daniele singapore

SINGAPORE AL VAPORE: LA STORIA DI DANIELE, L'ITALIANO CHE SANIFICA LA CITTÀ-STATO - ESPERTO DI MICRO-ORGANISMI (E COME AMMAZZARLI), HA LAVORATO IN ITALIA E MYANMAR: ''SONO ENTRATO IN TUTTE LE 'DARK SIDES'. DAL RETRO DEGLI ALBERGHI A 5 STELLE INFESTATI DA SCARAFAGGI AI VILLAGGI TURISTICI IN ISOLE VERGINI DOVE GLI OPERAI VENGONO ATTACCATI DA SERPENTI VOLANTI, O NEGLI SLUMS CHE CIRCONDANO I QUARTIERI DEI RICCHI, DOVE LE CASE SONO PALAFITTE COSTRUITE SOPRA TAPPETI DI RIFIUTI E ZANZARE. ORA LOTTO CONTRO IL CORONAVIRUS E POSSO DIRVI CHE…''

 

Dal blog di Andrea Salvadore, www.americanatvblog.com

 

daniele sanificatore a singapore

“È ancora notte ma dobbiamo essere i primi ad entrare e quindi, in silenzio, usciamo dal furgone. Accendiamo la prima sigaretta e la fiamma dell’accendino ci illumina il viso, che nasconde la preoccupazione. Ci fermiamo un attimo, al cancello, soffiandogli contro il fumo, come per stemperare la tensione. Guardo i miei compagni, sorrido e sono ricambiato: questo basta per riportarci al rituale della nostra professione. Ci allacciamo le scarpe, poggiandole sul paraurti del furgone, entriamo nella tuta dityvek, come bianchi fantasmi, ci allacciamo a vicenda le maschere (stringendole anche troppo) guanti blu e copriscarpe. Infine alziamo gli ULV: la vestizione è stata completata. Ci aprono le porte a distanza, in sicurezza, ed entriamo.”

 

Così scrive Daniele, 35 anni, nato a Como e cresciuto a San Giuliano Milanese.

Lavora nella sanificazione a Singapore dal gennaio di quest’anno, dopo esperienze in Italia e in Myanmar. Carlotta, cooperante italiana oggi in Tunisia, ha incontrato Daniele a Yangon, in Myanmar e mi ha dato il suo contatto.

Continua Daniele.

 

“Un giorno mentre mi si scaricava la batteria del lettore CD partecipai ad un gioco investigativo di patologia vegetale applicata. Mi divertiva. Da sintomatologie e stagioni diverse, dovevo capire quale fungo, insetto o batterio avesse infettato la pianta e agire in tempo prima che la situazione diventasse irreversibile. È lì che è iniziato il gioco di approfondire non tanto le piante quanto i patogeni, capire come funzionavano e come influivano sui processi della pianta. E più studiavo, più capivo e più mi piaceva.

sanificatori a singapore

Una volta diplomato mi sono ritrovato tra le mani uno strano corso di laurea titolato “Protezione delle piante”. Venti iscritti al primo anno. Cinque rimasti alla fine. Più che un corso di laurea erano lezioni private.

 

Di mattino seguivo i corsi e la sera lavoravo al McDonalds.

Il giorno dopo la laurea ho cominciato a lavorare per una multinazionale della disinfestazione e disinfezione come stagista dell’ufficio tecnico.

 

All’epoca il settore era in fase di espansione e serviva inserire laureati per dare una parvenza scientifica a quelli che fino a qualche tempo prima erano chiamati “Ciaparat”.

Assunto a tempo indeterminato dopo 3 anni ero il piu’ giovane Area Manager della storia dell’azienda. A soli 28 anni gestivo 5 milioni di euro di fatturato e più di 50 persone, tutte più grandi di me. Un lavoro infernale, 24 ore su 24 per cercare di essere all’altezza delle aspettative. E uno stipendio da fame. Ma era l’estero il mio obiettivo, specialmente il terzo mondo. E cosi inviai un curriculum ad una azienda australiana che cercava un Service Manager da piazzare nella loro filiale in Myanmar.

