incomprensione malintesi incomunicabilita incomunicabilita' lite litigio

SIAMO TROPPO CONCENTRATI SU NOI STESSI PER CAPIRE GLI ALTRI – IN FAMIGLIA, AL LAVORO, CON GLI AMICI: LE INCOMPRENSIONI, I FRAINTENDIMENTI E LE LITI ORMAI SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO, E CRESCONO I CONTENZIOSI DAVANTI AL GIUDICE DI PACE – IRENE BERTUCCI, AUTRICE DEL LIBRO “NON FRAINTENDERMI”: “PARLARE NON È COMUNICARE. BISOGNA PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DI CIÒ CHE L'ALTRO CAPISCE, PERCHÉ SE NON LO FA LA COLPA È NOSTRA”

 

 

 

Valeria Arnaldi per www.leggo.it

 

incomprensione2

Le liti in famiglia per motivi banali: chi va a fare la spesa e così via. I problemi sul lavoro, tra compiti che si comprendono male o battute che non si riconoscono come tali. Le incomprensioni - reali - nel mondo virtuale, tra toni che non si sentono, maiuscole dimenticate che diventano strilla e altro. Il fraintendimento è elemento ricorrente nella comunicazione di tutti i giorni, in ogni ambito. E i malintesi sono in crescita.

incomprensione

 

LE CAUSE I contenziosi davanti al giudice di pace - che spesso si trova a dirimere questioni nate proprio da malintesi - sono saliti negli ultimi anni. Erano poco meno di 978mila - 977.675 - nel 2016-2017, sono diventati quasi 997mila - 996.725 - tra 2018 e 2019. «Tengo da anni corsi di comunicazione per la Presidenza del Consiglio e il maggior numero di domande riguarda proprio il fraintendimento - spiega Irene Bertucci, socio fondatore e direttrice della scuola di comunicazione di Eidos Communication, nonché autrice del libro Non fraintendermi (HarperCollins) - Siamo tutti concentrati su ciò che diciamo, non su quello che l'altro comprende».

IRENE BERTUCCI

 

I SOCIAL La tecnologia, con il dialogo a distanza, veloce, senza volto, ha complicato le cose. «Nella comunicazione in presenza, il non verbale aiuta molto. Sui social, se non stiamo attentissimi alle parole o non usiamo emoticon c'è il rischio che l'altro possa fraintendere».

 

IL SENSO DI COLPA Il problema affonda le sue radici nell'infanzia. «Ognuno ritiene di poter dire la sua e di avere ragione, quindi se l'altro non capisce è cattivo. Il fatto è che siamo stati abituati, fin da bambini, a un linguaggio basato su premio e punizione, senso di colpa e vergogna. Niente compiti, niente gita e simili.

 

Questo tipo di frase ci ha convinti che il nostro comportamento generasse le emozioni dei nostri genitori e, divenuti adulti, ci fa pensare che le nostre emozioni derivino dagli altri, mentre nascono dai nostri bisogni.

 

irene bertucci non fraintendermi

Un conto è dire Non mi hai chiamata nel weekend, mi sono dispiaciuta, altro è specificare Mi sono dispiaciuta perché volevo condividere dei pensieri con te. Nel primo caso, chi ascolta si mette sulla difensiva, nel secondo chi parla chiarisce che il dispiacere è legato al suo desiderio».

 

LE SOLUZIONI Cosa si può fare, dunque, per capirsi meglio? «Parlare non è comunicare. Dobbiamo partire dal presupposto che ogni persona è un paese nuovo. Si riesce a creare una comunicazione a prova di conflitto se ci si sintonizza sul modo di essere dell'altro. Comunicare senza fraintendimenti significa prendersi la responsabilità di ciò che l'altro capisce, perché se non lo fa la colpa è nostra».

 

incomunicabilita

 

Gli interventi

Alessia Lautone, direttrice Lapresse: Mai invitata dai compagni di liceo per un malinteso

 

Ero al liceo e i miei compagni si vedevano di pomeriggio, o la sera, ma nessuno mi chiedeva di uscire. E io, troppo orgogliosa per fare il primo passo ma, in fondo, anche troppo insicura per avvicinarmi, restavo nel mio.

