jo song gil

SONG TO SAY GOODBYE - LA SPY STORY INTERNAZIONALE DI JO SONG-GIL, IL PIÙ ALTO FUNZIONARIO NORD COREANO A DISERTARE DAL 1997: SCOMPARSO NEL NULLA ALLA FINE DEL 2018, DOPO ESSERE STATO SEGNALATO A ROMA, IN EUROPA E IN ASIA - IL MISTERO DELLA FIGLIA 17ENNE, RIMPATRIATA A PYONGYANG DOPO UN BLITZ DEGLI AGENTI SPECIALI DI KIM ALL’EUR PER PRELEVARLA CHE MISE IN IMBARAZZO IL GOVERNO ITALIANO...

Jo Song-gil

1 – JO SONG-GIL È AL SICURO IN COREA DEL SUD DAL LUGLIO DEL 2019! https://m.dagospia.com/l-ex-ambasciatore-nord-coreano-a-roma-jo-song-gil-e-in-corea-del-sud-ha-trovato-rifugio-dal-249120

 

2 – ITALIA SOTTO ACCUSA PER IL CASO DELLA FIGLIA DELL’AMBASCIATORE NORDCOREANO DISSIDENTE SPARITA A ROMA (DAGOSPIA - 21 FEBBRAIO 2019)

 

https://m.dagospia.com/la-figlia-dell-ambasciatore-nordcoreano-dissidente-rimpatriata-italia-sotto-accusa-e-salvini-196197

 

3 – IL DIPLOMATICO CHE TRADÌ KIM SPARITO A ROMA, ORA È A SEUL

Cristiana Mangani per “Il Messaggero”

 

Scomparso nel nulla alla fine del 2018, è riapparso ora a Seul, dopo che la sua presenza era stata segnalata a Roma, in Europa e anche in Asia. Jo Song-gil, ex ambasciatore nordcoreano in Italia, ha trovato rifugio in Corea del Sud, aprendo il fronte a una guerra diplomatica tra lo stato del Nord e quello del Sud.

kim jong un alla riunione del politburo con sigaretta in mano

 

La notizia è arrivata attraverso la pagina Facebook di un deputato dell' opposizione da Seul. E il rifugio inaspettato scelto da Jo Song-gil lo rende il più alto funzionario di Pyongyang a disertare dal 1997 quando a fuggire al Sud fu Hwang Jang-yop, un dirigente del partito dei lavoratori al potere che era stato molto vicino a Kim Jong Il, padre dell' attuale leader Kim Jong Un.

 

Il POST

song hye rim moglie di kim jong il

«Si è scoperto che l' ex ambasciatore (ad interim) Jo Song-gil è entrato in Corea del Sud a luglio 2019 ed è sotto la protezione delle autorità», ha scritto sul social il deputato Ha Tae-keung, del partito di opposizione sudcoreano People Power Party. Diverse fonti citate dalla Yonhap hanno poi confermato che Jo, 49 anni, è al Sud con la moglie, dopo il passaggio in un Paese terzo. La notizia non ha ancora l' ufficialità e, probabilmente, non la avrà mai. Di certo intorno alla sua fuga si sono scatenate vendette, diserzioni, rapimenti e richieste di asilo.

 

jo song gil

Le ipotesi su che fine avesse fatto il diplomatico si sono rincorse per settimane. Gli elementi per una spy story internazionale c' erano tutti, anche perché dopo la sua scomparsa e quella di sua moglie, con una mossa che ha creato un certo imbarazzo al nostro paese, la figlia 17 enne è stata rimpatriata a Pyongyang dopo che agenti speciali nordcoreani avevano effettuato un blitz nell' abitazione dell' Eur per prelevarla.

 

In un primo momento si è parlato anche di un possibile rapimento di Song-gil, ma a smentire questa ipotesi a fine gennaio del 2019, è stata la notizia della furia del leader nordcoreano Kim Jong-un per la sparizione del suo ambasciatore, tanto che aveva licenziato diversi esponenti di alto livello, incluso un suo lontano cugino, Ho Chol, funzionario del ministero degli Esteri a capo della divisione che controlla la lealtà dei diplomatici alla leadership.

KIM JONG UN

 

E ora la presenza al Sud di Jo è la conferma della diserzione, che mesi fa era stata attribuita alla pressione alla quale era sottoposto per procurarsi beni di lusso a favore di Pyongyang. E la sede diplomatica di Roma pare che fosse un nodo cruciale per operazioni di questo tipo.

 

I DISSIDENTI

A dare una mano alla fuga, secondo i media di Seul, sarebbe stato il gruppo dissidente nordcoreano Free Joseon, autoproclamatosi governo in esilio. Non si sa ancora dove sia stato ospitato Jo prima di arrivare in Corea del Sud, ma a quanto chiarito in passato proprio da Seul il diplomatico era in cerca di asilo in un Paese terzo sotto la protezione del governo italiano e di altri.

jo song gil

 

Il National Intelligence service, l' agenzia di 007 sudcoreana, non «ha potuto confermare» i dettagli della vicenda per motivi di sicurezza. Lo stesso gruppo, in passato, aveva aiutato la famiglia di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano, dopo il suo omicidio all' aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia, nel 2017.

KIM JONG UN E LA SORELLA

 

Jo avrebbe voluto tenere segreta la sua presenza in Corea del Sud per i timori di ritorsioni contro sua figlia e altri familiari residenti in Corea del Nord. Di solito, proprio per prevenire le fughe, i diplomatici del Nord sono costretti a lasciare in patria diversi componenti della famiglia, soprattutto i bambini. A lui, invece, era stato concesso di raggiungere Roma nel maggio 2015 con moglie e figlia in quanto - ha ricostruito nei mesi scorsi il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo - appartiene a una famiglia privilegiata: «figlio o genero di un funzionario dei livelli più alti».

 

LA DICHIARAZIONE

jo song gil

Prima di Jo, Thae Yong Ho, ex funzionario dell' ambasciata nordcoreana a Londra, era stato il più anziano diplomatico a disertare in Corea del Sud. Trasferitosi a Seul nel 2016 è stato eletto all' Assemblea Nazionale quest' anno. In questi giorni ha rilasciato una dichiarazione nella quale esortava i media ad astenersi dall' esporre troppo Jo, per le possibili rappresaglie contro sua figlia. La fuga degli ambasciatori va ad aggiungersi ai circa 33.000 nordcoreani scappati al Sud dalla fine degli anni 90 per evitare la repressione politica e la povertà.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?