omicron antonella viola

SE PENSATE CHE LA PANDEMIA SIA SOLO UN RICORDO VI SBAGLIATE DI GROSSO - LA VARIANTE "OMICRON 5", A CAUSA DI UNA MAGGIORE CONTAGIOSITÀ E DI UNA MAGGIORE RESISTENZA AGLI ANTICORPI, RISCHIA DI COLPIRE GRAVEMENTE LE FASCE PIÙ FRAGILI. ANTONELLA VIOLA: “CON L'AVANZARE DELL'ETÀ ANCHE IL SISTEMA IMMUNITARIO INVECCHIA. NONOSTANTE IL VACCINO IL TASSO DI MORTALITÀ NELLE PERSONE MOLTO ANZIANE È RIMASTO TROPPO ALTO E…”

Antonella Viola per “la Stampa”

 

omicron2 ba2

La variante Omicron del SARS-CoV-2 continua a cambiare, correre per il mondo e destare preoccupazione. Sebbene in questo momento la situazione generale sia molto migliore di alcuni mesi fa, in alcune zone del pianeta i contagi restano a livelli preoccupanti. Negli Usa, per esempio, le ultime 4-5 settimane hanno visto un aumento costante di contagi, dovuti prevalentemente alla sottovariante BA.2.12.1; tuttavia, in queste ore, si guarda con estrema attenzione alle nuove sottovarianti BA.4 e BA.5, arrivate dall'Africa e in rapidissima crescita oltreoceano. In particolare, preoccupa la rapidità con cui si sta diffondendo Omicron BA.5, cresciuta negli Usa dell'85% nell'ultima settimana. E la stessa sottovariante sembra essere responsabile dell'aumento dei contagi che si è verificato recentemente in alcuni Paesi europei, tra cui la Germania e il Portogallo.

ANTONELLA VIOLA

 

Come abbiamo ormai osservato più volte negli ultimi due anni, le caratteristiche di Omicron BA.4 e BA.5 che ci preoccupano sono due: da un lato la sempre crescente trasmissibilità che rende questi virus capaci di circolare molto rapidamente e di creare delle ondate di contagi; dall'altro, l'altrettanto crescente resistenza agli anticorpi generati da varianti precedenti, che consente a queste nuove sottovarianti di infettare chi ha già affrontato altre versioni del coronavirus, così come chi è stato vaccinato. In particolare, BA.4 e BA.5 sembrano molto più resistenti agli anticorpi rispetto alle versioni precedenti di Omicron.

 

COVID VARIANTE OMICRON

Cosa significa questo per noi e per la nostra quotidianità? Le due sottovarianti sono già da tempo presenti in Italia ed è verosimile che, seguendo l'andamento osservato in altri Paesi, esse siano destinate a crescere, anche se i dati che abbiamo al momento mostrano una prevalenza decisa di BA.2. L'Italia ha affrontato da poco un picco importante di contagi e, considerando anche la buona copertura vaccinale e la stagione favorevole, dovremmo essere in grado di evitare un sostanziale aumento dei positivi. Inoltre, come già ricordato nei mesi passati, sebbene spesso la vaccinazione non riesca ad evitarci il contagio, il ciclo completo di tre dosi protegge in maniera efficace dalla malattia severa. Questo non significa che per tutte le persone vaccinate l'eventuale infezione sia una passeggiata, ma che il sistema sanitario ormai può reggere anche un'alta circolazione virale.

ANTONELLA VIOLA CON IL SUO LIBRO

 

Ciò che deve tenere alta la nostra attenzione, ora che la vita è tornata alla normalità e vengono progressivamente eliminate le misure di contenimento del virus, è la protezione delle persone fragili. La scienza ci dice che con l'avanzare dell'età anche il sistema immunitario invecchia e, in diversi casi, non funziona come dovrebbe. Uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato di recente ha stimato un 9% di persone con compromissione del sistema immunitario nella fascia di età sopra i 65 anni. E, naturalmente, con l'aumentare dell'età questa percentuale cresce notevolmente.

OMICRON COVID

 

Nonostante i vaccini e nonostante Omicron si sia rivelata clinicamente meno aggressiva di Delta, il tasso di mortalità nelle persone molto anziane è rimasto troppo alto, anche durante le ultime ondate. L'allentamento generalizzato delle precauzioni, insieme alla grande trasmissibilità di Omicron, ha lasciato le persone anziane e fragili esposte alla malattia. E, come sappiamo, questo è stato ed è ancora particolarmente vero nel caso dell'Italia.

 

VARIANTE OMICRON 19

Una maggiore partecipazione alla campagna per la quarta dose avrebbe probabilmente evitato centinaia di decessi, ma purtroppo, causa anche la perdita di interesse da parte dei programmi televisivi, il messaggio non è arrivato forte e chiaro. Mentre quindi ci prepariamo ad un'estate senza restrizioni, cerchiamo di proteggere i nostri cari più fragili con la vaccinazione e, laddove utile, sopportando la mascherina. Sperando che intanto la politica si prepari per l'arrivo dell'autunno con azioni e comunicazione più efficaci.

Variante OmicronVARIANTE OMICRON ANTONELLA VIOLAANTONELLA VIOLAANTONELLA VIOLAANTONELLA VIOLAantonella viola a otto e mezzo 4antonella violaANTONELLA VIOLA ANTONELLA VIOLA Sintomi Omicron

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…