sporting palace 1

LA SERA ANDAVAMO IN “BALESTRA” – A ROMA CHIUDE LO 'SPORTING PALACE' DI VIA MANTOVA, GLI OLTRE 2500 ABBONATI DELLA PALESTRA SUL PIEDE DI GUERRA TRA CUI VELTRONI E ARGENTERO, PAOLINO MIELI E ALBERTO MATANO, L’EX MINISTRO FEDELI E RENATINO BALESTRA - “SIAMO STATI TRUFFATI” – IN MATTINATA RISSA SFIORATA TRA GESTORI E CLIENTI, E' INTERVENUTA ANCHE LA POLIZIA – IN MOLTI AVEVANO APPENA RINNOVATO L'ABBONAMENTO DI CIRCA 900 EURO – GLI ISCRITTI SONO PRONTI ANCHE AD UNA CLASS ACTION

Da www.ilmessaggero.it

 

sporting palace

«Siamo stati truffati». Gli oltre 2.500 abbonati di una delle palestre più in voga di Roma preparano la mobilitazione dopo la chiusura dello Sporting Palace di via Mantova, nel cuore della Capitale. Questa mattina, giorno annunciato della chiusura della struttura da parte della società, è stato necessario anche l'intervento della polizia per evitare che degenerasse una lite tra i gestori della palestra e alcuni iscritti che erano andati a chiedere spiegazioni. «Con una nota inviata, e neanche a tutti gli iscritti, il 25 giugno scorso - spiega uno dei portavoce del gruppo di abbonati - gli amministratori della palestra ci informavano che il 1 luglio la sale e gli spogliatoi di via Mantova sarebbero stati svuotati per permettere alla nuova gestione (Virgin Active) di entrare a pieno regime in data 16 settembre».

renato balestra foto di bacco

 

 Successivamente, ricostruiscono gli abbonati, un'altra nota della palestra specificava che «lo Sporting Palace Mantova non ha ceduto la propria azienda alla Virgin Active ma cesserà di esercitare in questa sede». «Precisano inoltre - spiega il portavoce - che ci si potrà allenare nelle altre due sedi e che l'apertura a carico di Virgin Active (16 settembre) non è corretta».

luca argentero

 

Da qui l'ira degli iscritti che si sono ritrovati in un gruppo Facebook, pronti anche ad una class action. In molti, infatti, avevano appena rinnovato l'abbonamento, che toccava anche gli 800 euro annuali.

 

«I proprietari della palestra hanno cessato l'attività improvvisamente, nonostante fino a qualche giorno fa avessero sollecitato i clienti a rinnovare l'abbonamento di quasi mille euro - racconta Laura Piccinno - Nessuna notizia di rimborsi eventuali né tantomeno di subentro dell'abbonamento con la nuova gestione»

 

 

sporting palace

A ROMA LO SPORTING PALACE MANTOVA CHIUDE: OLTRE 2500 ABBONATI TRUFFATI

Dal profilo Facebook di Valerio Tavani

 

In meno di una settimana una delle palestre più famose di Roma cessa la propria attività senza un minimo di preavviso.  E c’è persino chi nemmeno un mese fa aveva rinnovato il proprio abbonamento annuale (circa 900 euro) ignaro di quello che sarebbe successo da lì a poco. Alcuni lo hanno fatto pagando dopo che la gestione ha modificato la visura camerale.

alberto matano

 

Tutti i dipendenti della palestra a casa e i soci con tanto di abbonamento valido, oltre 2500, beffati. I fratelli Cappelletti, Fabio e Gianni, amministratori dello Sporting Palace Mantova, con una nota inviata via sms in data 25 giugno, hanno informato i propri clienti di quanto hanno deciso: dal 1 luglio la sale e gli spogliatoi di via Mantova saranno svuotati per permettere alla nuova gestione (Virgin Active) di entrare a pieno regime in data 16 settembre p.v.

 

Gli abbonamenti saranno ancora validi – tranquilizzano al desk dello Sporting Palace Mantova e verranno migrati alla Virgin; per chi vuole nel frattempo può frequentare gli altri due centri Sporting, a Via Sigonio e Via Appia, oppure bloccare l’abbonamento e ricominciare ad allenarsi a settembre in Via Mantova.

sporting palace

 

Gli animi di chi ha un abbonamento in corso di validità sembrano placarsi ma non finisce qui.

Sabato 29 giugno, alle 23, arriva la beffa, una nuova comunicazione via sms. E’ stato fatto un accordo con la palestra Heaven di Villa Borghese per valutare la possibilità di rinegoziazione e sottoscrivere un nuovo abbonamento con condizione economiche da concordare. A questa è stata fornita una mailing list dei soci con tanto di nome, cognome, email e telefono violando i diritti sulla privacy.

 

sporting palace

A questo comunicato, cancellato poi, ne arriva un altro, mezz’ora dopo, per rettificare quanto precedentemente detto in data 25 giugno.

 

Lo Sporting Palace Mantova non ha ceduto la propria azienda alla Virgin Active ma cesserà di esercitare in questa sede. Precisano inoltre che ci si potrà allenare nelle altre due sedi e che l’apertura a carico di Virgin Active (16 settembre) non è corretta.

 

WALTER VELTRONI PAOLO MIELI

A questo punto scatta l’ira dei soci. Nasce un gruppo facebook “Quelli dello Sporting Palace Mantova” per unire le forze e intraprendere azioni legali concrete contro chi è scappato intascandosi un ingente somma di denaro senza dare alcuna spiegazione reale. Le pagine facebook delle palestre sono state prontamente rimosse per bloccare qualunque commento negativo da parte di chi è stato truffato così come anche il sito internet http://www.sportingpalace.com non riporta più la sede Mantova.

renato balestra (1)PAOLO MIELI WALTER VELTRONI valeria fedeliluca argenteroluca argenteroluca argenteroLuca Argenterosporting palace

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…