gianluca esposito virginia raggi

TEMPISMO AD MINCHIAM - IL 5 OTTOBRE VIRGINIA RAGGI HA FIRMATO LA NOMINA DELL'AVVOCATO GIANLUCA ESPOSITO A CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE DELL'ISTITUTO DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER I DIPENDENTI DI ROMA CAPITALE - NELLO STESSO GIORNO IL 50ENNE ESPOSITO È STATO PERQUISITO E INDAGATO NELL'INCHIESTA CHE COINVOLGE LUCA DI DONNA, IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI CON L'ACCUSA DI AVER COMMESSO "PIU' DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE"

gianluca esposito

François de Tonquédec e Simone Di Meo per “La Verità”

 

Se esistesse un Premio Nobel per l'intempestività, la sindaca uscente di Roma, Virginia Raggi, a quest' ora starebbe a Stoccolma a ringraziare il comitato per l'onorificenza assegnatale. Ci vuole, infatti, del talento per firmare, come lei ha fatto martedì scorso, 5 ottobre, la nomina a consigliere di amministrazione dell'Ipa (l'Istituto di previdenza e assistenza per i dipendenti di Roma Capitale) di un avvocato che, proprio quello stesso giorno, è stato perquisito e indagato.

 

VIRGINIA RAGGI IN CONFERENZA STAMPA DOPO LA SCONFITTA

Stiamo parlando di Gianluca Maria Carmelo Esposito, rampante legale cinquantenne di Lagonegro rimasto impigliato, insieme a Luca Di Donna, ex socio di studio di Giuseppe Conte, e a un gruppetto di imprenditori e professionisti, in una inchiesta che tocca i nervi scoperti della stagione malata del coronavirus e degli affari (di Stato e non) che ne sono derivati. Esposito è stato promosso con l'ordinanza n. 167 del «Gabinetto della sindaca» di Roma come componente del nuovo board dell'ente, e resterà in carica cinque anni insieme al presidente Fabio Serini, già commissario dell'Ipa, e all'altro consigliere, Carmela Cucca.

 

gianluca esposito

Percependo «i compensi e gli eventuali rimborsi» previsti dal nuovo statuto, ha specificato la Raggi che, giusto ventiquattr' ore prima della nomina, era stata sconfitta alle elezioni.Ma chi è l'avvocato Esposito? Per i pm di Roma, insieme a Di Donna e a un terzo legale, Valerio De Luca, avrebbe «promosso e costituito una associazione, utilizzando come schermo anche la Universal Trust e la Task Force Italia (due società riconducibili ad altri indagati, ndr)» per «commettere più delitti contro la pubblica amministrazione».

 

Nella prospettazione accusatoria, Esposito, Di Donna e De Luca avrebbero messo a disposizione di chiunque fosse interessato le loro buone relazioni nei palazzi del potere, dividendo «talora anche in proporzione all'intervento» i proventi ricevuti, e coprendosi l'un l'altro con «mandati di collaborazione professionale» che mascheravano origine e finalità dei trasferimenti di denaro.Nel decreto di perquisizione c'è scritto che i professionisti intrattenevano rapporti con «pubblici ufficiali incardinati presso la struttura commissariale per l'emergenza Covid (tra i quali il commissario Arcuri e il dott. Ventriglia)» e ne garantivano la «messa a disposizione» in favore di società e imprese che volessero entrare in affari con il commissariato.

 

VIRGINIA RAGGI IN CONFERENZA STAMPA DOPO LA SCONFITTA

Tant' è che, nelle carte dell'indagine, si fa esplicito riferimento a ricche commissioni, incassate e triangolate dal terzetto, ottenute per la fornitura di test molecolari del valore di oltre due milioni di euro. Ma non è tutto. Esposito avrebbe anche offerto a imprenditori e capitani d'industria in cerca di fondi pubblici veri e propri servizi di «mediazione illecita».

 

Gli inquirenti la qualificano in questo modo perché sarebbe «occulta e fondata su relazioni personali con pubblici ufficiali» di Invitalia, la struttura dove ancora oggi comanda Arcuri, «al fine di favorire il finanziamento di progetti» in corso di valutazione. Tra cui uno - è citato nei documenti - di circa 40 milioni al Gruppo Barletta.La carriera di Esposito - che, come tutti gli altri, avrà modo di difendersi e di contestare le ricostruzioni della Procura capitolina - comincia nel 2000, quando a soli 29 anni è già docente della Scuola superiore Pubblica amministrazione.

 

gianluca esposito

Due anni dopo arriva la prima docenza, in diritto amministrativo, all'Università di Tor Vergata. Nel 2005 il suo cursus honorum accademico fa un passo in avanti con la nomina a professore associato all'Università di Salerno (diritto dell'Ambiente). Nel 2015 diventa titolare delle cattedre di diritto amministrativo e di diritto tributario e sempre nell'ateneo con sede a Fisciano nell'anno accademico 2017-2018 dirige il «Corso post lauream di perfezionamento in Anticorruzione e Appalti nella Pubblica amministrazione».

 

LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE

Oltre all'attività professionale, dal 2020 è professore di prima fascia di diritto amministrativo all'Università La Sapienza di Roma. Ma più che quella accademica è la sua carriera da alto dirigente ministeriale a creare le basi del rapporto con Invitalia su cui si stanno concentrando le verifiche degli investigatori. Tra il 2009 e il 2011 infatti, ricopre il ruolo di direttore generale per l'incentivazione delle attività imprenditoriali del ministero dello Sviluppo economico, dove era arrivato nel 2008 come presidente delle commissioni di esperti sulla mobilità sostenibile e sul made in Italy.

 

GIANLUCA ESPOSITO

Al Mise, di cui Invitalia (controllata al 100% dal Mef) è il braccio operativo, Esposito resta fino al 2013, con un cambio di incarico nel 2011, quando diventa direttore generale delle piccole e medie imprese. Proprio nel 2013 Esposito trasloca al ministero delle Politiche agricole come capo dipartimento delle politiche competitive. L'anno dopo fonda lo studio di Lungotevere Flaminio perquisito l'altro ieri dagli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri. Nel 2017 un breve ritorno nei giardini della politica come consulente del dipartimento Pari opportunità di Palazzo Chigi, all'epoca retto da Maria Elena Boschi. L'anno prima, da gennaio a dicembre del 2016, anche l'amico Di Donna aveva bazzicato Palazzo Chigi, come consigliere giuridico a titolo gratuito di Sandro Gozi.

luca di donna 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?