spid alessio butti giorgia meloni

TE PAREVA: QUANDO IN ITALIA C’È QUALCOSA CHE FUNZIONA, VIENE ELIMINATO. IL GOVERNO VUOLE TOGLIERE LO SPID – IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CON DELEGA ALL’INNOVAZIONE, ALESSIO BUTTI, HA DETTO DI VOLER “SPEGNERE GRADUALMENTE” IL SISTEMA DI IDENTITÀ DIGITALE. L’OBIETTIVO È “AVERE LA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA COME UNICA IDENTITÀ DIGITALE”. QUINDI CHE FINE FANNO GLI ACCOUNT CON CUI 33 MILIONI DI ITALIANI ACCEDONO AI SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE?

Martina Pennisi per www.corriere.it

 

 

ALESSIO BUTTI GIORGIA MELONI

Trentatré milioni di cittadini e cittadine in possesso di un documento italiano hanno un’identità digitale Spid, con la quale possono accedere ai servizi online delle Pubbliche amministrazioni per effettuare pagamenti, iscrizioni o accedere a bonus.

 

Sabato scorso, intervenendo all’iniziativa per i 10 anni di Fratelli d’Italia a Roma, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha dichiarato l’intenzione di «spegnere gradualmente Spid che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione. D’accordo tutti dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e avere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale».

 

spid

Cosa vuol dire? E cosa può significare, a livello pratico, per i 33 milioni che hanno già Spid?

 

Prima di provare a rispondere è utile ricordare cosa sia e a cosa serva la Carta di identità elettronica (Cie): attivata già da più di 32 milioni di persone, è l’evoluzione del documento cartaceo. Si presenta come una carta di pagamento e ha due microchip contenenti i dati personali del titolare e le informazioni per autenticarsi online.

 

ALESSIO BUTTI GIORGIA MELONI

Quindi: per accedere al sito di Inps o a quello dell’Agenzia delle entrate, per esempio, si può usare sia Spid sia la Cie, con la seconda che fornisce un livello di sicurezza in più. Attenzione, però, da smartphone l’autenticazione è molto rapida in entrambi i casi: si tratta solo di inserire codici o avvicinare la carta al telefonino. Mentre da pc fisso chi usa Cie deve avere un dispositivo in più (un lettore di smart card) con un software dedicato.

 

Cosa vuole fare Butti? Stando alla sua dichiarazione, sembra intenzionato a spegnere/chiudere Spid e rendere la Cie l’unico strumento per autenticarsi sia online sia offline. Suona anche comodo, lato cittadino, se si superasse lo scoglio del dispositivo aggiuntivo per l’accesso al pc.

carta identita' elettronica 4

 

L’idea di far convergere i due strumenti, fornendo le credenziali Spid a chi fa la carta di identità elettronica, e far gestire tutto dallo Stato era fra l’altro già stata messa sul tavolo dal governo Conte II e della ministra per l’Innovazione Paola Pisano.

 

Il problema è: quando Butti dice «spegnere» intende che i 33 milioni di identità digitali già attive spariranno? (!) Oppure che confluiranno nel progetto Cie, gestito da ministero dell’Interno e Comuni?

 

il sistema dello spid

Se l’ipotesi è la seconda, ci si domanda come?: Spid viene erogata dai cosidetti Identity provider (Poste, usato nella quasi totalità dei casi, ma ci sono anche Aruba, Tim, Intesa e altri). Come avverrebbe la migrazione? E verso quale destinazione: perché non esiste un gestore pubblico deputato a occuparsene, al momento. In ottica convergenza, Pisano voleva inizialmente coinvolgere la partecipata dal ministro dell’Economia PagoPa — piano fallito — e aveva poi virato verso un ipotetico potenziamento degli Identity provider — secondo piano fallito —, perché c’è anche un tema di costi e investimenti, se si ci si appoggia anche ai privati. E, ripetiamo, non si parlava di spegnimento di Spid ma convergenza fra i due strumenti, utile anche ad avere in un unico pacchetto il livello di sicurezza richiesto da Bruxelles per l’identità digitale europea che dovrebbe vedere la luce nel 2025.

alessio butticarta identita' elettronica 3ALESSIO BUTTI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."