 

alessia lautone

Tanti scherzi a scuola, poi nulla. Nessuna eccezione, neanche dal compagno di banco che mi prestava il quaderno di matematica per non farmi beccare impreparata. Un giorno ci troviamo a studiare insieme e io, all’improvviso, chiedo: «Perché non mi chiamate mai quando uscite?».

 

Lui, arrossisce e risponde: «Abbiamo sempre creduto che non saresti mai venuta con noi… Pensavamo ti vedessi con quelli più grandi». Iniziano qui i fraintendimenti della mia vita e continuano ancora oggi. Nonostante io abbia imparato a essere diretta, troppo diretta. La verità sempre sbattuta in faccia senza filtri e senza mezze misure. Senza possibilità di fraintendimenti, quindi. Penso io.

incomunicabilita 2

 

E invece vengo fraintesa ancora, quasi sempre. Allora mi affanno a essere ancora più diretta, in un crescendo di verità malsane che distruggono l’interlocuzione e, mannaggia a me, nella maggior parte dei casi, anche noi interlocutori, che, comunque, continuiamo a non capirci. Cosa non funziona in me? Nel tragitto tra la mia bocca e l’orecchio altrui, il messaggio compie giri inesplorati e inimmaginabili. E io torno a essere quella liceale, incompresa e incomprensibile.

 

 

Pierluigi Diaco, conduttore RaiDue e Rai RadioDue : Il guaio è l’ossessione di voler avere ragione

Comprendersi sarebbe molto più facile se imparassimo ad ascoltare l’altro senza pretendere di capirlo in un attimo, di poterlo giudicare con facilità, di pensare di intenderlo in pochi istanti.

 

pierluigi diaco ti sento

Ci si fraintende quando smettiamo di capire le ragioni altrui: si equivocano la cattiva e la buona fede dell’altro se perseveriamo nelle nostre convinzioni, se ci relazioniamo partendo da una tesi precostituita su chi ci sta davanti, se l’ego si sostituisce al nostro già compromesso equilibrio interiore.

 

Le geografie affettive che animano la nostra esistenza sono spesso compromesse dall’ossessione di voler avere ragione, dall’incapacità di ammettere con un sorriso i nostri errori, dalla quella pericolosissima voglia di giudicare che si impossessa di noi a tal punto da perdere la visione, lo sguardo largo, il senso di ciò che ci circonda.

 

irene bertucci

Nel mondo del lavoro così come nella vita privata siamo soliti ripetere gli stessi errori: alla sincerità preferiamo la diplomazia o la falsità, alla franchezza la furbizia, al coraggio l’aggressività. Ammettiamo solo a noi stessi le nostre fragilità e, incapaci di condividerle per la paura di apparire deboli o disarmati, millantiamo una sicurezza che più delle volte fa tenerezza. Dovremmo tutti imparare a capire che non c’è risorsa migliore che ascoltare e capire davvero le ragioni degli altri per iniziare, qualora volessimo, a guardare e a guardarci con occhi nuovi.

 

 

 

Emanuela Falcetti, conduttrice RaiRadioUno

EMANUELA FALCETTI

Io la chiamo incomprensione, ambiguità, ipocrisia. Quando si parla non esiste un fraintendimento buono, il lapsus involontario, l’errore innocente. La responsabilità del fraintendimento è spesso condivisa, noi viviamo immersi in questa forma di ambiguità. Il fraintendimento e il suo carico di incomprensioni sono, per esempio, il pane quotidiano della comunicazione mediata dal computer.

 

incomprensione

La rapidità, la mancanza di tempo, il vocabolario rattrappito dei tweet, la sua grammatica scandalosamente sintetica, ci trascinano nel regno dell’incomunicabilità. Ovviamente, c’è una grande varietà di modi con i quali non ci si comprende, diversi livelli di responsabilità, ma in fondo a tutte le nostre parole, ai nostri fragili ponti fatti di parole, si nasconde uno scandaloso disinteresse per la comprensione reciproca. Uno dei grandi killer di questa nuova forma di solitudine è il “sentito dire”. Quasi più nessuno ha il coraggio di dire, “non ho capito” o “non lo so”. Pochi hanno il privilegio di usare il grande antidoto al caos del fraintendimento: fare domande, chiedere perché.

IRENE BERTUCCIirene bertucci

ipocrisiahikikomori 9incomprensione incomunicabilita ipocrisia 19pierluigi diaco ti sento 1ipocrisia 9ipocrisia 20pierluigi diacolite di coppia

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….