sanchez ceuta

SULL’IMMIGRAZIONE SIAMO I TAFAZZI D’EUROPA – J’ACCUSE DI BELPIETRO: BRUXELLES SI SCHIERA CON IL SOCIALISTA SÁNCHEZ CHE RESPINGE I MIGRANTI CON L'ESERCITO A CEUTA. LO STESSO PRINCIPIO PERÒ NON VALE PER NOI. L'EUROPA USA DUE PESI E DUE MISURE. CON MADRID DIFENDE LA SOVRANITA’ VIOLATA, CON ROMA SUPPORTA L'UMANITÀ DISPERATA. DEL RESTO, CHE C'È DA STUPIRSI SE LA UE CI USA COME CAMPO PROFUGHI I PRIMI A CONSENTIRLO SIAMO NOI. PRENDETE IL CASO DI CAROLA RACKETE…

Maurizio Belpietro per La Verità

 

sanchez

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Appunto. Infatti, non essendoci diverse miglia marine a separare i due Stati, ieri la Spagna ha rispedito a casa la gran parte dei migranti che due giorni fa hanno provato ad attraversare la frontiera che separa Ceuta, l'enclave di Madrid, dal Marocco.

 

Per fermare gli extracomunitari che hanno scavalcato la rete alta venti metri che fa da confine, o si sono buttati in acqua cercando di raggiungere il territorio spagnolo a nuoto, pare che il premier Pedro Sánchez abbia addirittura schierato l'esercito con i blindati. Qualche profugo non è neppure riuscito a toccare la spiaggia, ma lo hanno tenuto in acqua, per evitare che potesse dire di essere «arrivato» a baciare il suolo del regno dei Borbone.

 

Fosse successo a noi italiani, di tenere a bagnomaria  un migrante, come minimo saremmo finiti nel mirino di qualche Procura, con l'accusa di aver violato non so quale legge, nazionale o internazionale. Ma siccome a fermare i migranti non è stato Matteo Salvini e gli extracomunitari non sono stati bloccati su una nave delle Ong, tenuta al largo di un porto italiano per qualche giorno e così facendo rischiare al ministro dell'Interno dell'epoca una condanna per sequestro di persona, l'Europa protesta.

 

ceuta 1

Non con la Spagna, per aver mandato le truppe in assetto da guerra a fronteggiare una banda di disperati, ma con il Marocco, che non avrebbe fatto nulla affinché la folla di diseredati (tra i quali anche qualche neonato) fosse dispersa. Sì, avete letto bene: non se la sono presa con il governo di Madrid, ma con quello di Rabat, accusato di aver aperto i cancelli, di non aver fatto intervenire la polizia per fermare l'esodo.

 

A Bruxelles non si è registrato il solito piagnisteo, quello per intenderci che ci tocca ascoltare ogni volta che all'orizzonte si profila la sagoma di un'imbarcazione carica di extracomunitari. Né qualcuno ha sollevato non dico la voce, ma neanche il sopracciglio per il mancato accoglimento dei profughi. A essere sinceri, neppure la fotografia di un neonato salvato in mare da un militare della Guardia civil ha inumidito il ciglio dei funzionari europei, i quali anzi si sono lamentati del comportamento tenuto dal Marocco, che avrebbe messo in difficoltà la Spagna per rappresaglia, cioè per ottenere la consegna del leader del Fronte Polisario, ovvero del capo di una fazione politica che da anni si oppone al governo centrale.

ceuta 2

 

Sì, in pratica, come era già accaduto in passato, l'Europa ha usato due pesi e due misure. Nei nostri confronti ha mostrato il volto umanitario, quello che impone l'accoglienza a chiunque e comunque. Con la Spagna ha invece adottato un atteggiamento completamente contrario, schierandosi dalla parte della sovranità violata e non da quella dell'umanità disperata. Vi chiedete quale sia la ragione del voltafaccia? Beh, nessuno è in grado di spiegarlo, perché forse una spiegazione non c'è. Hai voglia a dire che da noi c'è di mezzo il mare e chi arriva non si sa da dove sia partito e dunque sia impossibile rispedirlo a casa visto che la casa non è identificata.

 

Salvataggio a Ceuta

Molti di quelli che hanno oltrepassato la frontiera non sono di origine marocchina, dunque Rabat potrebbe fare spallucce, soprattutto se ai migranti è stata concessa la libera uscita per fare pressione sul governo spagnolo. Forse, per comprendere le ragioni della diversità di trattamento, bisogna andare alle politiche di ciascun Paese: c'è chi si fa rispettare e chi no. C'è chi se ne fa un baffo delle lamentazioni dell'Europa e non esita a mostrare i muscoli, mandando al diavolo le buone maniere, e chi invece si genuflette davanti alla prima obiezione.

 

Del resto, che c'è da stupirsi se la Ue ci ignora, anzi ci usa come campo profughi, lasciando che le Ong facciano la spola tra le coste libiche e quelle italiane? I primi a consentirlo siamo noi, comportandoci come Tafazzi.

 

Migranti a Ceuta 2

Prendete il caso di Carola Rackete. La ricordate, era la «Capitana» che sfidò Salvini quando quest' ultimo era al Viminale e faceva la guerra alle Ong. A bordo di un traghetto carico di migranti, la signorina ignorò tutte le disposizioni impartite dalla guardia costiera e della Guardia di finanza, arrivando addirittura a entrare a forza nel porto, fino a schiantarsi contro una motovedetta delle Fiamme gialle. Peggio di così non si poteva fare, e se fosse capitato a chiunque di ignorare un posto di blocco e di danneggiare un mezzo militare sarebbe finita male.

 

Non per lei, la quale tra poco riceverà pure una medaglia. Già, il giudice davanti al quale era stata trascinata, l'ha assolta, ritenendo che l'azione di disobbedienza fosse dovuta alla necessità di salvare vite umane. Ma le vite erano già salve a bordo della nave dell'organizzazione.

Migranti a Ceuta

 

Dunque, la «Capitana» non aveva alcun motivo di violare la legge, se non quello di aver deciso che a qualsiasi costo i migranti li avrebbe fatti sbarcare in Italia. Se perciò noi siamo i primi a ignorare che i confini sono sacri e che chi li difende non può essere speronato, c'è poco da stupirsi poi se l'Europa fa altrettanto. Se, grazie alla legge italiana, respingere un clandestino è impossibile, Bruxelles si accoda ben volentieri. In fondo, a loro che importa: la grana è nostra.

Migranti a Ceuta 3Migranti a Ceuta 5

 

SPAGNA - MIGRANTI NELL ENCLAVE DI CEUTAceutamigranti a ceuta

 

ceuta

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UNA DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIASI SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”