voti dei test d' ammissione, passare in anticipo le risposte esatte agli studenti o addirittura sostituire gli studenti con esperti in condizioni di prendere i voti più alti.

universita' di yale

 

Altri trucchi: dare a uno studente lo status di "borsa di studio per meriti sportivi", in discipline che nemmeno praticava; o qualificarsi per disabilità che facevano effettuare i test in ambienti protetti, dove era più facile manomettere i risultati degli esami. In un singolo caso, una famiglia ha pagato 1 milione e 200 mila dollari per l' ammissione a Yale. In un altro, una madre pronta a pagare dice all' esaminatore corrotto, senza sapere che la conversazione veniva registrata dall' Fbi: "So che suona folle ma voglio che mio figlio entri all' University of Southern California. E poi voglio che troviate una cura per il cancro e che facciate la pace in Medio Oriente".

ena ecole nationale d'administration 5

 

La differenza tra una laurea in un' università americana di élite (dove peraltro si paga già una fortuna per iscriversi: 55 mila dollari l' anno) e una qualsiasi può essere notevole: 100 mila dollari l' anno come primo stipendio contro 40 mila. Ma le statistiche dimostrano che a trarne vantaggio sono mediamente soprattutto gli studenti che provengono da ambienti non privilegiati. Gli stessi che, paradossalmente, faticano di più a ottenere l' ammissione. Perché studiare in quelle università costa molto. E perché le famiglie privilegiate, come si è scoperta ora, comprano posti a peso d' oro.

 

oxford 5harvard yale nudi in campo 8

Apparentemente l' annuncio del presidente francese sulla soppressione dell' Ena mira appunto a mettere fine a una analoga situazione di privilegio. Se otto ex-presidenti degli Usa sono usciti da Harvard (tra cui Barack Obama, John Kennedy e Franklin Roosevelt), la quale tra i suoi alunni vanta pure i due più famosi ex-studenti mai laureati, Bill Gates e Mark Zuckeberg, poi fondatori di Microsoft e Facebook, se da Yale sono passati Bill Clinton, George Bush padre e George Bush figlio, e se a Stanford hanno studiato i fondatori di Google (Larry Page e Sergey Brin), Instagram Mike Krieger e Kevin Systrom) e Netflix (Reed Hastings), la Ecole National d' Administration disegna un sentiero ancora più stretto e obbligato per la classe dirigente francese: oltre a Macron, lui stesso un énarque, tra i suoi illustri diplomati si contano altri tre presidenti, Valery Giscard d' Estaing, Jacques Chirac e Francois Hollande, vari primi ministri compreso Edouard Philippe, che ha servito sotto Macron medesimo, e innumerevoli capitani d' industria e della finanza, da Henri de Castries dell' Axa a Louis Gallois, ex-amministratore delegato dell' Eads.

ETON

 

EMMANUEL MACRON - DISCORSO ALLA SORBONA

 Basti ricordare che Nathalie Loiseau, scelta da Macron per guidare il suo partito En Marche alle elezioni europee della settimana scorsa, era nientemeno che la direttrice dell' Ena.

 

nathalie loiseau

"Chiuderla è una decisione populista per rispondere alle dimostrazioni dei gilet gialli", dice tuttavia al Financial Times un anonimo top manager che vi ha studiato. "La vera sfida sarebbe aprirla alle classi meno abbienti". Negli anni '50, il 45 per cento degli iscritti veniva dall' alta società; oggi la percentuale è salita al 70 per cento. «Un problema che non riguarda soltanto l' Ena, ma tutte le grandi scuole d' élite francesi», concorda l' ex-ministro della Cultura Jack Lang.

 

oxford 8studenti di harvard 1

Macron non è il primo presidente francese che parla di chiudere l' Ena: ci hanno provato anche Chirac e Sarkozy. E dovrà anche decidere se la prestigiosa scuola di stato è un sintomo delle odierne divisioni di classe della società francese o ne è una causa: «Oggi», afferma lo storico Jean Garrigues dell' università di Orleans, «viene percepita come la fortezza della gente che ha il potere ». Sull' altra riva della Manica, in realtà il quadro non è diverso. Il 7 per cento delle famiglie britanniche mandano i figli a studiare nelle costose scuole private (da 25 mila sterline annue di retta in su), da cui esce il 50 per cento della classe dirigente.

 

zuckerberg e hughes a harvardbullingdon club osborne cameron e boris johnson

Da Eton sono usciti i principi William e Harry, una dozzina di premier fra cui David Cameron e Boris Johnson, creando un network di contatti e privilegio che prosegue a Oxford e Cambridge, bene illustrato dal Bullingdon Club, la società di studenti in frac che il sabato sera si ubriacavano spaccando tutto, tanto poi pagava papà.

 

boris johnson e david cameron

Per questo Corbyn vorrebbe abolire le scuole private e risanare quelle statali. Ma l' altro guaio, per l' istruzione inglese, è perdere 130 mila studenti europei, che avranno bisogno di un visto e pagheranno più del doppio (22 mila sterline l' anno invece di 9 mila) dopo la Brexit. E rinunciare a 90 miliardi euro di fondi Ue per la ricerca che diventerebbero disponibili dal prossimo anno, se la Gran Bretagna restasse in Europa. Si intravede insomma un periodo difficile per tutti. Forse è il concetto stesso di "torre d' avorio" che va ripensato. Non per nulla il termine viene da un verso dell' Odissea in cui Omero distingueva due tipi di sogni provenienti dal regno di Morfeo: i sogni veri che passano dalle porte di corno e quelli fallaci che passano dalle porte d' avorio.

ena ecole nationale d'administration 2Tony Little preside di EtonETONETONETONETON ETONena ecole nationale d'administration 7ETONstudenti di harvard 3il bassorilievo dell universita di yaleena ecole nationale d'administration 1universita' di yale 1universita di yaleronald sullivan harvardimmaculata de vivo ad harvard38 yale universityronald sullivan harvardstudenti di harvardstudenti di harvard 2studenti di yale 3harvard yale nudi in campo 1harvard yale nudi in campo 2harvard yale nudi in campo 3harvard yale nudi in campo 4harvard yale nudi in campo 5harvard yale nudi in campo 9il bassorilievo dell universita di yalestudenti di yale 1studenti di yale 2universita' di yale 2ena ecole nationale d'administration 3universita' di yale 3oxford 4oxford 3oxford 1oxford 2felicity huffman 6ena ecole nationale d'administration 6

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…