tsai ing wen xi jinping cina taiwan

TAIWAN E STATI UNITI RIVEDONO I TEMPI DI UN ATTACCO DELLA CINA ALL'ISOLA: SI E' PASSATI DA UN ORIZZONTE CINQUE ANNI A "ENTRO IL 2023" - LA SICUREZZA NAZIONALE DI TAIPEI: “PECHINO PUO' AVERE BISOGNO DI SVIARE LA PRESSIONE INTERNA E ALLORA C'È LA POSSIBILITÀ DI UN ATTACCO...” – AL XX CONGRESSO DEL PARTITO COMUNISTA, XI JINPING HA RIBADITO DI VOLER METTERE LE MANI SU TAIWAN: “LA QUESTIONE NON PUÒ ESSERE PASSATA DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE…”

xi jinping

Danilo Taino per il “Corriere della Sera”

 

La storia ha in effetti preso a correre veloce non solo in Europa. Taiwanesi e americani hanno ridotto le loro analisi sui tempi di un possibile attacco della Cina a Taiwan da un orizzonte di cinque anni a mesi. Durante un'audizione al parlamento, il direttore-generale dell'Ufficio per la Sicurezza Nazionale dell'isola, Chen Ming-tong, ha sostenuto che nel 2023 Pechino potrebbe minacciare guerra e condurre azioni per costringere Taipei ad aprire trattative finalizzate a portare il piccolo Paese democratico sotto il controllo cinese.

 

Poche ore prima, sia il segretario di Stato americano Antony Blinken che l'ammiraglio capo delle Operazioni navali Usa Michael Gilday avevano espresso timori simili. Il tutto mentre a Pechino era in corso il XX Congresso del partito Comunista Cinese (Pcc).

LA STRATEGIA DEL PORCOSPINO - TAIWAN VS CINA

 

Chen ha detto che il 2023 dev' essere tenuto sotto attenta osservazione «perché molte cose e molte informazioni stanno ora cambiando». Quali siano le novità non l'ha spiegato ma ha sostenuto che la minaccia di guerra sarebbe finalizzata a forzare negoziati per arrivare alla «unificazione». Quando le condizioni economiche e politiche in Cina si deteriorano, come ora, «loro possono avere bisogno di sviare la pressione interna e allora c'è la possibilità di un attacco a Taiwan», ha spiegato.

esercito taiwan

 

Pechino ritiene che l'isola sia una provincia ribelle e rinnegata della Repubblica Popolare Cinese e che quindi vada portata sotto il suo controllo. È una posizione storica del Pcc che negli anni recenti è diventata un imperativo nella politica di Xi Jinping, il quale l'ha ribadita nella relazione iniziale del Congresso, domenica scorsa: sulla determinazione a usare tutti i mezzi per arrivare all'obiettivo, compresi quelli militari, ha raccolto l'applauso (telecomandato) più lungo dell'intero discorso.

 

esercito cinese

A Taipei si ritiene che, prima di una difficile invasione, Pechino potrebbe usare un blocco aereo e navale dell'isola oppure sbarcare su qualcuna delle oltre cento isole e isolette dell'arcipelago taiwanese e occuparla. Per poi costringere Taiwan a un tavolo negoziale.

 

Le cose e le informazioni che stanno cambiando sono probabilmente state comunicate da Washington al governo guidato dalla presidente Tsai Ing-wen e ai suoi servizi segreti. Le analisi degli Stati Uniti sulla situazione nello Stretto di Taiwan sembrano essere cambiate anche rispetto all'allarme che nel 2021 aveva lanciato l'ammiraglio Philip Davidson, capo del Comando Indo-Pacifico americano, secondo il quale il rischio di un attacco cinese potrebbe concretizzarsi nel giro di sei anni, entro il 2027.

 

CINA CONTRO TAIWAN - MAPPA

L'ammiraglio americano Gilday ha ora aggiornato la previsione. «Quando parliamo della finestra del 2027 - ha detto - a mio parere dev' esserci una finestra al 2022 o potenzialmente una finestra al 2023. Non lo posso escludere. Non voglio essere allarmista: è che non possiamo sperare che (il rischio) sparisca». Gilday ha poi sostenuto che gli Stati Uniti devono essere pronti in caso di conflitto nello Stretto di Taiwan, il braccio di mare che separa l'isola dalla Repubblica Popolare.

 

La Casa Bianca ha poi alleggerito le parole dell'ammiraglio e ha sostenuto che «non c'è ragione» per uno scontro nello Stretto. Il segretario di Stato Blinken, però, lunedì aveva avvertito che Pechino vuole impadronirsi di Taiwan «in tempi molto più veloci» di quanto si pensasse. Ha sostenuto che sotto il comando dell'uomo forte Xi Jinping è emersa «una Cina molto diversa».

Taiwan

 

A Taiwan, la vita va avanti come sempre, più del 90% dei cittadini non vuole finire sotto il controllo di un Paese autoritario, qualcuno pensa (spera) che Xi bluffi. È una tranquillità che il governo incoraggia, anche se le parole del capo dei servizi di Sicurezza Chen fanno capire che i rischi sono ben avvertiti, soprattutto di fronte alla continua pressione di aerei e di navi cinesi attorno all'isola, mai cessata dai primi di agosto, dopo la visita a Taipei della leader del Congresso Usa Nancy Pelosi.

 

caccia cinesi sopra taiwan

 È che, in realtà, pochi pensano che Xi non porterà avanti i suoi programmi: ha detto che la questione di Taiwan non può essere passata di generazione in generazione, il che significa che nemmeno lui, leader del Pcc per altri cinque e forse dieci anni, potrà passarla al suo successore, a differenza di quanto avevano prudentemente fatto i suoi predecessori. L'interrogativo, insomma, non è se ma è quando e come. Sui tempi, Taipei e Washington sono nervose. Il come probabilmente non lo sanno nemmeno a Pechino.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…