lentini cadaveri trovati

STAVA CERCANDO DI AMPLIARE LA CLIENTELA? – IN SICILIA, UN IMPRESARIO DI POMPE FUNEBRI È STATO ARRESTATO PER AVER UCCISO UNA DONNA E LA FIGLIA – I CARABINIERI SONO STATI ALLERTATI DA UN VICINO, CHE HA SENTITO UN FORTE ODORE PROVENIRE DA UN APPARTAMENTO. QUANDO SONO ARRIVATI HANNO TROVATO UN CORPO IN DECOMPOSIZIONE SU UN DIVANO – MESI FA L’UOMO ERA STATO INDAGATO PER AVER OCCULTATO IL CADAVERE DELL’AMANTE DELLA MADRE…

Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”

 

LENTINI CADAVERI TROVATI

Casi intricati come questo che vi racconteremo, difficilmente nascono fuori dalla Sicilia, non a caso patria di Andrea Camilleri e della sua creatura, il commissario Montalbano. Nemmeno i gialli di Simenon arrivano a questi arabeschi di morti, occultamenti, moventi misteriosi, dicerie di paese, passato e presente che s' intrecciano secondo rapporti che si intuiscono ma non si vedono distintamente, totale confusione tra vere e false piste.

 

Ma proviamo a fare ordine partendo dai nudi fatti. Un uomo di Lentini, Adriano Rossitto, 38 anni, impresario, manco a dirlo, di pompe funebri, ieri è stato fermato dai carabinieri per ordine della procura di Siracusa. L'accusa è di duplice omicidio e occultamento di cadavere. La sera di giovedì 8 luglio, in un condominio di Lentini, si diffonde un odore tanto nauseabondo quanto sinistro.

 

LENTINI CADAVERI TROVATI

Un inquilino chiama il 118 e il personale medico scopre, nell'appartamento dal quale proviene il fetore, il cadavere di una donna, riverso su un divano, in avanzato stato di decomposizione. In quell'abitazione vivevano madre e figlia, Francesca Oliva e Lucia Marino, di 89 e 56 anni. Il corpo, si apprende, è quello della figlia.

 

Come se la scena non fosse già abbastanza enigmatica, si aggiunge il fatto che la madre sembra scomparsa, e anche nei giorni successivi risulta irreperibile. Gli investigatori si spremono le meningi per rispondere ai primi quesiti: che diavolo è successo alla figlia, qual è la causa della sua morte? E perché la vecchia madre, con la quale conviveva, non era in casa? E dov' era finita ora? Una prima luce nel buio viene, come spesso accade, dalle videocamere di sorveglianza vicine alla casa delle due donne, che mostrano la madre - presumibilmente negli ultimi giorni di vita della figlia -, che si allontana in compagnia di un uomo, Rossitto.

LENTINI CADAVERI TROVATI

 

Ed è stato lui a fornire agli inquirenti indicazioni utili per scoprire il corpo della madre, ritrovato in un garage di Lentini, chiuso in una bara e avvolto in una pellicola di plastica. Un modo decisamente originale, quasi singolarmente rituale, di sistemare un cadavere. C'è da dire che il sospettato, nondimeno, ha continuato a negare ogni responsabilità nella morte delle due donne; tuttavia il pubblico ministero, non ritenendo la sua difesa convincente, ha emesso il fermo.

LENTINI CADAVERI TROVATI

 

NASTRO RIAVVOLTO

A questo punto, come al cinema, bisogna fare un flashback, un salto indietro di qualche mese, al settembre scorso, quando il sospettato era stato arrestato in merito a un caso, non meno grottesco, di soppressione di cadavere. Il 25 agosto 2019 era infatti stata ritrovata, in una zona di campagna, nascosta dietro un muro della contrada Ciricò nei pressi di Carlentini, una body bag (le sacche in cui si conservano i cadaveri), peraltro lacerata per qualche spostamento o altro motivo, con all'interno il corpo di un bancario in pensione della Carige di Lentini, Francesco Di Pietro.

 

LENTINI CADAVERI TROVATI

 Il cadavere era nudo, senza documenti e, per via dello strappo nella sacca, in avanzato stato di decomposizione. Anche allora gli inquirenti avevano dovuto sudare sette camicie, riuscendo prima, grazie all'analisi del DNA, a dare un'identità al morto, e poi indagando sulle sue frequentazioni, che portarono, circa un anno dopo, alla custodia cautelare di Rossitto con l'accusa di distruzione di cadavere.

 

Le ricostruzioni pubblicate allora dai giornali - tra l'altro smentite subito dal difensore di Rossitto, che le definiva solo "curtigghiu", cioè chiacchiere, dicerie di paese riprese dagli inquirenti - raccontavano che, secondo un'ipotesi investigativa che sembra uscita dal più puro folklore siciliano, il Di Pietro era morto mentre si intratteneva con la madre dell'arrestato, il quale, onde evitare la vergogna sulla sua famiglia, si sarebbe dato da fare per occultare il corpo dello sventurato. L'autopsia rivelò che l'uomo era morto per cause naturali, e il corpo non presentava segni di violenza.

 

LENTINI CADAVERI TROVATI

Alla fine, Rossitto fu rimesso in libertà. Fino a ieri, per l'appunto, quando di nuovo viene fermato per un episodio che, almeno all'apparenza, ha non poche analogie con quello passato. E che, come quello, sembra però avvolto in un denso mistero, circondato da molte domande senza risposta. Perché il sospettato avrebbe ucciso, come ipotizza l'accusa, le due donne? Quale il rapporto che legava le due donne, in particolare la madre, all'uomo? E, c'è una qualche relazione tra il caso del bancario e questo più recente?

 

ATTESA PER L'AUTOPSIA

pompe funebri

Poiché d'estate, sotto l'ombrellone, gli italiani si rilassano leggendo libri gialli, li sfidiamo a fornire qualche risposta a queste domande, che a noi, come, temiamo, agli investigatori (che non escludono il coinvolgimento di terzi), risultano non poco ardue. Di certo qualche pista emergerà dall'autopsia sulle due donne, che stabilirà le cause del decesso. Ma capire, ad esempio, perché la madre fosse in una bara, in un garage, avvolta in una pellicola, rimane complicato. Chissà che capolavoro ne avrebbe fatto il compianto Andrea Camilleri, di un intrigo così. Ma forse nulla, si sarebbe limitato a raccontare la realtà, che proverbialmente supera (in certi casi; spesso in Sicilia) la fantasia.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?