carla signoris crozza

SIGNORE & SIGNORIS - LA FORTUNA DI MAURIZIO CROZZA? AVER SPOSATO CARLA SIGNORIS: “IL TRADIMENTO? BISOGNA ACCETTARE CHE NON SIAMO INFALLIBILI…DEL RESTO, RAGAZZE, GUARDIAMOCI ATTORNO: A ME A VOLTE SEMBRA DI ESSERE UNA VOLPE IN UN POLLAIO, IN GIRO CI SONO DEGLI UOMINI BELLISSIMI - LA CHIRURGIA ESTETICA? È GIUSTO FARE UN PO' DI MANUTENZIONE…”

Federica Lamberti Zanardi per “il Venerdì - la Repubblica”

 

CARLA SIGNORIS

Un'intervista con Carla Signoris dovrebbe avere l'audio. La sua risata dice ogni cosa di lei: calda, coinvolgente, autoironica. Parla di tutto: dall'amore ai figli e alla chirurgia estetica, senza mai prendersi sul serio eppure dicendo cose molto serie, con quel sorriso che ti avvolge e che ha fatto la sua fortuna. «Mi riconosco nella leggerezza calviniana» chiosa l'attrice genovese, 30 anni di carriera fra teatro, cinema, tv e tre libri di successo che parlano del matrimonio in modo comico e paradossale (Mio marito è un deficiente, Meglio vedove che male accompagnate e Penelope si arrabbiò).

CARLA SIGNORIS

 

L'abbiamo incontrata a Roma a due passi da via Teulada, dove sta registrando Grande amore, un programma sui sentimenti in onda da domenica 14 aprile, su Rai3. Cinque puntate che trattano ogni volta un aspetto particolare del rapporto di coppia, partendo da storie celebri, come quelle tra Liz Taylor e Richard Burton o tra Dalida e Luigi Tenco, per confrontarle con quelle di persone comuni. Il filo rosso che lega le coppie normali a quelle famose è l'ostacolo che hanno dovuto affrontare per amarsi: l'alcolismo, la depressione, la mancanza di libertà, l'infedeltà, l'opposizione familiare.

 

Nel programma, gli amori delle star finiscono quasi sempre male mentre quelli dei comuni mortali hanno un lieto fine. Secondo lei perché?

«Vivere una vita così esibita può rendere fragili. Devi essere corazzato per sopportare bene il successo. Comunque ci sono molte coppie del mondo dello spettacolo che sono riuscite ad andare avanti nel tempo».

 

signoris

Un esempio siete lei e Maurizio Crozza, sposati da 27 anni.

«Tocchiamo ferro... Finora continua felicemente».

 

Stia tranquilla non le faccio la domanda idiota: qual è la ricetta per far durare un amore...

«Guardi, le risponderei: culo».

 

Non litigate mai?

«Noi litighiamo moltissimo».

 

carla signoris mister felicita

Su cosa?

«Sulle stupidaggini, quelle cose che poi passano. Sui temi importanti si discute e ci si confronta. Parlare è una cosa importantissima in una coppia. Non siamo uguali, non ragioniamo nello stesso modo ed è giusto che ognuno rispetti il sentire dell'altro. Bisogna trovare un equilibrio in un movimento costante. E poi discutere è bellissimo. Quando parlo di politica con Maurizio mi diverto come una pazza».

 

Fa le imitazioni?

«No, a casa non le fa. Di solito le scopro in televisione».

 

Non c'è competizione fra voi due?

«Non mi sembra. Quando parto per lavoro Maurizio con aria mogia mi chiede: "Ma quando torni?". E pensa: i ragazzi sono da soli a Genova, io sono a Milano, come faccio se mi succede qualcosa? È un grande ipocondriaco. La sua è pigrizia, non competizione».

 

In una storia d'amore quali cose creano ferite incurabili?

CARLA SIGNORIS E MAURIZIO CROZZA

«Credo che si possa superare un po' tutto. Non si può accettare solo la violenza.

Se ci arrivi chiudi subito».

 

Fino a che punto vale la pena restare con l'altro?

