draghi

SUPERMARIO, IL "GENTLEMAN INAFFERRABILE" - NATALIA ASPESI IN LODE DI DRAGHI: UN 'TECNICO', CHE ORRORE, NON INSULTA, NON SCHERNISCE, NON ABBAIA, NON DICE PAROLACCE, NON RISPONDE ALLE DOMANDE INUTILI – HA PRESIEDUTO LA BCE, FORSE DI PO' DI POLITICA CAPISCE, SOPRATTUTTO SE DICHIARA DI CAPIRLA ANCHE DI BATTISTA. SIAMO COSI’ ABITUATI AL AL DISORDINE SCONCLUSIONATO CHE CI GOVERNA CHE...

Natalia Aspesi per la Repubblica

MARIO DRAGHI

 

Anoi pensionati questo Draghi ci fa un po' paura perché sinceramente avevamo fatto l' abitudine a personaggi più roboanti, mai zitti, sprizzanti superiorità, sempre in tv mai a proporre rosee soluzioni ai vari disastri, ma solo a rivelare gli orrori degli avversari. Thriller su thriller, horror un horror, commedia e tragedia.

 

Se questo uomo è davvero eccellente come dicono, molto apprezzato dall' Europa e dagli Stati Uniti e probabilmente anche dal resto del mondo, salvatore dell' euro, dovremo per questo diffidarne, in quanto professorone che sa quel che fa, uno dell' establishment e quindi nemico del popolo? O addirittura, Dio non voglia, un radical chic, frase già usata nei papiri contro i pericolosi Sapienti e non sostituita neppure nell' attuale era tecnologica. (Sono stata accusata anch' io di quel misfatto in quanto si è scoperto che leggo).

 

MARIO DRAGHI

Così, senza rimuginare, Draghi appare invece come una persona che ti viene voglia di chiamare personalità, per quel sorriso quasi angelico, il modo di parlare elegante, l' aria da gentleman affabile ma inafferrabile, la distanza educata, con una moglie di gran classe che non parla neppure se non interrogata come fanno tutti gli altri; però un "tecnico", che orrore, non insulta, non schernisce, non abbaia, non dice parolacce, non risponde alle domande inutili quali la più frequente è: ci dica una battuta.

 

MARY DRAGHI POPPINS

Ha anche il difetto che non si riesce o almeno non si è riusciti sino ad ora a trovare una crepa nella sua vita intemerata; ma se sei un Toninelli o uno di quei brutti giovanotti che rendono i talk show inguardabili, puoi arrivare, salvo retromarcia, ad accusarlo di non essere un politico, uno come loro che autonominandosi politici hanno distrutto la politica, tanto che ormai sul web si usa quella parola diventata parolaccia per dire ladro, magnaccia, sfruttatore, magna magna, ecc.

 

Tecnico allora, e sia, anche se subito c' è giustamente chi dà una spazzolata alla nostra confusione (milioni di informazioni al giorno sullo stesso argomento) e ci riporta sulla retta via, spiegando che se un tecnico ha presieduto con successo la Banca europea, forse di po' di politica capisce, soprattutto se dichiara di capirla anche Di Battista.

 

MARIO DRAGHI CON IL FACCIARIO

Siamo ormai talmente assuefatti al disordine sconclusionato che ci governa che siamo arrivati a considerare eccellenti certe mezzecalze pasticcione o insignificanti nullità con in mano città, regioni, ministeri, e adesso che le cose potrebbero cambiare, non riusciamo a credere che ci sarà una vera luce. Chi ha detto no a Draghi almeno si è già schierato e resterà fuori dal mercato. Ma noi che negli ultimi anni ne abbiamo visto e sopportato e odiato di ogni colore, e lo sento dire da persone ormai esauste, non osiamo quasi sperare che le cose cambino, e quindi la paura non se ne va.

 

QUANDO LAURA CASTELLI INCONTRA MARIO DRAGHI

In tanti sappiamo poco di Mario Draghi perché lontani dal mondo finanziario, ma il solo fatto che l' eroe Mattarella gli abbia affidato l' immane compito, ci ha di colpo risvegliato il cuore, diradato il grigiore dei giorni, consentito una speranza. Per una volta non abbiamo arricciato il naso come ormai si fa sempre perché se non sei contro devi far la fatica di trovare le parole ormai perdute dell' approvazione.

 

Come sempre nel governo appena sciolto c' erano i bravi e i cattivi, gli scemi e i volonterosi, ma forse era sbagliato l' insieme, stridente, sbandato, incattivito, sfiduciato, tanto da non avere più senso. Però i suoi componenti sono ancora tutti lì, affamati di poltrona e prestigio, in attesa di una nuova collocazione ministeriale o altro potere, quasi nessuno conscio del fallimento personale e di tutti, di aver preteso troppo dalle proprie modeste forze, e di aver dimenticato la favola "Una poltrona non è per sempre" raccontata un tempo lontano lontano, dai grillini.

MARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI

 

mandraghi

Così almeno appare dalla ressa di tutti questi "fu" che si spintonano per arrivar davanti a qualsiasi video anche solo come comparse, per non tornare nel buio. Anche dopo la fine del loro governo, mentre il coraggioso Draghi tenta di metterne insieme uno capace, nessuno di loro parla del paese, ma solo di sé, di quel che vuole e gli spetta se no guai: forse diranno no a Draghi, forse Draghi, per quanto appassionato servitore dello Stato, lascerà perdere. È quindi chiaro perché abbiamo paura.

 

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