lamborghini porsche villa

STINCHI DI SANTO? NO, DI SINTI! VILLE, PORSCHE E LAMBORGHINI: LA VITA DORATA DEI FINTI POVERI: 11 DENUNCE A GENOVA – LA GANG, DI ORIGINE SINTI, SI ERA SPECIALIZZATA NELLE TRUFFE ONLINE ACCUMULANDO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO. I CITTADINI SINTI PERCEPIVANO PURE IL REDDITO DI CITTADINANZA. ORA DOVRANNO VEDERSELA CON UN'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA TRUFFA…

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

lamborghini

Il reddito di cittadinanza e la Porsche in garage. Parcheggiata vicino alla Lamborghini e alle Range Rover. In ville che solo a passarci davanti ci rimani di stucco, perché quanto varranno? Sicuramente uno che fatica ad arrivare a fine mese, che deve pure chiedere un sussidio allo Stato per mettere assieme il pranzo con la cena, non può permettersele. Residenze di lusso in Toscana, in Friuli Venezia Giulia, in Veneto. Mega appartamenti vista mare o arroccati sulle colline. Protetti da cinte murarie, recinzioni e reti di videosorveglianza che manco i bunker del narcotraffico.

 

Ad abitarci, però, era una gang di sinti che di truffe ne ha messe a segno almeno due: la prima sfruttando (illegittimamente) la card del reddito grillino; la seconda con un raggiro informatico, operato su larga scala, un giro d'affari che varrebbe mezzo milione di euro. A stare bassi. Sono finiti denunciati in undici, ieri, dalla polizia postale della Liguria: undici cittadini sinti tra i 35 e i 40 anni, imparentati tra loro e dediti ad attività illegali. Tanto che adesso dovranno vedersela con un'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

porsche

 

I SOSPETTI Gli agenti della postale (guidati dalla prima dirigente Lucia Muscari) si sono insospettiti dopo aver notato una coppia che si recava un po' troppo spesso negli sportelli di alcuni istituti di credito dell'alta Toscana e dello Spezzino per ritirare somme di denaro sempre più consistenti. Li hanno seguiti. Li hanno monitorati. Li hanno intercettati. Quelli erano i proventi di un'attività criminale molto articolata. E infatti gli inquirenti non escludono che il guadagno (tutto in nero) possa aver fruttato diversi milioni di euro.

 

villa con piscina

I 500mila euro che, per il momento, sono segnati sulle carte del faldone aperto dalle autorità, cioè, sarebbe solo la punta dell'iceberg. Una roba da capogiro. Tanto che per tutto il giorno di ieri le perquisizioni si sono concentrate ad Altopascio (in provincia di Lucca), a Chions e Cordenons (in quella di Pordenone) e ad Annone Veneto (nel Veneziano). Agivano sul web, sceglievano le loro vittime spulciando le inserzioni on-line e poi le spennavano portandogli via tutto quello che riuscivano a racimolare.

 

Un sistema collaudato, rodato. Usato centinaia di volte. Contattavano gli ignari utenti, fingevano di volerli pagare subito e si facevano dare le coordinate, i codici per il versamento. Solo che poi, invece di versare quanto pattuito, prosciugavano loro il conto.

 

 

DETTAGLI Son stati attenti anche ai minimi dettagli (per esempio: per garantirsi l'anonimato comunicavano unicamente attraverso la piattaforma di messaggistica immediata di Telegram oppure tramite Icq, il programma dell'azienda israeliana Mirabilis).

 

LUCA ZAIA

Però intanto, come se fosse la cosa più normale del mondo, si intascavano persino il reddito di cittadinanza. Una truffa dentro la truffa. L'ultima nella lunga scia della misura per cui mezzo Movimento 5 Stelle, nemmeno tre anni fa, si era dato appuntamento sul balcone di Palazzo Chigi esultando con la stessa foga che si ha alle partire di calcio, quando la propria squadra batte un rigore.

 

In Veneto (solo in Veneto) la Regione del leghista Luca Zaia, sempre ieri, ha segnalato all'Inps (al secolo Istituto nazionale per la previdenza sociale) la bellezza di 7.500 destinatari del reddito di cittadinanza sui quali è stata ravvisata una presunta violazione. «Siamo in attesa di segnalarne altri 900», aggiunge l'assessore veneta al Lavoro Elena Donnazzan, giusto per chiarire l'antifona: «Questo strumento si dimostra un fallimento totale».

 

SINTI

TRUFFE Non che ci fosse bisogno della (ulteriore) conferma, basta scorrere l'elenco delle truffe perseguite negli ultimi mesi. C'è da mettersi le mani nei capelli. 21 milioni di euro spariti nel nulla, 16 persone che chiedono il patteggiamento e migliaia di richieste per cittadini rumeni che in Italia non ci hanno nemmeno mai messo piede: a Milano, ad aprile. Più di 550 denunciati e 6 milioni e mezzo di euro sottratti all'Erario: a Napoli, sempre ad aprile. Indagati in 960 e altri sei milioni intascati senza averne diritto: a Torino, a marzo. Per dire.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?