tribu' suri in etiopia omo

LE STRAORDINARIE IMMAGINI DELLA TRIBÙ SURI, CHE VIVE A RIDOSSO DELLA GRANDE FOSSA TETTONICA IN ETIOPIA – LA POPOLAZIONE PORTA AVANTI ANTICHE (E DISCUTIBILI) TRADIZIONI: LE DONNE SI IMPIANTANO PIASTRE DI TERRACOTTA NEL LABBRO IN SEGNO DI RICCHEZZA E BELLEZZA, E GLI UOMINI SI FANNO IL BODY PAINTING – GLI INCREDIBILI RITRATTI DEL FOTOGRAFO TREVOR COLE

 

tribu' suri in etiopia

 

Dagonews

La tribù Suri vive nel sud-ovest dell’Etiopia e portano avanti tradizioni antiche e, agli occhi di noi occidentali, discutibili. Vedere, per credere, le incredibili immagini scattate dal fotografo nord-irlandese Trevor Call. I suoi affascinanti ritratti mostrano in particolare alcune pratiche utilizzate come simbolo di ricchezza e fertilità: il body painting, le scarnificazioni autoinflitte, e soprattutto i dischi labiali. Cioè placche inseriti nel labbro inferiore per dilatarlo, in questo caso fino a 16 pollici (circa 40cm).

 

tribu' suri in etiopia 7

Ma non solo, la popolazione si fora le orecchie, indossa cappelli piumati coloratissimi e si vernicia il viso per cercare di somigliare alle tigri. La tribù Suri abita nelle pianure a ridosso della “Great Rift Valley”, la cosiddetta “Grande Fossa tettonica”. Le donne in particolare si vantano anche delle cicatrici autoinflitte utilizzando lame e linfa vegetale. Cole ha raccontato la sua esperienza e si è detto affascinato dal loro “spirito di comunità”.

 

I dischi labiali

tribu' suri in etiopia 6

Non ci crederete, ma le placche sono una forma di status symbol: più sono grandi, più mucche il padre della ragazza può chiedere in dote quando si sposa: va da sé che il bestiame è considerato estremamente importante e per il popolo Suri è simbolo di ricchezza. Anche se i dischi nel tempo stanno diventando sempre meno popolari tra i giovani, ancora oggi la maggior parte delle donne della tribù ne ha uno.

tribu' suri in etiopia 21

Come funziona? Si rimuovono i denti inferiori, si forano le labbra e si allungano per consentire l’inserimento delle piastre: si tratta di un rito di passaggio che solitamente viene effettuato a 12 anni.

 

tribu' suri in etiopia 20

“il turismo potrebbe essere un mezzo per i Suri e le altre tribù Omo per conservare la loro integrità culturale” – sostiene Cole. Hanno sempre utilizzato la terracotta per decorare i loro corpi, con il fine di mimetizzarsi o in occasione di eventi speciali come combattimenti e matrimoni. Usano anche tappi di argilla nelle orecchie”.

 

tribu' suri in etiopia 5

"Mentre le strade invadono e le telecomunicazioni avanzano, è inevitabile che la loro cultura cambierà, e i semi dell'omogeneizzazione sono già stati gettati. Questo vale per tuttte le tribà Omo, ma i Suri forse sono rimasti incontaminati grazie alla loro posizione e alla loro resilienza. Ma è inevitabile che le strade porteranno camion e beni occidentale. Arriveranno i cellulari, i business agricoli si prenderanno le loro terre e porteranno lavoratori dalle montagne.

tribu' suri in etiopia 1

 

“Ad esempio, la diga Gibe III sta facendo un disastro. Le tribù dipendono dal fiume Omo per il loro sostentamento e l'approvvigionamento idrico è indispensabile in periodi di siccità per garantire che il loro bestiame sopravviva. L'Omo è stato a lungo una calamita per i missionari e anche i Suri, che sono animisti, sono stati sottoposti a questo flagello. Sono fermamente convinto che queste tribù debbano essere autorizzate a determinare le proprie convinzioni e non che le credenze degli altri vengano loro imposte”, ha detto ancora Cole.

tribu' suri in etiopia 4tribu' suri in etiopia 19tribu' suri in etiopia 13tribu' suri 9tribu' suri in etiopia 12tribu' suri in etiopia 9tribu' suri in etiopia 17tribu' suri in etiopia 10tribu' suri in etiopia 11tribu' suri in etiopia 8tribu' suri in etiopia 15tribu' suri in etiopia 14tribu' suri in etiopia 16tribu' suri in etiopia 18

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…