 

Io non sapevo neanche dove fosse il Myanmar. Dopo un mese ero Operation Manager e dopo tre mesi Country Manager, responsabile di tutto il paese. E così sono entrato in tutte le “dark sides” del Myanmar, e più erano dark e più mi incuriosivano. Dal retro degli alberghi a 5 stelle infestati da scarafaggi a supportare la costruzione di villaggi turistici in isole vergini dove è normale che gli operai vengano attaccati da serpenti volanti o sciami di zanzare oppure negli slums che circondano i quartieri dei ricchi, dove i bambini vengono partoriti in casa e le case sono palafitte costruite sopra tappeti di rifiuti e ancora zanzare.

sanificatori a singapore

Dopo un paio di anni avevo capito che il mio tempo in Myanmar era esaurito. E cosi ho cercato ancora.

 

Tornare a casa sarebbe stata una buona idea ma ho ricevuto tante offerte con progetti incredibili e poi quando si andava a parlare dello stipendio finiva sempre con “tranquillo che tanto poi si vedrà”. E cosi’ i giochi si decisero su tre fronti.

Una multinazionale a Trinidad e Tobago, un progetto come Pest Control Division Manager in Cambogia o Operation Manager a Singapore.

 

Ero seduto sulla navetta Orio al Serio – Milano piazza Duomo e ad un tratto il cellulare si illuminò. Mail – da Winston Baptista – Singapore – “si e’ liberato il posto per cui lei ha inviato l’application”. Nell’esatto momento in cui stavo leggendo il messaggio e il mio cuore incominciava a palpitare, tra paura ed eccitazione, dalle casse della radio centralizzata dell’autobus è partita una vecchia canzone degli anni 70, che non avevo mai sentito prima, “Singapore vado a Singapore, vi saluto care Signore”. I Nuovi Angeli. Passai il doppio colloquio e il primo di gennaio ero su un aereo Milano-Singapore. Dopo 15 giorni e’ arrivato il Coronavirus  ed è partita questa guerra in prima linea.

sanificatori a singapore

 

Dopo una prima ondata , che sembrava completamente domata, ad aprile è arrivata la seconda a Singapore e ha colpito i dormitori dei lavoratori stranieri. Immense strutture localizzate nelle periferie di Singapore dove indiani, bengalesi e cingalesi sono “alloggiati” dalle aziende dell’industria delle costruzioni di Singapore, che lavorano ad esempio per la metropolitana. Nei dormitori sono ammassati in 290.000.

 

L’infezione pare sia partita al Mustafa Center nella Little India, centro di ritrovo per la comunità indiana, le domeniche. Da lì la trasmissione all’interno dei dormitori dove si condividono stanze, bagni e cucine e’ stato un attimo, arrivando ad oggi alla stima di circa 31.000 casi, in aumento di 800 al giorno.

sanificatori a singapore

 

Il governo di Singapore ha messo in quarantena i dormitori (divisione personale sano da quello malato e controllo degli accessi per evitare eventuali fughe) obbligato i datori di lavoro a verificare lo stato igienico sanitario dei luoghi in cui abitano e fatto partire le campagne di disinfezione delle aree in quarantena.

Noi siamo stati chiamati ad operare in queste zone rosse.

 

Entriamo giornalmente con circa 7-12 uomini su 4/5 dormitori/giorno, e in ogni dormitorio rimaniamo dalle 2 alle 3 ore con break ogni ora e un quarto per respirare e bere acqua in aree “sicure” (l’area sicura la creiamo al momento dell’arrivo sanificando una zona dove nessuno può accedere). Ad ogni ingresso seguiamo i protocolli da guerra batteriologica (vestizione, maschera facciale, guanti, copriscarpe – trattamento come ULV e pulizia delle zone ad alto rischio -decontaminazione prima di uscire e ancora decontaminazione del

sanificatori a singapore

veicolo mentre tutto il materiale “usa e getta” viene smaltito).”

 

Ho chiesto poi a Daniele del costo della vita a Singapore e come se la cava. Mi ha detto che se si vive come un local va bene, cioè mangiando indiano, cinese, malesiano, prendendo mezzi pubblici (“efficienti e convenienti, circa 90 centesimi”) e affittando una stanza in un “bel condo di Little India per circa 850 euro al mese”. C’è poi il lusso “birretta (alcolici cari) che costa 7 dollari locali”.

 

Scrive altro Daniele, che dice di “essere impacciato con le parole scritte”. A me non sembra. Il suo racconto, da San Giuliano Milanese a Singapore, allarga lo sguardo su questo virus viaggiatore. Ci dice come colpisce, in misura maggiore, le comunità più fragili. Quelle che convivono nelle metropoli che erano, per tutti noi, proiettate nel futuro. Una storia globale.

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…