«Nel programma raccontiamo la storia di una coppia dove lei prima era un' alcolista, poi, dopo la morte del figlio, ha perduto al gioco il milione di euro avuto come risarcimento.

Eppure suo marito le è rimasto accanto, l'ha aiutata a venirne fuori. Per quest' uomo salvare la sua donna voleva dire salvare sé stesso».

 

Della storia d'amore fra Onassis e Maria Callas raccontate passione e scappatelle.

CARLA SIGNORIS

Quanto conta in una relazione d'amore la lealtà?

«Quasi tutto. Io devo avere fiducia nella persona che amo, sapendo che questa persona può anche mentirmi ma prima o poi mi dirà la verità. Non credo nella ricetta "meglio non raccontarsi tutto". Dirsi la verità può essere molto doloroso ma è anche un momento di crescita. Bisogna accettare che non siamo infallibili. Del resto, ragazze, guardiamoci attorno: a me a volte sembra di essere una volpe in un pollaio, in giro ci sono degli uomini bellissimi».

 

Il tradimento ha lo stesso valore per uomini e donne?

«Gli uomini fanno più fatica ad accettare il tradimento. Le donne, invece, pensano che possa accadere, ma solo se c'è un momento di crisi, se qualcosa non va».

 

Ed è così?

CARLA SIGNORIS

«Assolutamente no, a volte gli uomini tradiscono anche quando sembra andare tutto bene. Se lui è molto gentile, ti devi fermare a pensare: oddio, cosa sta succedendo?».

 

Lei ha due figli, Giovanni e Pietro. Se avesse avuto una femmina che cosa le avrebbe insegnato?

«Mi sono così pentita di non aver continuato ad avere figli, mi piace tantissimo fare la mamma. A una ragazza avrei insegnato a dare molta importanza alla sua identità, a fare azioni in cui si potesse riconoscere, a rispettarsi sempre. A volte, quando sei giovane, puoi fare una serie di cazzate, ma poi tutto torna: la famiglia che hai avuto, le scuole che hai frequentato, gli amori che hai scelto».

 

carla signoris le leggi del desiderio

Che tipo di ragazza è stata?

«Molto agitata. Non mi sono mai drogata né fatto cose strane. Ma litigavo sempre con mia madre. Che ho riscoperto col tempo. La pensavo a rimorchio di mio padre, invece era molto più moderna di quanto immaginassi».

 

Moderna come la mamma che interpreta nel nuovo film di Riccardo Milani, Ma cosa ci dice il cervello, che uscirà il 18 aprile?

«Quella è totalmente matta. Nel film sono la madre di Paola Cortellesi, che è una donna triste e fa un mestiere noiosissimo ma nasconde un segreto pazzesco. Io invece sono esuberante, vado alle feste mascherata da Jessica Rabbit e sono tutta rifatta. Ho girato il film con le labbra a canotto, l'occhio botulinato. Non lavorerò più, lo so...».

CARLA SIGNORIS

 

Cosa pensa della chirurgia estetica?

«È giusto fare un po' di manutenzione. La facciamo alla carrozzeria dell' auto, perché non farla al nostro corpo? Per noi attrici l'aspetto fisico è importante».

 

Se non avesse fatto l'attrice che lavoro avrebbe fatto?

«La psicoanalista. Mi piace moltissimo ascoltare le persone, le loro storie. Per esempio, adesso vorrei essere io a fare le domande a lei. Fare l' attore è un lavoro così doloroso. Sei sempre in discussione, e la stabilità non esiste. Se non lavori non sei in vacanza, sei disoccupato. Però, in fondo, noi attori stiamo sempre solo giocando. Vuole sapere l' ultimo gioco?».

 

Sentiamo.

«A novembre mi chiama Giua, una cantautrice ligure molto brava, e mi dice: "Carla ci verresti con me a Sanremo?" E io: "Ma sì, certo". Non avevo nemmeno messo giù il telefono che ho chiamato il mio analista e gli ho detto: "Attenzione qui c' è il rischio di andare in gara a Sanremo". Ma non ci hanno preso. Però il 29 marzo esce il disco: si chiama Feng Shui e mi sono tanto divertita a inciderlo».

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?