Barbara Costa per Dagospia
Ti sei mai rotto le p*lle? E il caz*o? Spero di no, e guarda che non sto indagando i tuoi livelli di noia, sto proprio parlando di rotture di pene e testicoli. Qualora ti dovesse succedere, capisco la paura e il dolore ma non ti far prendere dal panico! Mettici del ghiaccio e corri subito al Pronto Soccorso. Lì ti sistemano tutto, ti riaggiustano tutto, funzionerà tutto come prima, perché lì ci sono medici come Nicola Mondaini, urologo, “il ginecologo dell’uomo”, uno che cura i piselli, uno che ogni giorno da decenni (in media, 2000 l’anno) ne esamina e tocca, di eretti e di flosci.
Il dottor Mondaini dei peni (e non solo) con perizia spiega in "Wikipene. Manutenzione, prevenzione e cura", libro che ha scritto insieme a Patrizia Prezioso (Giunti, dal 22 settembre). Non c’è pene che lui non conosca e non sani, e infatti un simile luminare non lo freghi: un pene si può rompere soltanto in erezione, mentre è in attività sessuale, sicché è inutile raccontargli balle come quel collega che si è presentato da lui in tenuta da tennis, col pene frantumato da una incolpevole pallina, quando in verità gli si era rotto mentre metteva le corna alla moglie!
Un medico, vieppiù un urologo, è come il confessore, di lui ci si può fidare, non andrà mica in giro a spifferare i fatti tuoi, perciò con lui devi essere sincero: ogni cosa devi dire e far vedere, senza imbarazzo e timore. Il pene è la parte del corpo maschile che figuratamente più abbiamo in bocca, la parolaccia più usata, 750 termini differenti per definirlo tra italiano e dialetti, quindi, che problema c’è a parlarne?
E infatti le parti più interessanti del libro sono quelle in cui Mondaini racconta dei suoi pazienti, mutandogli nome e connotati, ma non il motivo per cui si trovano nel suo studio, i loro pudori nel far visitare il loro amichetto che tanto bene non sta. Eppure tali visite vanno fatte, e specie dai 45 anni in su, e di corsa appena vedete che laggiù qualcosa non va. Non mi riferisco a possibili défaillance, andateci pure per quelle, Mondaini vi cura pure quelle, e però, dite un po’: quanti di voi si palpano per bene e ogni mese i testicoli?
È il modo più pratico che avete per avvertire anomalie che poi un urologo accerterà se serie o no. Cari uomini, il dottor Mondaini è dalla vostra parte e ve ne dà prova smontando una per una le falsità che infamano la vostra virilità: numero uno, l’andropausa non esiste! È un falso, un uomo con l’età diminuisce ma non smette di produrre ormoni né ha meno o più fiacchi spermatozoi (tranne i reduci da gravi operazioni alla prostata).
Il fatto di farli esplodere inserendo il pene eretto in ano e/o in vagina, ovvero di mantenere con l’età la capacità di far sesso penetrativo, di far godere e di goderne… è tutta un’altra storia: una minore capacità di mantenere l’erezione con l’età è fisiologica, ma non preclude – pur con l’ausilio di appropriati farmaci – a una sesso attivo e appagante.
Ma lo sapevate che un bambino su sei milioni nasce con due peni e che però gli funziona solo uno? Si chiama "difallia" e quello in più ovviamente è asportato. È ancor più raro nascere con più di due palle, e anche qui le eccedenti sono tolte per via chirurgica. Se per una malattia non ti funziona più un testicolo, te lo asportano e te ne mettono uno finto ma identico, e continui a produrre spermatozoi e a essere virile come prima: compensa quello sano, senza problemi! E lo sapevate che la medicina ha cambiato i parametri, e che oggi fino a 75 anni non si è più ufficialmente anziani? E che una vita più lunga porta a attività sessuale più lunga, e che è una bugia pericolosa che un pene con l’età diventi immune dalle malattie sessualmente trasmissibili?
È per tutta la vita essenziale usare il condom e sceglierlo della misura adatta (sennò finite come quel paziente di Mondaini che appena lo infilava nel preservativo gli si ammosciava, e ti credo, era un condom piccolo più volte la misura giusta, povero pisello!). Se è troppo piccolo non entra e fa male, se è troppo grande ti si sfila durante il rapporto, e sono guai, e se è scaduto buttalo, cosa vuoi che ti protegga? Ogni condom in lunghezza va bene per ogni pene, non così la circonferenza, riportata in mm sulla confezione, pari a 52 mm per una circonferenza penica standard di 11 cm.
Uomini, non comprate Viagra e simili su Internet: sono truffe, a casa vi arrivano scatoline o vuote o con dentro roba che Viagra non è. Queste molecole del sesso servono, non ai giovani ma a voi uomini "in età", che ve le fate prescrivere dal medico curante, che ne individuerà la più giusta conoscendo il vostro stato clinico (se sei cardiopatico grave e ti prendi il Viagra, ci rimani perché ti esplode il cuore, non per il tuo pisello andato in somma erezione). Un pene non va e non regge l’erezione quasi mai per problemi suoi, ma per cause che non lo riguardano.
Un pene è innocente se il proprietario è obeso, se non se lo lava bene e lo infetta fino alla fimosi, se è diabetico e non lo sa, e se è alcolizzato, o drogato, o se è un tipo super ansioso, e allora non deve andare da un urologo.
Sia chiaro: non avete un pene piccolo! Un pene è per la medicina piccolo se da flaccido è lungo meno di 3 cm, e meno di 6 cm in erezione. I peni variano in forma e colore, con gli anni diventano più scuri ma non è vero che si accorciano: si ritraggono un poco se inattivi per un decennio o più. Donne, mai ridere davanti a un uomo che, al "dunque", si ammoscia, e mai ritentare subito. Non ce la fa. Meglio riprovarci in un’altra occasione. E non è vero che un uomo ce l’ha grande se ha piedi grandi, o mani grandi, o naso grande.
E un pene grande non è più o meglio fertile degli altri. Genitori, nessun allarme se incastrate il pisellino di vostro figlio nella lampo dei pantaloni: portatelo al Pronto Soccorso, i medici lo disincastrano meglio di voi. Un pene si può ustionare se ci fai la ceretta, ma Nicola Mondaini ha salvato peni ustionati da ferri da stiro, e pentole d’acqua bollente. Una volta con un tronchese ha liberato un pene da un anello sex toy che non si sfilava più.
Uomini, masturbatevi sempre e masturbatevi tanto: ve lo dice anche il medico! La masturbazione è la migliore palestra del pene, e lo mantiene vispo e sano. I mali dell’onanismo sono tutte panzane, figlie del dogma religioso del seme limitato e sprecato se sparso fuori la vagina. Chi mai c’è rimasto cieco?!?
È una diceria del '700 per cui si credeva che con lo sperma fuoriuscisse dal corpo anche lo zinco utile alla vista. E infine, miei cari Dago-lettori, basta capricci: un dito nel c*lo serve. Fatevelo mettere, in esplorazione, dal vostro urologo (o urologa) di fiducia. Dura pochi secondi, non si sente dolore, e ne va della salute di chi più tenete.
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