STUPRO CAPITALE – IL TUNISINO DI 28 ANNI CHE A LUGLIO HA VIOLENTATO UNA RAGAZZA A PIAZZA VITTORIO, A ROMA, HA SCATTATO FOTO ALLA VITTIMA SUBITO DOPO L’ABUSO – A CHIAMARE LA POLIZIA ERA STATA UNA DONNA CHE SI ERA ACCORTA DELL’UOMO CHE ABUSAVA DELLA GIOVANE, RIVERSA A TERRA E IN STATO DI CHOC. QUANDO GLI AGENTI SONO ARRIVATI SUL POSTO, L’AGGRESSORE ERA INTENTO A SCATTARE FOTO… 

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Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it

 

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Impugna il cellulare e scatta la foto. Accanto a lui la donna priva di sensi che ha appena violentato. Il selfie dopo lo stupro. È successo a Roma. È successo nei giardini di piazza Vittorio. È successo di mattina, intorno alle nove.

Questa la storia: a fine luglio un tunisino di 28 anni senza fissa dimora abusa di una ragazza. La vittima non sta bene. Ha esagerato con gli alcolici durante la notte. L'uomo la conosce, la vede e ne approfitta. È mattina presto quando va in scena l'orrore.

 

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Ad assistere alla violenza è una passante. Una signora che sta passeggiando con il cane. È lei a dare l'allarme per prima, a cercare disperatamente dei soccorsi. Intorno a sé, in quel momento, non trova nessuno. È nel panico. La donna è sotto shock.

 

Vuole aiutare la giovane ma non sa come fare. È evidente che la ragazza che sta subendo l'abuso non è in sé. Giace distesa sul prato senza reagire. Sembra quasi addormentata. Allora la signora corre a perdifiato fuori dalla piazza. Si guarda intorno. Urla. "Aiuto, aiuto". Cerca le forze dell'ordine. Chiunque possa scongiurare il tragico epilogo.

 

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Anche se ormai non c'è più niente da fare. "C'è una donna in terra, un uomo la sta violentando", spiega alla polizia municipale. Sono gli agenti del I Gruppo Trevi a intervenire. La testimone non sta esagerando. I caschi bianchi si fiondano nel punto indicato. Ecco il 28enne. Ecco la vittima. Fin qui, questo terribile episodio, era già noto alle cronache. Ma c'è una novità che lo rende ancora più brutale: l'uomo, infatti, ha il cellulare in mano. La ragazza è semi cosciente. Lui armeggia con il suo smartphone. Scatta le foto.

 

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Una. Due. Forse tre. I poliziotti basiti assistono alla scena. In un attimo sono sopra lo stupratore. Gli agenti della municipale soccorrono la ragazza che viene trasferita d'urgenza con un'ambulanza del 118 al vicino ospedale San Giovanni da cui viene dimessa nel pomeriggio del 30 luglio.

 

Il selfie diventa una prova da inviare agli inquirenti per irrobustire l'accusa nei confronti del 28enne che viene arrestato. E adesso dovrà rispondere di una pesante accusa: violenza sessuale"

 

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