carbonara

SE IERI VI SIETE PERSI IL CARBONARA DAY, POTETE RECUPERARE OGGI CON GLI ANEDDOTI SULLE SUE ORIGINI, LE RIVISITAZIONI DEL PIATTO PARTICOLARMENTE APPREZZATE, E QUELLE MESSE ALLA BERLINA DAL WEB - SI TRATTA INFATTI DI UNA DELLE RICETTE PIU' REPLICATE E TRAVISATE ALL'ESTERO: NIGELLA LAWSON NE PREPARO' UNA CREMOSISSIMA AGGIUNGENDO 60 ML DI PANNA E...

Dal corriere.it

 

carbonara

La spaghettata social che unisce tutta l’Italia e oltre. Il 6 aprile di ogni anno si celebra una delle paste più amate: la carbonara. Nella giornata ideata nel 2017 dai pastai di Unione Italiana Food e supportata IPO (International Pasta Organisation), gli appassionati del piatto sono chiamati a condividere sui social ricette, foto e opinioni sull’intramontabile formula pecorino-guanciale-uova, usando l’hashtag #CarbonaraDay.

 

Quali sono le sue origini? È meglio il guanciale o la pancetta? Il pecorino o il parmigiano? Le uova intere o solo i tuorli? Non esiste un vero e proprio disciplinare, ma in questo articolo proviamo a mettere un po’ d’ordine e a svelare aneddoti curiosi sul piatto che, nel tempo, ha saputo ritagliarsi un posto in prima fila nella tradizione culinaria italiana, arrivando a essere una delle tipologie di pasta più consumate in tutta la Penisola.

 

carbonara

In particolare, sono Roma, Bologna e Milano le città in cui crescono di più i consumi di carbonara, che superano altre specialità romane come amatriciana e gricia. Ma il gusto carbonara si diffonde anche con rivisitazioni che vanno oltre la tradizione più classica. Quest’anno, ad esempio, c’è chi si è inventato nuovi dessert e abbinamenti. Come la gelateria «Gusto 17» di Milano, che nei suoi bon bon speciali ha unito crema all'uovo, salsa di pecorino, pepe nero e coriandoli croccanti di guanciale.

 

carbonara al pomodoro

E le giovani start-up The Gin Way e Carbogang, che hanno lanciato l’aperitivo a domicilio Carboidratami: una mistery box provvista di tutti gli ingredienti per portare in tavola un duo portentoso. Carbonara e gin tonic. Tra i nuovi trend ci sono anche rivisitazioni originali come hamburger, supplì, arancini e pizza.

 

Ecco allora la ricetta classica, la ricetta perfetta in 15 minuti di Alessandro Borghese, le varianti d’autore, le varianti creative, i consigli di Massimo Bottura e Cattelan e le versioni sbagliate.

 

Bastano 15 minuti e qualche attenzione per preparare una carbonara perfetta. Ecco qui la ricetta spiegata passo per passo dallo chef Alessandro Borghese, per una piatto veloce, facile e senza errori. Un modo (quasi) sicuro per avere successo con questo piatto speciale. Spaghetti alla carbonara, la ricetta di Alessandro Borghese per farli perfetti (in 15 minuti).

 

la carbonara di gordon ramsay 5

Cremosa, al dente e ricca di sapore. Una carbonara che si rispetti deve osservare queste tre caratteriste e la sua preparazione non va sottovalutata. La ricetta è semplice e alla portata di tutti ma esistono alcune regole basilari per evitare gli errori più comuni. Dalla scelta del salume - guanciale o pancetta? - alle uova - solo tuorlo o anche albume? -, in questo articolo sfatiamo ogni dubbio su un piatto a dir poco iconico. 

 

Carbonare horror a parte, le rivisitazioni del piatto si sono negli anni (felicemente) moltiplicate e sono nati supplì, calzoni, tartare, hamburger. E anche gli chef dell’alta cucina, per omaggiare la ricetta, hanno messo a punto declinazioni speciali. C’è quella primaverile, quindi arricchita con asparagi, fave e piselli, quella pop o riletta in chiave siciliana, con uova di tonno, ricci di mare, bottarga e gamberi rossi frullati.

 

carbonara

Le versioni della carbonara classica, vegetariana o di mare. Un esercizio dichiaratamente creativo che celebra uno dei piatti italiani più amati. Da Fulvio Pierangelini a Luciano Monosilio, da Giulio Terrinoni a Vito Mollica e poi Raffaele Lenzi e Roberto Toro, ecco le loro ricette d’autore.

 

Ogni volta che uno chef, food writer o cuoco amatoriale versa della panna nella carbonara, un cultore della tradizione rischia la crisi di nervi. Parlare di ricette quando si tratta di piatti regionali italiani è sempre un azzardo e, soprattutto quando a proporre rivisitazioni sono siti istituzionali, star o celebrities del food internazionale, il web non chiude di certo un occhio (l’ultimo scivolone a tema è quello della sezione dedicata al cibo del New York Times, Cooking).

 

carbonara

La carbonara in particolare è uno dei piatti più rifatti e travisati all’estero. Nigella Lawson, ad esempio, sembra avere un’autentica fascinazione per questa ricetta tradizionale italiana. Nel 2017, con la sua carbonara cremosissima, riuscì a scatenare una pioggia di insulti social. Il passaggio incriminato? 60 ml di panna di troppo. E lo scorso ottobre Lawson è tornata sul web con una nuova ricetta personale del piatto che, ancora una volta, ammette «piccole» variazioni all’originale.

 

Ma ci sono anche lo chef celebrity Gordon Ramsay, Martha Stewart, cuoca e regina americana dell’arte del ricevere, Charles Leclerc e Heston Blumenthal che fa infuriare il web.

 

carbonara 8

«Questo piatto ci ricorda l’infanzia e aumenta la serenità». Ad affermarlo è la biologa nutrizionista Martina Donegani, che nel suo ultimo studio condotto in collaborazione con Ubert Eats spiega perché la carbonara piace così tanto. La prima motivazione riguarda la consistenza cremosa: «Quando veniamo al mondo abbiamo una predisposizione a questa sensazione. Alla nascita non ci piace l’amaro, amiamo invece il gusto dolce e apprezziamo le consistenze vellutate e avvolgenti. Palatabilità che, nella carbonara, è data dal grasso rilasciato dal guanciale e dalla cremina del tuorlo».

 

carbonara 3

Inoltre, esistono cibi capaci di stimolare la sintesi di alcuni neurotrasmettitori, come la seratonina, l’ormone del buonumore, creando senso di contentezza e serenità. «Questo si verifica soprattutto in quegli alimenti ricchi di triptofano - aggiunge Donegani -, un precursore della serotonina e contenuto, ad esempio, in uova e guanciale, ingredienti presenti nella carbonara. L’amido della pasta, poi, ne favorisce l’assimilazione ed è proprio per questo che quando la mangiamo ci sentiamo così appagati».

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