attentato sparatoria mosca putin yevgeny manyurov

SOLO UNA COINCIDENZA? – L’ATTENTATO A MOSCA È ANCORA UN MISTERO, MA NON SEMBRA UN CASO CHE SIA AVVENUTO ALLA VIGILIA DELL’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEI SERVIZI SEGRETI RUSSI – MENTRE L’ASSALITORE, UN EX GUARDIA  SPARAVA ATTORNO ALLA LUBKAMKA, PUTIN STAVA LODANDO LE FORZE DI SICUREZZA PER AVER IMPEDITO 33 ATTACCHI NEL 2019. MA NON QUELLO CHE ERA DIRETTO PROPRIO A LORO… – VIDEO

yevgeny manyurov, l'attentatore di mosca

1 – RUSSIA, MEDIA: AUTORE SPARATORIA SEDE FSB ERA 39ENNE RUSSO

(LaPresse/AFP) - I media russi hanno identificato in un 39enne di una città vicino Mosca l'uomo che ieri ha aperto il fuoco vicino al quartier generale vicino a un ufficio dei servizi di sicurezza Fsb, uccidendo un agente e ferendo cinque persone.

 

vladimir putin al concerto per i servizi segreti russi

Sebbene non vi sia stata alcuna conferma ufficiale dell'identità dell'autore della sparatoria dalle forze di sicurezza, i media russi hanno riferito che l'uomo era una ex guardia di sicurezza che viveva nella città di Podolsk, circa 40 chilometri (25 miglia) a sud di Mosca. Numerosi canali del servizio di messaggistica di Telegram hanno pubblicato una foto del killer da morto, un uomo barbuto con gli occhiali con la faccia insanguinata. Il tabloid Komsomolskaya Pravda e il canale televisivo Ren hanno riferito, citando un inquirente, che il presunto aggressore avesse un arsenale di sette pistole che possedeva legalmente

vladimir putin agente del kgb

 

2 – QUEL SANGUE ALLA VIGILIA DELL'ANNIVERSARIO DEI SERVIZI SEGRETI

Rosalba Castelletti per “la Repubblica”

 

attentato a mosca 1

In piazza Lubjanka dove oggi scintillano le luminarie natalizie, fino al 1991 si ergeva la bronzea statua di Felix Dzerzhinskij. Fu lui a fondare il 20 dicembre di 102 anni fa la "Commissione straordinaria di tutte le Russie per combattere la controrivoluzione e il sabotaggio", sigla VChK, soprannominata "Cheka", l' antenata dei famigerati servizi segreti Kgb, gli odierni Fsb nel mirino della sparatoria di ieri a Mosca. Che l' attentato sia avvenuto alla vigilia dell' anniversario non è una coincidenza, concordano osservatori e analisti. «È una firma terroristica», ha detto a Komsomolskaja Pravda il colonnello Aleksej Filatov, veterano del Gruppo Alfa, unità delle forze speciali.

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 14

 

Quando fondò la Cheka, il caparbio rivoluzionario polacco Dzerzhinskij, o "Felix di Ferro", sostenne che l' agente segreto sovietico ideale dovesse avere «mani pulite, testa fredda e cuore caldo». La missione era combattere i nemici del popolo, reali o immaginati. E per ospitarli nacque il Gulag, il vasto impero sovietico dei campi di lavoro. La Cheka ha cambiato più volte sigla: da Gpu a Nkvd fino a Kgb, il nome che avrebbe mantenuto finché non crollò a pezzi insieme all' Urss nel 1991 e che l' avrebbe resa famigerata durante i decenni della "guerra fredda".

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 28

 

attentato a mosca

Ma nonostante l' alfabeto di acronimi ha sempre mantenuto il suo ruolo di "spada e scudo" della Rivoluzione. E i temuti agenti dei servizi segreti russi hanno continuato sino ai giorni nostri a ricevere lo stipendio il 20 del mese, a celebrare ogni 20 dicembre il loro anniversario e a chiamarsi "chekisti". Lo stesso presidente russo Vladimir Putin rivendica con orgoglio l' appellativo dopo aver servito nel Kgb per 16 anni fino a diventarne colonnello e poi direttore dell' odierno Fsb. Sotto di lui, la polizia segreta, oggi chiamata Servizio di sicurezza federale o Fsb, è tornata a essere guardiano dello Stato e venerata élite come ai tempi di Felix.

 

attentato a mosca 3la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 29

Ieri proprio mentre l' ignoto assalitore si muoveva armato di kalashnikov attorno alla Lubjanka, quartier generale dell' ex Kgb, poco dopo aver tenuto l' annuale conferenza stampa per 4 ore e 18 minuti, Putin lodava le forze di sicurezza per aver «impedito 33 attacchi terroristici» nel 2019 aprendo al Cremlino un concerto dedicato al loro "compleanno". Ieri tra l' altro era la Giornata dei servizi di controspionaggio militare, i Vkr, impegnati anche contro i jihadisti in Siria e i guerriglieri nel Caucaso. Un' altra coincidenza non casuale, stando a qualche commentatore televisivo. Seppure fosse chiaro che la missione sarebbe stata suicida e seppure il bilancio non sia stato infine così pesante (un morto e cinque feriti), colpire l' Fsb a cavallo delle due date è stato comunque un «successo dal grande valore simbolico », ha riconosciuto persino il giornalista filogovernativo Andrej Medvedev.

il rapporto del kgb su vladimir putin

 

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 33

C' è chi sui social non ha mancato di ironizzare sulle parole del presidente notando che i servizi segreti non siano riusciti a sventare proprio l' attacco terroristico mirato contro di loro. Ma nella Russia guidata da un ex agente del Kgb, dell' attacco i tg serali hanno parlato solo in coda.

sparatoria alla lubjanka di mosca 1la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 25la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 4la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 32la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 26la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 1la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 27la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 23la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 20la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 5la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 22la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 7la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 6la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 21la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 10la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 11la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 13vladimir putin al concerto per i servizi segreti russila conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 8sparatoria alla lubjanka di moscala conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 9la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 12la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 16la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 15la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 17sparatoria alla lubjanka di mosca 2Sparatoria alla Lubjanka di Moscaattentato a mosca 2Sparatoria alla Lubjanka di Mosca 1Sparatoria alla Lubjanka di Mosca 2

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)